Laurea Magistrale in PSICOLOGIA DELL'INTERVENTO NEI CONTESTI RELAZIONALI E SOCIALI

Corso di studi
PSICOLOGIA DELL'INTERVENTO NEI CONTESTI RELAZIONALI E SOCIALI
Corso di studi in inglese
PSYCHOLOGY OF INTERVENTION IN RELATIONAL AND SOCIAL CONTEXTS
Titolo
Laurea Magistrale
Classe MIUR
Classe delle lauree magistrali in Psicologia - LM-51 (DM270)
Durata
2 anni
Crediti
120
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANE E SOCIALI
Sito web del corso
https://www.dsssu.unisalento.it/guida-alla-didattica/lm51-psicologia-dell-intervento
Lingua
ITALIANO
Sede
Lecce
Anno accademico
2022/2023
Tipo di accesso
Corso ad accesso libero
Profili professionali formati
2.5.3.3.1 - Psicologi clinici e psicoterapeuti
2.5.3.3.2 - Psicologi dello sviluppo e dell’educazione
2.5.3.3.3 - Psicologi del lavoro e delle organizzazioni

Descrizione del corso

Capacità di comunicare con il cliente i contenuti, gli output e le procedure concernenti l'attività professionale in termini di chiarezza, ostensibilità dei presupposti, appropriatezza e fruibilità .
Capacità di organizzare, orientare e gestire le prestazioni professionali secondo la logica del servizio.
Capacità di identificare i format e i codici comunicativi (es. report, progetto, rendiconto, relazione peritale, ecc.) più appropriati agli scopi dell'intervento.
Capacità avanzata di resocontazione delle prassi professionali.
Capacità di operare, di sviluppare e governare strutture di lavoro collettive (formali o informali).
Le capacità sopra richiamate sono acquisite tramite le attività laboratoriali e il tirocinio, e valutate tramite le prove di idoneità previste al termine dei laboratori, la relazione del tutor di tirocinio e la valutazione della resocontazione dell'esperienza di tirocinio da parte dello studente.
Capacità di riconoscere e tenere in conto, ai fini dell'azione professionale, la multidimensionalità dei processi (inter)umani.
Capacità di riconoscere la propria implicazione soggettiva nella relazione di intervento, e di utilizzarla riflessivamente entro il quadro dei principi metodologici e deontologici che regolano l’agire professionale.
Capacità di selezionare i modelli interpretativi, le procedure operative e gli strumenti di indagine e di intervento sulla base di criteri di validità scientifica, fattibilità, coerenza mezzi/fini, ostensibilità.
Capacità di mappare le condizioni organizzative, istituzionali e culturali che fondano e vincolano la committenza.
Capacità di ragionamento analitico e ragionamento abduttivo finalizzato all’interpretazione psicologica dei fenomeni.
Concezione di un sé professionale ancorato agli obiettivi e responsabile dei risultati prodotti dalla propria azione.
Dispositivi formativi dedicati alla promozione delle capacità di giudizio sopra richiamate sono le attività laboratoriali, il tirocinio, la prova finale. La promozione di tali capacità è, d'altra parte, concepita come il risultato della complessiva capacità del setting formativo di proporsi allo studente come esperienza sensata, in quanto tale capace di costituirsi per lo studente come spazio riflessivo su di sé e la propria committenza formativa.
Le capacità di giudizio autonomo sono valutate attraverso le prove di idoneità previste al termine delle attività laboratoriali, la rendicontazione dell'attività di tirocinio, la prova finale.
Sono state organizzate delle lezioni tematiche per gli studenti dell’ultimo anno della LT che possano offire loro un’idea più chiara dell’impostazione curriculare della LM.
Inoltre, il 21 Maggio vi sarà la partecipazione ad una evento di dipartimento che includerà la presentazione dell’offerta formativa e la presenza di un tutoring per rispondere a domande e curiosità degli studenti.
Le principali modalità con cui il corso di studi effettua attività di orientamento in itinere sono le seguenti:
(a) Assemblee docenti-studenti.
- assemblee di carattere generale con cadenza annuale, tendenzialmente all'avvio dell'anno accademico, finalizzate a presentare l'organizzazione del percorso formativo e a rilevare le esigenze degli studenti;
- assemblee straordinarie sollecitate dal verificarsi di eventi imprevisti che introducono cambiamenti di rilievo nell'organizzazione del corso e/o hanno un impatto sugli studenti;
(b) Incontri tematici.
- incontri annuali dedicati ad introdurre gli studenti alle attività di tirocinio presso enti esterni.
Per tutte le necessità di tipo didattico il tutorato viene svolto tramite un rapporto diretto e continuativo tra gli studenti e i docenti di riferimento del corso. Il tutorato relativo alle attività di tirocinio viene svolto da un'apposita commissione (Commissione Tirocinio) istituita all'interno del Consiglio Didattico.
- progetti formativi di tirocinio curriculare suddivisi per SSD (sono previste attività di monitoraggio e di tutoraggio anche in preparazione del lavoro di tesi).

Sono inoltre state organizzate una serie di attività coerenti con le iniziative di dipartimento. Tra queste, si segnalano l’erogazione di borse di studio per stage formativi a Bari, Roma e Bruxelles; la partecipazione ad una giornata per l’orientamento in cui sarà presente un desk con informazioni per rispondere a domande.

Infine, sono state organizzate una serie di attività che sono riportate in allegato.
Nel corso del Consiglio Didattico tenutosi in data 15.7.2021 (cfr. Verbale n. 5) è stata avviata una discussione articolata delle opinioni dei laureati. Sulla base di questa, non è emersa alcuna criticità significativa. Rispetto al numero di studenti che ha svolto un periodo di studio all'estero usufruendo dei programmi di mobilità internazionale, appare di rilievo sottolineare che, rispetto ad uno 0% di due anni precedenti, per l’anno considerato osserviamo un valore del 6,3%, in linea dunque con il 6,2% osservato per l’anno precedente. Questo dato appare particolarmente significativo, soprattutto alla luce dell’esplosione della pandemia COVID. Il Consiglio Didattico si impegna ad adoperarsi per poter stabilizzare ed incrementare maggiormente questo risultato.

Opinioni degli studenti - A cura del Presidio della Qualità D'Ateneo
Nel corso del Consiglio Didattico tenutosi in data 15.7.2021 (cfr. Verbale n. 5) è stata avviata una discussione articolata delle opinioni degli studenti.
Si è preso atto che, rispetto a tutte le voci presenti (insegnamento, giudizio del docente ed interesse), le valutazioni complessive per il CdL espresse dagli studenti sono in linea con gli indici di Dipartimento e di Ateneo, con eventualmente variazioni corrispondenti di 1 o 2 o 3 punti sopra o sotto questi ultimi. Tutti gli indici presentano un miglioramento rispetto all’anno precedente che oscilla da 3 fino ad addirittura 11 punti  con una media di +4 punti  permettendo così di collocare il miglioramento di alcuni item al di sopra del miglioramento medio delle LM del dipartimento e di tutte le lauree sempre di dipartimento.

Relativamente ai suggerimenti, appare utile segnalare che sia i frequentanti che in non frequentanti pongono particolare enfasi su “alleggerire il carico didattico complessivo” e “migliorare il coordinamento con gli altri insegnamenti”.

Anche i nuovi item relativi alla valutazione degli aspetti legati alla didattica a distanza hanno ottenuto punteggi abbastanza soddisfacenti (in alcuni casi sopra la media di dipartimento e di ateneo e in altri leggermente sotto la media di dipartimento e di ateneo).

I singoli docenti sono stati invitati dal Presidente del CdL a tenere conto di eventuali punteggi sotto la soglia di dipartimento e di ateneo nelle valutazioni dei propri insegnamenti.

Sulla base di quanto emerso, il Consiglio Didattico ha deliberato rispetto ad una soddisfacente valutazione complessiva, non essendo emersa alcuna criticità significativa.


Opinioni dei laureati
Il laureato dovrà aver acquisito:
- la padronanza dei linguaggi disciplinari psicologici e la loro organizzazione in quadri inter- e meta-disciplinari, tali da poter essere utilizzati per sviluppare ulteriori connessioni;
- la capacità di accomodare la struttura delle conoscenze già possedute alle progressive acquisizioni della ricerca scientifica in campo psicologico;
- la capacità di utilizzare gli eventi critici che si realizzano entro l’attività professionale a scopi di conoscenza e di sviluppo delle competenze;
- la consapevolezza circa la necessità di inscrivere la propria attività nella più ampia cornice del dibattito scientifico-professionale nazionale e internazionale, attraverso i dispositivi a tal fine predisposti (riviste, congressi, seminari).
Queste competenze sono acquisite come precipitato dei corsi di insegnamento nel loro complesso e in parte come esito di specifici insegnamenti ed esercitazioni. Un ruolo rilevante è giocato dalla prova finale, nonché da iniziative di carattere scientifico che vedano coinvolti gli studenti (convegni scientifici, seminari di studio, lezioni magistrali). Il possesso di tali competenze è verificato in sede di valutazione della prova finale.
Il corso di laurea magistrale in 'Psicologia dell'intervento nei contesti relazionali e sociali' è finalizzato a fornire le conoscenze teoriche avanzate, le competenze metodologiche psicosociali e le abilità relazionali e tecniche necessarie allo psicologo per progettare e realizzare l'intervento nei setting sociali e di comunità (scuole, luoghi di lavoro, istituzioni, reti sociali formali e informali, famiglie, singoli individui) e nei servizi diretti alla persona, ai gruppi, alle organizzazioni e alle comunità, con l'obiettivo di favorire la convivenza sociale e promuovere la qualità della vita e il benessere individuale e collettivo.
Il Corso di Laurea Magistrale in Psicologia dell’intervento nei contesti relazionali e sociali garantisce l'acquisizione delle conoscenze teoriche e metodologiche di base per l'esercizio dell'attività professionale. Esso persegue come fondamentale scopo formativo l'acquisizione delle competenze psicologiche necessarie alla progettazione e alla realizzazione dell’intervento nei setting naturali e sociali (scuole, organizzazioni di lavoro, istituzioni, gruppi informali, famiglie, singoli individui), nonché nei servizi, a diversi livelli: individuale, gruppale, organizzativo e di comunità.
La laurea è caratterizzata da un approccio specificatamente psicosociale, che riconosce il ruolo del contesto relazionale, sociale e culturale nella costruzione del benessere di individui, gruppi e comunità. Tale approccio, integrato dall’apporto di saperi psicologici specialistici e di saperi interdisciplinari nell’ambito delle scienze umane e sociali, è volto alla progettazione di interventi professionali in grado di agire sull’interfaccia tra l'individuo e l'ambiente, con l’obiettivo di favorire la convivenza sociale e promuovere la qualità della vita e il benessere individuale e sociale in tutte le sue componenti. Oggetto di analisi e di intervento sono, principalmente, le persone-nei-contesti: famiglia, comunità territoriali, comunità virtuali, contesti lavorativi, associativi, scolastici e istituzionali.
Il Corso di laurea magistrale in Psicologia dell’intervento nei contesti relazionali e sociali propone un profilo formativo e professionale che risponde all'esigenza di formare una professionalità specifica che si rivolga prevalentemente a gruppi, a popolazioni e ai loro contesti di vita in un’ottica di miglioramento della qualità della vita.
A tal fine, il percorso formativo prevede un nucleo di insegnamenti (M-PSI/05, M-PSI/07, M-PSI/08) che forniscono allo studente la conoscenza dei diversi modelli teorico-epistemologici legati all’analisi delle persone-nei-contesti e delle linee guida dell’intervento psicosociale. Complementari a questo gruppo d’insegnamenti, un altro gruppo di attività didattiche consente allo studente, di: a) perfezionare le conoscenze di metodologia e analisi dei dati per la progettazione, il monitoraggio e la verifica dell'efficacia del proprio agire professionale (M-PSI/03); b) approfondire le conoscenze e i modelli di intervento sui processi psicologici implicati nella convivenza di gruppi etnico-culturali diversi (M-PSI/05), consolidando altresì la conoscenza di alcuni specifici campi di intervento in un ambito di interesse a scelta (comportamento deviante, processi di comunicazione, M-PSI/05); c) approfondire le conoscenze relative ai modelli di intervento nei contesti scolastici e familiari su specifici gruppi di popolazione (principalmente in età pre-scolare e scolare) e su problematiche psicologiche in età evolutiva, di ordine cognitivo (M-PSI/01), affettivo e relazionale (M-PSI/04); d) consolidare la conoscenza delle teorie in uso nelle scienze sociali, scegliendo tra le materie affini/integrative un insegnamento tra i metodi di ricerca qualitativa (SPS/07), le tecniche statistiche di analisi dei dati (SECS-S/01), la gestione delle risorse umane nelle organizzazioni (M-PSI/06), e la linguistica sperimentale (L-LIN/01).
Infine, un terzo gruppo di micro-insegnamenti pratico-applicativi (tutti nei settori M-PSI), con impostazione di tipo laboratoriale, che lo studente può scegliere sulla base dei suoi interessi – eventualmente utilizzando anche i CFU a scelta libera –, consente allo studente di apprendere e sperimentare l’utilizzo di strumenti per l’intervento nei setting formativi e specifici gruppi di popolazione (minori bilingui, anziani, le famiglie
Completano il percorso formativo l’acquisizione di ulteriori conoscenze linguistiche (Inglese, L-LIN/12) e le attività di tirocinio.

Il Corso si conclude con una prova finale consistente nella redazione e discussione di una tesi di laurea a carattere compilativo e/o di ricerca. La tesi è un elaborato originale che può assumere le seguenti forme:
- presentazione di una ricerca empirica o di una ricerca-intervento;
- resoconto di un caso di intervento;
- rassegna critica di un ambito della letteratura scientifica.
La prova finale ha l'obiettivo di sviluppare (ma anche di verificare) l'autonomia di giudizio maturata dallo studente a conclusione del percorso di studi e la sua capacità di apprendimento.
La tesi può essere svolta e discussa da un singolo studente o da un gruppo di studenti. Nel secondo caso, deve comunque essere riconoscibile, ai fini della valutazione individuale, l'apporto del singolo in tutte le sue varianti (rassegna, ricerca, intervento). Le modalità di svolgimento della prova finale sono definite dal 'Regolamento per le prove finali', adottato per tutti i corsi di studio afferenti al Dipartimento di Storia società e studi sull'uomo (file allegato).
Può accedere al corso chi, all'atto della domanda di ammissione, possieda congiuntamente i seguenti requisiti curriculari:
(a) titolo di laurea triennale (laurea di I livello ai sensi dell'art. 3 c. 1 del DM 509/99 o laurea ai sensi dell'art. 3 c.1 del DM 270/04);
(b) acquisizione di non meno di 88 CFU nei settori scientifico-disciplinari psicologici (M-PSI/01, M-PSI/02, M-PSI/03, M-PSI/04,M-PSI/05, M-PSI/06, M-PSI/07, M-PSI/08), dei quali non meno di 8 cfu per ciascun settore.
I requisiti curricolari di cui al punto (b) possono essere acquisiti anche attraverso l'iscrizione a singoli insegnamenti impartiti presso un corso di laurea triennale e il superamento del relativo esame.
Ai fini dell'iscrizione, gli aspiranti studenti (per i quali è stato preventivamente accertato il possesso dei requisiti curriculari di cui ai punti precedenti) devono possedere, come personale preparazione, adeguate conoscenze nei diversi settori delle discipline psicologiche e nei settori relativi alle scienze umane e naturali affini al campo psicologico. Devono aver inoltre acquisito adeguate conoscenze relative ai metodi e alle procedure di indagine scientifica, così come competenze nell'ambito della comunicazione e della gestione dell'informazione, nonché adeguate abilità nell'utilizzo, in forma scritta e orale, della lingua inglese. La verifica di tale preparazione è effettuata tramite una prova di ingresso valutativa.
L'accesso al corso di laurea magistrale in Psicologia dell'Intervento nei Contesti Relazionali e Sociali prevede di sostenere una prova di ingresso valutativa sotto forma di colloquio. Il colloquio valuterà le seguenti aree:

- Conoscenze di base e caratterizzanti i settori delle discipline psicologiche e nei settori relativi alle scienze umane e naturali affini al campo psicologico
- Conoscenze relative ai metodi e alle procedure di indagine scientifica
- Competenze nell'ambito della comunicazione e della gestione dell'informazione,
- Conoscenza della lingua inglese
- Conoscenze riguardo la motivazione alla scelta ed al percorso universitario intrapreso (professione futura, settori disciplinari di interesse)
- Competenze acquisite e risultati conseguiti a livello professionale ed extraprofessionale

Per ulteriori dettagli sulla prova si rimanda al Bando pubblicato per ogni anno accademico.

Profilo

Il corso prepara alla professione di Psicologo.

Funzioni

Per le conoscenze e le competenze in suo possesso, il laureato in Psicologia dell’intervento nei contesti relazionali e sociali è in grado di svolgere la professione di Psicologo con funzioni di progettazione, direzione, realizzazione e responsabilità sulle attività previste dall'art. 1 della legge 56/89.
Oggetto della sua attività professionale è principalmente l'uso di conoscenze e di strumenti di intervento per l’analisi delle problematiche degli individui-nei-contesti, la progettazione e la valutazione di interventi psicosociali rivolti a individui, famiglie, gruppi, associazioni, organizzazioni e comunità locali.

Competenze

Il laureato può accedere all'Esame di Stato per l'iscrizione nella Sezione A dell'Albo professionale degli Psicologi.
Le competenze acquisite dal laureato magistrale in Psicologia dell’intervento nei contesti relazionali e sociali si traducono nella la capacità di utilizzare strumenti di assessment e di intervento nei setting sociali e di comunità (scuole, luoghi di lavoro, istituzioni, reti sociali formali e informali, famiglie, singoli individui) e nei servizi diretti alla persona, ai gruppi, alle organizzazioni e alle comunità, per la promozione del benessere individuale e sociale

Sbocco

Il laureato in Psicologia dell’intervento nei contesti relazionali e sociali che abbia superato l'esame di Stato e sia iscritto all'Ordine degli Psicologi, sezione A ha, infatti, accesso alle Scuole di specializzazione in Psicoterapia riconosciute dal MIUR, così come tutti gli altri laureati magistrali e del vecchio ordinamento in Psicologia, ai sensi della Legge 56/89, e per gli sbocchi professionali della Legge 31 del 28 febbraio 2008. Ha inoltre accesso alle Scuole di specializzazione universitarie abilitanti alla psicoterapia ex DM 24 luglio 2006. Il laureato in Psicologia dell’intervento nei contesti relazionali e sociali è uno specialista in Scienze Psicologiche (con possibilità di svolgere l'attività psicoterapeutica dopo ulteriori studi in Scuole di specializzazione abilitanti all'esercizio della psicoterapia). Nell'ambito della psicologia della salute il laureato in Psicologia dell’intervento nei contesti relazionali e sociali collabora con comunità locali, scuole, istituti sanitari, enti pubblici o privati per progettare interventi mirati alla promozione della salute nei setting formali e informali, alla prevenzione del disagio psicosociale e al miglioramento della qualità della vita di individui, gruppi e comunità.


Piano di studi

PERCORSO COMUNE