SEMIOTICA DEL TESTO

Insegnamento
SEMIOTICA DEL TESTO
Insegnamento in inglese
Semiotics of the text
Settore disciplinare
M-FIL/05
Corso di studi di riferimento
SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE
Tipo corso di studio
Laurea
Crediti
6.0
Ripartizione oraria
Ore Attività Frontale: 30.0
Anno accademico
2024/2025
Anno di erogazione
2025/2026
Anno di corso
2
Lingua
ITALIANO
Percorso
PERCORSO COMUNE

Descrizione dell'insegnamento

Il programma dell'insegnamento è provvisorio e potrebbe subire delle modifiche

Il corso è aperto a tutti gli studenti interessati.

Saper interpretare e comprendere segni e significati nei confronti di ciò che va sotto il nome di “testo”, che spazia dal campo della comunicazione ordinaria e mass-mediatica a quello artistico-verbale e artistico-figurativo, è necessario non solo per orientarsi con competenza e padronanza nell’ambito della rete segnica in cui la nostra vita necessariamente si svolge ma anche nei confronti dei sistemi di valori con cui i sistemi segnici sono inevitabilmente connessi. Ciò comporta una presa di coscienza, per chi si occupa di “comunicazione”, il cui avvio inizia con il chiedersi “semio-eticamente” in che cosa siamo “divenuti ciechi”, al punto da perdere di vista il rischio principale che la comunicazione corre oggi, quello della fine stessa della comunicazione. Tale rischio non riguarda quel fenomeno piuttosto semplice e banale indicato col termine di “incomunicabilità”, ma la possibilità della fine della vita stessa su questo pianeta, data l’ormai scientificamente riconosciuta inscindibilità di comunicazione e vita da parte della biosemiotica e della “semiotica globale” (Sebeok),

Il corso offre dunque gli elementi di una semiotica del testo che avvii ad una lettura responsiva e critica sulla base delle indicazioni che possono essere tratte dai “maestri dei segni”, quali Ferdinand de Saussure, Roman Jakobson, Jurij Lotman, Charles Peirce, Michail Bachtin, Charles Morris, a Thomas Sebeok e Umberto Eco.

  • - Conoscenze e comprensione

Gli studenti potranno acquisire gli strumenti necessari alla padronanza critica in ambito accademico e professionale ed anche nella quotidianità della comunicazione sociale, incrementando la capacità specie-specifica della semiosi umana, dell’“antroposemiosi”, caratterizzabile come “metasemiosi”, vale a dire come capacità non solo di impiegare segni per comunicare e rispondere e dunque per un loro uso strumentale immediato, ma anche di usare i segni per riflettere sui segni, e quindi come possibilità di scelta, di deliberazione, di messa in discussione, di comprensione rispondente, di dialogo, di presa di coscienza, in una parola, di responsabilità.

Inoltre gli studenti potranno conseguire le basi semiotiche per l’analisi e l’interpretazione dei testi nelle loro differenti strutture e forme, nei loro diversi generi di discorso, nella loro espressione sia verbale sia non verbale, sia nell’ambito della quotidianità e sia nell’ambito dei diversi generi di raffigurazione artistica. La considerazione e l’analisi di questi ultimi, in quanto testi “complessi” che raffigurano i testi “semplici” della vita ordinaria (Bachtin), dell’ordinario ciclo di produzione-consumo/comunicazione-informazione, possono senz’altro contribuire a un atteggiamento nei confronti di questi ultimi che sia anche di maggiore riflessione e di presa di posizione critica e responsabile.

 

  • - Capacità di applicare conoscenze e comprensione

Il corso fornirà agli studenti, oltre che gli elementi per una concezione moderna di testo dal punto di vista semiotico, anche la consapevolezza delle varietà testuali, e, in relazioni ai testi verbali/non-verbali o misti, le strategie comunicative sul piano simbolico, iconico e indicale, secondo le valenze segniche configurate da Peirce e dagli altri “maestri dei segni”.

In particolare, il laureato in Scienze della Comunicazione avrà modo di acquisire specifiche conoscenze nell’ambito della semiotica in quanto “teoria” o “scienza” o “dottrina dei segni” (Sebeok), tali da permettergli di orientarsi nei diversi settori della comunicazione, come indicato, con riferimento ai descrittori di Dublino, per le “Discipline semiotiche e linguistiche”, specificamente per le attività formative di base e caratterizzanti.

 

  • - Autonomia di giudizio

Gli studenti potranno acquisire gli strumenti semiotici essenziali nello studio delle varie tipologie testuali e costruirsi una coscienza critica e valutativa delle strategie comunicative. Inoltre, la semiotica, come dottrina dei segni, colloca l’animale umano, in quanto animale semiotico, data la sua specificità di riflettere continuamente sui segni, in un ruolo centrale e di determinante responsabilità, non solo in ambito antroposemiotico, ma in ambito semiotico globale, e quindi di una responsabilità che riguarda in generale la vita, secondo una prospettiva biosemiotica e, in relazione ad essa, semioetica.

 

  • - Abilità comunicative

Gli studenti dimostreranno di saper gestire le nozioni e le terminologie appropriate di ordine semiotico, di acquisire padronanza dei temi trattati a lezione, di discutere con chiarezza degli aspetti disciplinari sul piano teorico, pratico e metodologico. In termini di abilità comunicative, si darà particolarmente importanza alla formazione dello studente fornendolo di metodi analisi e interpretazione, dando particolare rilievo alla logica abduttiva (Peirce), di centrale importanza per la formazione di una metodologia ipotetico-deduttiva essenziale in ambito scientifico ed anche in ogni forma di comunicazione predisposta alla creatività, all’innovazione e alla ricerca.

 

  • - Capacità di apprendimento

Come capacità di apprendimento, gli studenti svilupperanno durante le lezioni gli elementi teorici e pratici di quello che Michail Bachtin ha indicato come “comprensione rispondente” di un testo, dato che, nel processo di comunicazione, non è sufficiente intendere un testo ma bisogna anche comprenderlo, e che all’azione della lettura bisogna che segua la reazione della scrittura, intesa non in senso semplicemente letterale, come trascrizione, ma come comprensione rispondente, data l’indissociabilità, in questo senso, di lettura/scrittura (Barthes).

 

Saranno potenziate inoltre le seguenti capacità trasversali:

Textus è, nell’etimo, “tessuto”, ovvero rete, tela, scrittura. Nella considerazione della versione moderna di testo possiamo parlare oggi non solo di testo letterario o poetico, nelle sue forme verbali ma anche di testi extra-verbali, come nel caso del testo musicale, del testo pittorico, o nelle forme miste del testo cinematografico, teatrale, pubblicitario ecc. Inoltre bisogna considerare le relazioni del testo a partire dai margini, espresse nell’accezione di “intertestualità” introdotta da Julia Kristeva. Le capacità trasversali sono dunque insite nel testo nelle sue relazioni: testo-genere testuale; testo-contesto; testo-autore; testo-interpretazione; testo-linguaggio; testo-alterità; testo-discorso; testo-sottinteso; testo-ideologia; testo-lettura; testo-scrittura; testo-narrazione; testo-traduzione; testo-semiotica del testo.

 

Verranno effettuate lezioni teoriche e pratiche di didattica frontale. La frequenza delle lezioni è vivamente consigliata.

L’accertamento della preparazione avverrà attraverso un esame-colloquio (v. conoscenze e comprensione). Le domande si atterranno rigorosamente ai testi in programma (v. capacità di applicare le conoscenze acquisite), fatto salvo diversa indicazione del docente per gli studenti interessati ad approfondire determinati autori e argomenti menzionati durante il corso (competenze personali EMT, punto 26). L’esame verificherà l’acquisizione del punto di vista semiotico utilizzando i metalinguaggi appropriati nonché applicando approcci teoretici pertinenti (competenze traduttive, punto 9).

Gli studenti potranno prenotarsi per l’esame finale utilizzando esclusivamente le modalità previste dal sistema VOL.

Il calendario degli esami verrà pubblicato tempestivamente sulla bacheca online, sezione notizie.

Le lezioni si svolgeranno nel II semestre.

Con la sua fulminea velocità di espansione e la sua marcia veloce sulle autostrade del web la comunicazione globale ha cancellato lo spazio e il tempo. Decifrare segni e significati di questi processi non solo è necessario per delineare il nuovo sistema di valori ma significa anche domandarsi semio-eticamente in che cosa oggi siamo divenuti ciechi, perdendo di vista i rischi quali quello della fine stessa della comunicazione. Tale rischio non riguarda quel fenomeno piuttosto semplice e banale indicato col termine di incomunicabilità, ma il rischio della fine della vita su questo pianeta, con riferimento alla ormai riconosciuta inscindibilità “comunicazione-vita” (Sebeok).

Dai limiti della concezione saussuriana, che riconosceva come segno solo ciò che nell’ambito del sociale ha una funzione intenzionalmente comunicativa – semiotica della comunicazione – si è passati successivamente ad una semiotica della significazione (Barthes) che riconosceva come segno anche ciò che non è prodotto con l’intenzione di farlo funzionare come tale; quindi si è giunti alla semiotica del terzo senso, o semiotica del testo, o semiotica della significanza.

Non si tratta qui della riduttiva interpretazione della comunicazione umana in termini di trasmissione di informazioni (presupponendo modelli precostituiti nel processo comunicativo: emittente, ricevente, codice, messaggio, contesto). La reale portata della comunicazione è ben più ampia dello stretto scambio intenzionale di messaggi determinati sulla base di un codice comune, stabilito per convenzione, fra individui distinti e separati.

Occorre dunque una semiotica capace di una visione globale, sia come ampiezza di campo, sia come dimensione temporale storico-sociale, sia nella sua consapevolezza di responsività e responsabilità nei confronti della vita.

In altri termini è ormai necessario compiere una riflessione (est)etica e semiotica sulle nuove condizioni dell’attuale organizzazione sociale che costituisca una critica alla onnipresente globalizzazione della comunicazione nella produzione che caratterizza l’intero ciclo produttivo del mercato, dello scambio e del consumo.

Per essere compresa, la comunicazione-produzione mondializzata e globale richiede una visione altrettanto globale che le scienze speciali e separate non sono in grado di fornire: deve svolgersi nella prospettiva di una semiotica globale. Per realizzare ciò, si deve tendere a una visione globale, svolgendo una funzione de-totalizzante, vale a dire critica di ogni pretesa totalità, in primo luogo quella della comunicazione mondializzata e globale.

Il corso offre dunque gli elementi di una semiotica intesa come “semiotica dell’interpretazione” che ha il compito di approntare apparati di comprensione e anche di critica e messa in discussione di ciò che è segnico.

Testo obbligatorio:

 

  • L. Ponzio, Visioni del testo, Pensa, Lecce 2016.

 

In aggiunta al testo obbligatorio, e in riferimento alle tematiche del corso, gli studenti possono scegliere per la loro preparazione il secondo testo, da concordare col docente, tra:

 

M. M. Bachtin, L’opera di Rabelais e la cultura popolare, Einaudi, Torino, 1979.

M. M. Bachtin, L’autore e l’eroe. Teoria letteraria e scienze umane, Einaudi, Torino, 1988.

M. M. Bachtin, Per una filosofia dell’atto responsabile, Pensa MultiMedia, Lecce, 2009.

M. M. Bachtin, In dialogo. Conversazioni del 1973 con V. Duvakin, ESI, Napoli, 2008.

M. M. Bachtin, Problemi dell’opera di Dostoevskij (1929), Edizioni dal Sud, Bari, 2018.

M. M. Bachtin e V. Vološinov, Parola propria e parola altrui nella sintassi dell’enunciazione, Pensa, Lecce, 2010.

M. M. Bachtin, Dostoevskij. Poetica e stilistica, Einaudi, Torino, 1968 (2002).

Bachtin, Kanaev, Medvedev, Vološinov, Bachtin e le sue maschere, Dedalo, 1995.

R. Barthes, La camera chiara, Einaudi, Torino, 1980.

R. Barthes, L’ovvio e l’ottuso, Einaudi, Torino, 1985.

R. Barthes, Il piacere del testo seguito da Variazioni della scrittura, Einaudi, Torino, 1999.

C. Bene; G. Deleuze, Sovrapposizioni, Feltrinelli, Milano, 1978.

W. Benjamin, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, Einaudi, Torino, 2000.

M. Bonfantini, La semiosi e l’abduzione, Bompiani, Milano, 1987.

G. Deleuze, Francis Bacon. Logica della sensazione, Quodlibet, Macerata, 1981.

J. Derrida, Memorie di cieco. L’autoritratto e altre rovine, Abscondita, Milano, 2003.

U. Eco, Opera aperta, Bompiani, Milano, 1962.

U. Eco, Lector in fabula, Bompiani, Milano, 1979.

U. Eco, Sei passeggiate nei boschi narrativi, La nave di Teseo, Milano, 2018.

U. Eco, Semiotica e filosofia del linguaggio, Einaudi, Torino, 1984.

M. Foucault, Questo non è una pipa, SE, Milano, 1988.

M. Foucault, Le parole e le cose, BUR, Milano, 2001.

P. Florenskij, La prospettiva rovesciata e altri scritti, Gangemi, Reggio Calabria, 1990.

D. Haynes, Bachtin e le arti visive, Nike, Segrate, 1999.

R. Jakobson, Saggi di linguistica generale, Feltrinelli, Milano, 2012.

J. Kristeva, Il linguaggio questo sconosciuto, Adriatica, Bari, 1992.

J. Kristeva, Stranieri a se stessi, Feltrinelli, Milano, 1990.

E. Levinas, Su Maurice Blanchot, Pensa, Lecce, 2023.

J. M. Lotman, Il girotondo delle muse, a cura di S. Burini, Bompiani, Milano, 2022 (in particolare la I e la II parte).

J. M. Lotman, trad. e presentazione a cura di Luciano Ponzio, Semiotica del Cinema e lineamenti di cine-estetica, Mimesis, Milano, 2020.

P. Montani (a cura di), I formalisti russi nel cinema, contributi di Ejchenbaum, Tynjanov, Šklovskij, Brik, Jakobson, Mukařovský, Lotman, Mimesis, Milano, 2019.

C. Morris, Lineamenti di una teoria dei segni, Pensa MultiMedia, Lecce, 2009.

C. Morris, Scritti di semiotica e di estetica, Pensa MultiMedia, Lecce, 2012.

M. Merleau-Ponty, L’occhio e la mente, SE, Milano, 1989.

J.-L. Nancy, Il ritratto e il suo sguardo, Cortina, Milano, 2002.

P. P. Pasolini, Empirismo eretico, Garzanti, Milano, 2003 (in particolare la III parte, Scritti sul cinema).

A. Ponzio,  Tra semiotica e letteratura. Introduzione a Michail Bachtin, Milano, Bompiani, 2015.

A. Ponzio, Interpretazione e scrittura, Pensa, Lecce, 2011.

A. Ponzio, La rivoluzione bachtiniana, Levante Ed., Bari, 1997.

L. Ponzio, Icona e raffigurazione. Bachtin, Malevič, Chagall, Mimesis, Milano, 2016.

L. Ponzio Lo squarcio di Kazimir Malevič, Spirali, Milano, 2004.

L. Ponzio, Roman Jakobson e i fondamenti della semiotica, Mimesis, Milano, 2015.

L. Ponzio, L’iconauta e l’artesto. Configurazioni della scrittura iconica, Mimesis, Milano, 2010.

L. Ponzio, L’immagine e la parola nell’arte tra letterarietà e raffigurazione, AGA Arti Grafiche Alberobello, 2017.

Petrilli S., Ponzio A., Ponzio L. Interferenze. Pier Paolo Pasolini, Carmelo Bene e dintorni, Mimesis, Milano, 2012.

G. Prodi, Le basi materiali della significazione, Mimesis, Milano, 2021.

V. Propp, Morfologia della fiaba, Einaudi, Torino, 2000.

F. de Saussure, Corso di linguistica generale, Laterza, Roma-Bari, 1972.

F. Rossi-Landi, Metodica filosofica e scienza dei segni, Bompiani, Milano, 2006.

Th. Sebeok, Una introduzione alla semiotica, Carocci, Roma, 2003.

G. Vailati, Il metodo della filosofia. Saggi di critica del linguaggio, a cura di F. Rossi-Landi, Pensa, Lecce, 2022.

Semestre

Tipo esame
Obbligatorio

Valutazione
Orale - Voto Finale

Orario dell'insegnamento
https://easyroom.unisalento.it/Orario

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