Laurea Magistrale in GESTIONE DELLE ATTIVITA' TURISTICHE E CULTURALI

Corso di studi
GESTIONE DELLE ATTIVITA' TURISTICHE E CULTURALI
Corso di studi in inglese
TOURIST AND CULTURAL ENTITIES MANAGEMENT
Titolo
Laurea Magistrale
Classe MIUR
Classe delle lauree magistrali in Progettazione e gestione dei sistemi turistici - LM-49 (DM270)
Durata
2 anni
Crediti
120
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL'ECONOMIA
Sito web del corso
https://www.unisalento.it/didattica/cosa-studiare/corsi-di-laurea-magistrale/-/dettaglio/corso/LM02/gestione-delle-attivita-turistiche-e-culturali
Lingua
ITALIANO
Sede
Lecce
Anno accademico
2024/2025
Tipo di accesso
Corso ad accesso libero
Profili professionali formati
2.5.1.6.0 - Specialisti delle pubbliche relazioni, dell'immagine e professioni assimilate
2.5.3.1.2 - Specialisti dell'economia aziendale

Descrizione del corso

I laureati saranno in grado di interloquire con tutti i portatori di interessi coinvolti nella valorizzazione e promozione del territorio, nonché potranno promuovere forme di comunicazione pubblica delle istituzioni e/o delle aziende turistiche. Tali abilità rivengono dall'approfondimento delle discipline manageriali.
Il percorso formativo per raggiungere tali risultati è integrato da seminari e testimonianze tenute anche da esponenti del mondo delle professioni, delle imprese e/o delle Istituzioni di governo degli enti locali. Ciò agevola la capacità di comunicazione anche in un'ottica di miglioramento della conoscenza critica.
Per la verifica di tali capacità sono previste, oltre ai tradizionali metodi di valutazione, forme di controllo in itinere tramite la redazione di lavori di gruppo realizzati sotto il coordinamento e la supervisione dei docenti.
La discussione davanti ad una commissione del proprio elaborato di tesi riguardante argomenti relativi al percorso di studio effettuato contribuisce a sviluppare le abilità comunicative dei laureati.
I laureati possiedono la conoscenza delle metodologie e dei principi in materia economico-territoriale e culturale necessari per l'assunzione di decisioni nell'ambito di posizioni di responsabilità nell'amministrazione e nel governo di istituzioni, private, pubbliche e non-profit, rivolte alla gestione economica delle risorse naturali e culturali.
I laureati:
-Sono in grado di ricercare e riconoscere le potenzialità economiche di un territorio;
-Riescono ad ideare processi volti alla valorizzazione del patrimonio culturale;
- Possono adottare decisioni di governo e gestione di imprese turistiche.
L'uso di modelli didattici consueti, opportunamente integrati da seminari di approfondimento ed esercitazioni su casi di studio reali, consente al laureato di acquisire autonomia nell’assunzione di decisioni.
L'attività assegnata dal docente relatore per la preparazione della prova finale costituisce un ulteriore momento per sviluppare in modo autonomo le capacità decisionali e di giudizio.
Le attività di orientamento in ingresso si sostanziano nella presentazione dell'offerta didattica erogata dal Dipartimento di Scienze dell'Economia (DSE) e nella descrizione delle strutture e dei servizi offerti. Il DSE è parte attiva anche nelle attività di orientamento in ingresso realizzate dall'Ateneo.
Tali attività rientrano nel piano di iniziative condiviso dai docenti appartenenti ad un gruppo di lavoro dedicato all'orientamento, coordinato dal Vicedirettore del DSE con delega alla Didattica e composto anche dal personale tecnico amministrativo del DSE e dalle Rappresentanze Studentesche. Tale gruppo di lavoro, recentemente ricostituito, pianifica le iniziative di orientamento a livello dipartimentale, definendo i contenuti del materiale informativo, le modalità di comunicazione e il calendario delle iniziative da svolgere sia in loco che presso le scuole secondarie.
Il DSE ha organizzato negli ultimi anni la presentazione dell'offerta formativa agli iscritti nei corsi di laurea triennale dello stesso DSE.
In data 15.03.2021 si è svolto un incontro di orientamento per gli studenti triennali nell'ambito del quale è stata presentata l'offerta formativa del CdS LM-49. Tale incontro si è tenuto in via telematica, mediante l'utilizzo della piattaforma Teams, a causa dell'emergenza sanitaria da COVID-19.
In data 27 maggio 2022 è stato organizzato un Open day di orientamento 'Management in transizione' nel Campus Ecotekne al fine di presentare agli studenti l'offerta formativa e gli spazi del Dipartimento di Scienze dell'economia anche mediante talk e interviste tematiche con il coinvolgimento di docenti del corso ed imprese del territorio.

All'inizio dei corsi, i singoli docenti svolgono delle attività rivolte a ridurre le disomogeneità nelle conoscenze preliminari degli studenti provenienti da differenti corsi di laurea. Tale attività è molto utile in quanto permette di livellare le conoscenze di partenza, permettendo una maggiore efficacia della docenza e una più proficua comprensione, da parte degli studenti, dei contenuti erogati, anche con l'ausilio di materiale didattico integrativo.
Inoltre, alcuni docenti afferenti al Consiglio Didattico dell'area Turismo sono incaricati dal Consiglio Didattico stesso di ricoprire il ruolo di tutor. In tale veste, essi svolgono attività di tutorato e consulenza, in caso di richieste di chiarimento da parte di studenti potenziali o iscritti, con riferimento all'organizzazione del percorso di studio o alla comprensione di contenuti disciplinari.
A livello di Ateneo, l'ufficio Integrazione Disabili dell'Università del Salento si occupa di agevolare il percorso universitario degli studenti diversamente abili, offrendo accoglienza, orientamento e informazioni In aggiunta, gli studenti tutor, iscritti ai Corsi di Laurea Magistrale, svolgono attività di accoglienza e tutorato presso gli sportelli del Centro Accoglienza Studenti (CAS) attivati nelle aree economico-giuridica, nonché in quella umanistica e scientifica.

Tra le iniziative di orientamento in itinere, rientrano gli incontri di orientamento e consultazione, tenutisi in data 21.05.2020 e 22.12.20, tra gli studenti iscritti al CdS in Manager del turismo ed alcuni docenti di Area Turismo, a cui hanno partecipato anche gli studenti del CdS LM-49.
Nell'ambito di tali incontri, tenutisi in via telematica (mediante l'utilizzo della piattaforma Teams) a causa dell'emergenza sanitaria da COVID-19, si è discusso del percorso formativo della LM-49 e sono emersi interessanti spunti di riflessione utili per il miglioramento della qualità dell'offerta didattica.
B6 LM 49 Gestione delle attività turistiche e culturali - Opinioni studenti
(Fonte: Dati definitivi rilevazioni opinioni studenti a.a. 2020/21 al 20.03.2022)

Il numero dei questionari analizzati per l’a.a. 2020-2021 è pari a 311, dei quali 234 (75,2%) relativi a studenti frequentanti e 77 (24,8%) di studenti non frequentanti.
Rispetto all’a.a. precedente – durante il quale il numero di questionari compilati è stato di 274 (pur con la medesima distribuzione tra studenti frequentanti e non frequentanti, 75,2% contro 24,8%) – si registra un sensibile incremento nella partecipazione all’indagine, che lascia ben sperare in termini di consolidamento del CdS, dopo gli anni passati nei quali si è registrata una flessione nel trend di crescita (nell’a.a. 2017-2018, ad esempio, i questionari raccolti furono 255).
Questo miglioramento, rispetto all’a.a. precedente, si riscontra anche nei punteggi ottenuti dalle risposte degli studenti su quasi tutti gli indicatori delle varie sezioni dell’indagine. Ciò conferma una netta ripresa rispetto agli anni passati, benché tuttora permangano alcuni margini di miglioramento.
Con riferimento al blocco delle domande attinenti alla sezione 'Insegnamento', si segnala che il totale degli studenti (frequentanti e non frequentanti) intervistati per il CdS LM-49 manifesta un livello di gradimento in crescita rispetto allo scorso a.a., così da allineare il CdS ai livelli di gradimento medio sia di Dipartimento che di Ateneo.
In particolare, relativamente al quesito inerente alle conoscenze preliminari (ins1), si registra una valutazione pari a 70/100 (era 63/100 nell’a.a. 2019-2020), a fronte di un valore di 69/100 a livello di Dipartimento e di 71/100 a livello di Ateneo.
Analoga situazione si riscontra per l’indicatore relativo all’adeguatezza del carico di studio (ins2), per il quale si registra un punteggio generale di 75/100 (era 64/100 nell’a.a. 2019-2020), a fronte di un punteggio di 74/100 a livello di Dipartimento e di 76/100 a livello di Ateneo. Un netto miglioramento si riscontra anche per l’indicatore inerente all’adeguatezza del materiale didattico (ins3, punteggio 75/100, contro 71/100 dell’a.a. 2019-2020), mentre la situazione è stabile per quanto concerne la chiarezza delle modalità di esame (ins4, punteggio 73/100, come nell’a.a. 2019-2020). Per entrambi questi ultimi due indicatori, permane tuttavia un gap rispetto a quanto si registra a livello dipartimentale (valori pari, rispettivamente, a 79/100 e 80/100) e di Ateneo (valori pari, rispettivamente, a 80/100 e 81/100).
Analogo trend di miglioramento si riscontra per la sezione 'Giudizio sul docente', dove quasi tutti gli indicatori sono in crescita rispetto all’a.a. precedente.
In particolare, relativamente all’indicatore sul 'rispetto degli orari di svolgimento delle lezioni' (doc5), si riscontra una valutazione pressoché stabile di 75/100 (era 78/100 nel precedente a.a.), in flessione rispetto al dato di Dipartimento e di Ateneo (entrambi pari a 88/100). Un incremento si riscontra, invece, per l’indicatore sulla capacità del docente di stimolare “l’interesse verso la disciplina” (doc6), la cui valutazione è di 77/100 (a fronte di un punteggio di 73/100 riscontrato nel precedente a.a.), in leggera flessione rispetto al livello di Dipartimento (81/100) e di Ateneo (83/100).
Rispetto all’a.a. precedente si registra un deciso miglioramento anche sull’indicatore relativo alla capacità del docente di “esporre gli argomenti in modo chiaro” (doc7), per il quale si riscontra una valutazione di 80/100 (era 72 nell’a.a. 2019-2020), in linea con il dato di Dipartimento (82/100), ma ancora leggermente più basso rispetto al dato di Ateneo (84/100).
Ancora più marcato è il miglioramento osservato per l’indicatore riguardante 'Le attività didattiche integrative (esercitazioni, tutorati, laboratori, etc.) sono utili all'apprendimento della materia' (doc8). Infatti, per tale indicatore, il punteggio medio del CdS è pari a 79/100, ben 11 punti in più rispetto al dato dell’a.a. 2019-2020 (quando era 68/100), colmando di fatto il gap emerso in passato rispetto al Dipartimento (valore pari a 80/100) e l’Ateneo (valore pari a 81/100).
Anche per l’indicatore sulla 'coerenza dell’insegnamento con quanto dichiarato sul sito web' (doc9) si registra un leggero miglioramento nel tempo (79/100 per l’a.a. 2020-21, contro 76/100 per l’a.a. precedente), pur rimanendo in flessione rispetto ai valori di Dipartimento (86/100) e di Ateneo (87/100). Infine, per l’indicatore sulla 'reperibilità del docente per chiarimenti e spiegazioni' (doc10), si registra una sostanziale stabilità in senso longitudinale (78/100 nell’a.a. 2020-21, contro 80/100 nell’a.a. 2019-2020), sebbene leggermente in flessione rispetto ai valori medi di Dipartimento (85/100) e di Ateneo (85/100).
Una situazione in miglioramento si riscontra anche sul fronte dell’interesse. Relativamente all’indicatore sul livello di interesse da parte dello studente agli argomenti trattati (int11), si registra nell’a.a. 2020-2021 un valore di 78/100 (era 72/100 nell’a.a. 2019-2020), in linea con il dato di Dipartimento (80/100) e di Ateneo (81/100). Per l’indicatore sul grado di soddisfazione complessivo (int11B) si osserva un valore di 72/100 per l’a.a. 2020-21 (era 68/100 nell’a.a. 2019-20), comunque ancora in flessione rispetto al valore dipartimentale (78/100) e a quello di Ateneo (79/100).
Infine, analizzando i dati relativi ai suggerimenti forniti dagli studenti rispondenti (frequentanti e non), si registra, per l’a.a. 2020-21, miglioramenti su molti fronti. In particolare:
a) “Alleggerire il carico didattico complessivo” (SUG_1), evidenziato dal 22,8% dei rispondenti (tale percentuale era pari al 32.8% nell’a.a. 2019-20);
b) “Aumentare l’attività di supporto didattico” (SUG_2), indicato dal 7,7% dei rispondenti (contro il 15% dell’a.a. 2019-20);
c) “Fornire più conoscenze di base” (SUG_3), rilevato dal 10,3% dei rispondenti (a fronte di un 15,7% registrato nell’a.a. 2019-20);
d) “Eliminare dal programma argomenti già trattati in altri insegnamenti” (SUG_4), evidenziato dal 9% dei rispondenti (contro il 17.2% dell’a.a. 2019-20);
e) “Migliorare il coordinamento con altri insegnamenti” (SUG_5), sottolineato dal 7,1% dei rispondenti (a fronte del 13,9% registrato nell’a.a. precedente); ed
f) “Inserire prove d’esame intermedie” (SUG_8), evidenziato solamente dal 5,8% dei rispondenti (contro il 15,3% dell’a.a. precedente).

Commento discusso e approvato dal Consiglio didattico dell'Area del Turismo nella seduta del 13/09/2022.
Nella stessa seduta è stata discussa la Relazione del NVA per l'a.a. 2020/2021.


Opinioni degli studenti - A cura del Presidio della Qualità D'Ateneo
Quadro B7 – LM49 OPINIONI LAUREATI (SUA 2022, anno indagine 2021)
(Fonte: Profilo laureati AlmaLaurea, dati aggiornati ad aprile 2022)


Il questionario ALMALAUREA è stato compilato da n.19 laureati nel CdS LM-49 (corrispondente al 95%) nell'anno di indagine 2021, di età media alla laurea pari a 27,8 anni, dei quali il 20% di sesso maschile ed l’80% di sesso femminile.

In particolare, il collettivo dei laureati che ha compilato il questionario è residente in prevalenza (45%) nella stessa provincia della sede degli studi e per il 40% in un'altra provincia della stessa regione.
Con riferimento alla riuscita negli studi, il 73,7% dei laureati magistrali ha conseguito la laurea di primo livello nello stesso Ateneo ed il restante 26,3% in altro Ateneo del Sud-Isole. Il 42,1% dei rispondenti al questionario ha dichiarato di aver scelto il corso di laurea magistrale per fattori sia culturali sia professionalizzanti, il 26,3% per fattori prevalentemente culturali ed il restante 31,6% è equamente ripartito tra coloro che sono stati motivati da fattori prevalentemente o altro. Relativamente alla regolarità negli studi, emerge un netto miglioramento rispetto all’anno precedente, con il 70% (47,1% nell’anno precedente) dei rispondenti che ha dichiarato di esseri laureato in corso. Il voto medio alla laurea per il totale dei rispondenti è stato pari a 106,7/110. Il 68,4% degli intervistati ha frequentato regolarmente più del 75% degli insegnamenti previsti dal corso, sebbene il 78,9% dei rispondenti abbia svolto attività lavorativa durante gli studi. Soltanto il 5,3% ha svolto un periodo di studi all'estero durante il biennio magistrale con Erasmus o altro programma dell'Unione Europea.
Il 94,7% dei rispondenti nell'anno di indagine in esame ha espresso un giudizio di complessiva soddisfazione sull'esperienza universitaria (il 42,1% dei rispondenti è decisamente soddisfatto del percorso formativo ed il 52,6% più che soddisfatto), con un leggero decremento rispetto all'anno di indagine 2020 (il giudizio era positivo per la totalità degli studenti).
Il giudizio in merito al rapporto con i docenti evidenzia un livello di generale soddisfazione ampiamente positivo (94,7%) per i laureati che hanno risposto al questionario nell'anno 2021 (15,8% 'decisamente sì' e 78,9% 'più sì che no'), con una leggera riduzione nel complesso (pari a 5,3% per la modalità “più no che sì”), compensata in parte da un incremento di 8,1 punti percentuali dei giudizi decisamente positivi rispetto all’anno precedente (7,7% dei rispondenti per la modalità 'decisamente sì' nel 2020) (incremento del 105% rispetto al 2020).
Relativamente al rapporto con gli studenti, il livello di soddisfazione espresso nel 2021 risulta positivo per il 94,7% dei rispondenti (52,6% 'decisamente sì' e 42,1% 'più sì che no') ed è sostanzialmente in linea rispetto all'anno precedente (il 92,3% dei rispondenti aveva espresso un giudizio soddisfacente nel 2020).
Con riferimento alla valutazione dei servizi e delle strutture, i giudizi espressi hanno riguardato i seguenti aspetti:
-l'adeguatezza delle aule, per la quale l’89,5% dei rispondenti ha espresso un giudizio positivo (il 21,1% ritiene che le aule siano 'sempre o quasi sempre adeguate' e il 68,4% le ritiene 'spesso adeguate'), con un incremento percentuale di 4,9 punti rispetto all'anno precedente (anno in cui il livello di soddisfazione era del 84,6%),

-le postazioni informatiche, che sono state utilizzate dal 73,7% dei rispondenti, mentre il 21,1% dei rispondenti non le ha utilizzate, seppur fossero presenti. Tra coloro che hanno dichiarato di averle utilizzate, le stesse sono risultate in numero adeguato per il 35,7% dei rispondenti ed in numero inadeguato per il 64,3%, con un netto peggioramento della valutazione rispetto all’anno precedente (nel 2020 le postazioni risultavano essere in numero adeguato per il 54,5% dei rispondenti);

-i servizi di biblioteca, utilizzati da 84,2% degli intervistati, dai quali è stata espressa una valutazione positiva per il 93,8% dei rispondenti (31,3% 'decisamente positiva' e 62,5% 'abbastanza positiva'); nel 2020 la valutazione positiva era stata espressa dal 100% dei rispondenti;

-le attrezzature per altre attività didattiche, utilizzate nell'anno 2021 dal 73,7% dei rispondenti. Di questi il 71,4% le ritiene spesso adeguate, mentre il 21,4% le ritiene “raramente adeguate”. Nell’anno precedente, il 90% le riteneva spesso adeguate ed il 10% raramente adeguate;

- l'adeguatezza degli spazi dedicati allo studio individuale, utilizzati dal 68,4% degli intervistati e per i quali la valutazione è positiva per il 30,8% dei rispondenti; tale valutazione risulta peggiore rispetto all'anno precedente (nel 2020 il 54,5% riteneva gli spazi adeguati).

- l’adeguatezza dei servizi di orientamento allo studio post-laurea, dei quali ne ha usufruito il 78,9% dei rispondenti e gli stessi sono stati ritenuti decisamente soddisfacenti dal 6,7% dei rispondenti, più che soddisfacenti dal 26,7% dei rispondenti, mentre non stati giudicati abbastanza soddisfacenti dal 66,7% dei rispondenti (40% risponde “più no che si” ed il 26,7% “decisamente no”);

- l’adeguatezza delle iniziative formative di orientamento al lavoro, dei quali ne ha usufruito l’84,2% dei rispondenti e gli stessi sono stati ritenuti decisamente soddisfacenti dal 6,3% dei rispondenti, più che soddisfacenti dal 37,5% dei rispondenti, mentre non state ritenute abbastanza adeguate dal 56,3% dei rispondenti (il 37,5% risponde “più no che si” ed il 18,8% “decisamente no”);

- l’adeguatezza dei servizi di job placement, dei quali ne ha usufruito il 78,9% dei rispondenti e gli stessi sono stati ritenuti più che soddisfacenti dal 53,3% dei rispondenti, e non abbastanza adeguati dal restante 46,7% dei rispondenti il 26,7% risponde “più no che si” ed il 20% “decisamente no”);

- l’adeguatezza dei servizi delle segreterie, dei quali ne hanno usufruito tutti i rispondenti all’indagine e gli stessi sono stati ritenuti decisamente soddisfacenti dal 15,8% dei rispondenti, più che soddisfacenti dal 52,6% dei rispondenti, mentre non li ha considerati abbastanza soddisfacenti il 31,6% dei rispondenti.

Per quanto concerne l'organizzazione degli esami, il 36,8% laureati nell'anno di indagine 2021 la ritiene 'sempre o quasi sempre' soddisfacente, mentre per il 57,9% dei rispondenti risulta essere soddisfacente “per più della metà degli esami”. Tale valutazione evidenzia un peggioramento rispetto all’anno di indagine precedente, laddove il 61,5% dei laureati la ritenevano nel 2020 'sempre o quasi sempre' soddisfacente.

In merito all'adeguatezza del carico di studio degli insegnamenti, il 36,8% dei rispondenti nell'anno 2021 ritiene il carico 'decisamente adeguato' rispetto alla durata del corso di studio ed il 52,6% lo ritiene abbastanza adeguato (“più sì che no”). Nell’anno 2020, invece, il 53,8% dei rispondenti riteneva il carico 'decisamente adeguato' rispetto alla durata del corso di studio ed il 46,2% lo riteneva 'più che adeguato', mostrando così un peggioramento nell’anno 2021. Infine, tra i risultati dell'indagine sul profilo dei laureati del 2021, è interessante rilevare che il 63,2% dei rispondenti si iscriverebbe nuovamente allo stesso corso di laurea magistrale dell'Ateneo (a fronte dell'84,6% dei laureati dell'anno 2020), mentre il 10,5% (il 7,7% nel 2020) non si iscriverebbe più a nessun corso di laurea magistrale. Infine, il restante 26,3% dei rispondenti è ripartito tra coloro che preferirebbero iscriversi ad altro corso magistrale dello stesso Ateneo (10,5% dei rispondenti) oppure ad altro corso magistrale di altro Ateneo (15,8% dei rispondenti).


Commento discusso e approvato dal Consiglio didattico dell'Area del Turismo nella seduta del 13/09/2022.



Opinioni dei laureati
La laurea magistrale in Gestione delle Attività Turistiche e Culturali fornisce le capacità necessarie per poter valutare autonomamente ed approfondire gli aspetti critici del management degli enti, delle imprese nel settore turistico e culturale.
Tali obiettivi sono raggiunti, oltre che con le tradizionali formule didattiche, anche tramite percorsi formativi che prevedono interventi diretti e visite guidate in specifiche realtà nelle quali realizzare idonee prove di verifica.
I laureati sono, inoltre, nella condizione di partecipare a master universitari o a corsi di dottorato di ricerca volti in particolare all'approfondimento delle tematiche di management e valorizzazione del patrimonio turistico e culturale.
Il Corso di Studio in “Gestione delle attività turistiche e culturali” è stato istituito con D.M. 270 nell’anno 2008 (rif. “Verbale del Consiglio di Facoltà del 14/12/2007” - Approvazione offerta formativa a.a. 2008/09 riguardante il Corso di laurea di nuova istituzione, punto 3, pag. 4; rif. parere favorevole del Comitato regionale di Coordinamento del 29/01/2008), presso la Facoltà di Economia (oggi Dipartimento di Scienze dell’Economia) dell’Università del Salento. Sono intervenute alcune modifiche di ordinamento (da ultima quella del 2015 con DR di emanazione dell'ordinamento didattico del 07/08/2015) e di regolamento, al fine di adeguare l’offerta formativa alle esigenze del mercato e consentire conseguentemente un ampliamento dello spettro dei possibili sbocchi occupazionali dei laureati. Nel corso del 2020 è stato avviato un processo di revisione di questo corso di studio, in cui sono stati coinvolti gli stakeholder e le parti sociali. Questo processo si è concluso con l’approvazione della nuova offerta formativa nel 2021, la quale, nei limiti dell’ordinamento esistente, prevede un percorso formativo in cui i contenuti degli insegnamenti sono declinati verso la tematica della sostenibilità, consentendo di specializzare il profilo in uscita del laureato. Tale percorso formativo consente di formare figure specializzate con competenze trasversali in tema di gestione integrata, promozione e valorizzazione del territorio, in grado di operare in aziende del settore turistico e culturale, nonché ricoprire ruoli di responsabilità in Enti della Pubblica Amministrazione. A tal fine risulta pregnante la conoscenza delle realtà turistiche e culturali e delle modalità di integrazione delle stesse, in particolare i loro aspetti gestionali ed economico-giuridici. Altri aspetti connessi con il completamento del percorso formativo in maniera coerente con le finalità del profilo in uscita riguardano la formazione in ambito storico-geografico e linguistico.

Il CdS prevede un percorso formativo biennale mono-curriculare, declinato per aree disciplinari finalizzate alla formazione delle suddette figure dotate di conoscenze teoriche (in termini di contenuti, metodi e strumenti) proprie delle diverse discipline previste, nonché delle capacità di applicare tali conoscenze a problematiche specifiche del mondo reale, connesse con la tematica della sostenibilità. Nella fattispecie, sia nel primo anno che nel secondo anno, i contenuti degli insegnamenti sono declinati sullo sviluppo sostenibile del territorio. La particolare attenzione data nei singoli insegnamenti al tema della sostenibilità, principalmente ambientale, ha lo scopo di consentire alla figura professionale in uscita di avere una particolare sensibilità nei confronti delle criticità ambientali dei tempi moderni, in grado di ispirare scelte professionali, all’interno delle organizzazioni in cui opera, lungimiranti e compatibili con la salute dell’ambiente e il benessere della collettività. Il primo anno è caratterizzato dalla presenza di insegnamenti di area aziendale, giuridica, geografica e linguistica; mentre il secondo anno comprende insegnamenti di area aziendale, riguardanti gli strumenti per la sostenibilità, l’accountability e il reporting per il turismo sostenibile, e di area storico-economica. In particolare, l'apprendimento delle lingue è incoraggiato anche allo scopo di favorire la mobilità degli studenti in ambito europeo ed extra-europeo mediante programmi di scambio con Università straniere (accordi bilaterali, programma Erasmus, ricerca tesi e altro). Oltre che con gli insegnamenti a questo preposti, l’apprendimento delle lingue viene incoraggiato anche attraverso attività che, nell’ambito di singoli insegnamenti, sono svolte in lingua inglese. Il percorso formativo è infatti strutturato in lezioni, seminari, lavori di gruppo, discussione di casi reali, esercitazioni e lettorati finalizzati all’acquisizione di conoscenze nelle aree suddette e allo sviluppo di competenze metodologiche ad esse connesse. Laddove possibile, gli studenti sono incoraggiati ad adottare una prospettiva internazionale, ad esempio, fornendo materiale in inglese basato su casi di studio derivanti da letterature e pratiche internazionali, erogando singole lezioni o seminari in lingua inglese, e/o creando gruppi di lavoro che includano studenti di diversa provenienza geografica, al fine di favorire la contaminazione culturale.
L’offerta formativa è arricchita da altre attività (tirocini e mobilità) e da varie iniziative (giornate di studio, convegni internazionali) che mirano al coinvolgimento degli studenti e al potenziamento delle competenze acquisite. Questo corso di studio è stato progettato e, successivamente revisionato, in risposta, oltre all’evoluzione del settore turistico a livello nazionale ed internazionale, anche alla emergente vocazione ed al potenziale turistico del territorio di immediato riferimento. A ciò si aggiunga il positivo riscontro da parte delle Istituzioni locali (in particolare Camera di Commercio, Confindustria, APT, Provincia di Lecce e Comune di Lecce) sia in fase di progettazione sia di consultazione successiva.
Il percorso, tramite le aree di apprendimento aziendale, giuridica e linguistica, permette di formare professionisti altamente qualificati con competenze nelle diverse attività che riguardano la valorizzazione e gestione del territorio.
In particolare il corso, strutturato in maniera mono-curriculare, si prefigge l' obiettivo di consentire l'acquisizione di specifiche conoscenze, di natura economico-giuridica e sociale, riguardanti cultura, ambiente e turismo e le loro interconnessioni, al fine di poter gestire efficacemente le organizzazioni preposte al governo delle istituzioni turistiche.
Pertanto, diventa pregnante la conoscenza delle realtà turistiche e culturali, in particolare i loro aspetti organizzativi, gestionali ed economico-finanziari ciò principalmente attraverso lo studio delle discipline dei SSD SECS P07-P08 le quali affrontano tematiche coerenti con i temi suddetti, quindi con il profilo curriculare.
Il percorso formativo è altresì caratterizzato dall’approfondimento di tematiche giuridiche inerenti la normativa degli Enti locali e quella in ambito ambientale.
Altri aspetti connessi con il completamento del percorso formativo in maniera coerente con le finalità dei profili curriculari in uscita riguardano la formazione in ambito geografico e linguistico.
Va, altresì, menzionata la strutturale vocazione ed il potenziale presente nel territorio salentino nell'ambito delle tematiche turistiche. A ciò si aggiunga il positivo accoglimento da parte delle Istituzioni (in particolare Camera di Commercio, Confindustria, APT, Provincia di Lecce e Comune di Lecce) per precedenti iniziative nonché nella fase di presentazione del progetto formativo.
La prova finale, per il conseguimento del titolo di studio, consiste nella redazione e nella discussione in pubblico di un elaborato scritto che affronta il tema definito al momento dell'assegnazione della tesi dal relatore tramite lo studio dei contributi dottrinali nonché l'analisi di casi concreti. Quest'ultimo aspetto, in particolare, deriverà anche dall'esperienza conseguita dal laureando nell'ambito del tirocinio formativo il quale costituisce, tra l’altro, una buona base applicata per l’elaborazione del lavoro finale.
Tramite l'elaborato, il candidato deve dimostrare il possesso delle conoscenze, competenze e capacità previste dagli obiettivi formativi specifici del corso.
La valutazione conclusiva tiene conto anche dell'intera carriera dello studente durante il percorso formativo, dei tempi e delle modalità di acquisizione dei crediti formativi universitari, delle valutazioni riportate negli esami di profitto e dello svolgimento di periodi formativi all'estero e della capacità espositiva del candidato durante la seduta di laurea.
La prova finale per il conseguimento della Laurea Magistrale consiste nella redazione e discussione di una
dissertazione scritta (tesi). La tesi di laurea viene assegnata in una delle materie sostenute dal candidato nel Corso di Studio. In particolare, il contenuto della prova finale consiste nella presentazione e discussione di:
a) una tesi intesa come redazione di un elaborato scritto che verta su:
- l'analisi della letteratura con conseguente organizzazione di materiale bibliografico ed empirico relativa ad un tema specifico definito insieme con un docente di riferimento;
- una ricerca svolta su questioni, materie, casi pratici o specifici, attinenti al programma di uno degli insegnamenti attivati nel corso di studio;
- un’analisi di un caso aziendale;
b) un’esperienza di tirocinio formativo; l’elaborato scritto in questo caso, può consistere:
- nella relazione su di una esperienza di tirocinio e/o sui risultati conseguiti;
- nell'approfondimento di problematiche connesse all'area nella quale lo studente ha svolto il tirocinio;
- nella relazione su esperienze di corsi frequentati durante i programmi di permanenza all’estero riconosciuti dal Dipartimento di Scienze dell’Economia
(Programmi Socrates, Erasmus, etc.).
Il candidato è tenuto a concordare per tempo con il relatore l'argomento della prova finale.
Il deposito della richiesta tesi, l'assegnazione della stessa e la verbalizzazione della laurea avverranno in conformità alla delibera del Senato Accademico n. 57 del 20.05.2020 di approvazione del progetto TESI on line.
La discussione della tesi avviene in forma pubblica, davanti alla Commissione di laurea nominata all'uopo, alla quale segue la valutazione da parte della Commissione riunita in camera di consiglio. Successivamente la medesima Commissione ne comunica l'esito al termine della discussione e segue la proclamazione pubblica.

L'accesso alla laurea magistrale è consentito a tutti i laureati triennali in corsi di laurea afferenti alle discipline: economiche (Classi L-18 ed L-33) sociali (Classi L-39 ed L-40), politiche e dei beni culturali (Classi L-1, L-16, L-36), ai laureati in Scienze della comunicazione (Classe L-20), per i quali si procede ad una verifica della personale preparazione.

L’accesso è consentito, inoltre, a coloro che hanno conseguito una laurea triennale
diversa dalle precedenti ai quali è richiesto il possesso di 30 CFU nell'ambito
dei seguenti settori scientifico-disciplinari: economico (dal SECS-P/01 al SECS-P/06; inoltre SECS-P/12, M-GGR/02 ed AGR/01), aziendale (dal SECS-P/07 al SECS-P/11; inoltre SECS-P/13), giuridico (SSD riferiti all’AREA 12 – Scienze giuridiche).
La verifica della personale preparazione avverrà mediante una prova orale che lo studente sosterrà con una commissione composta da 3 docenti all'uopo nominata dalle attuali strutture didattiche competenti.
In esito allo svolgimento della prova, potranno immatricolarsi gli studenti ritenuti idonei dalla commissione.


La verifica della preparazione personale avverrà mediante una prova orale che lo studente sosterrà con una commissione all'uopo nominata dalle strutture didattiche competenti (Direzione del Dipartimento), composta da 3 docenti. Tale verifica dell'adeguatezza della preparazione personale avviene mediante colloquio individuale, volto ad accertare sia la motivazione che il possesso delle conoscenze di base sulle seguenti discipline: i) Principi di Economia Aziendale; ii) Principi di Economia del Turismo; iii) Organizzazione dei poteri pubblici. I contenuti specifici di ciascuna materia sono riportati nel bando di accesso. Il grado di conoscenza richiesto per superare il test di accesso, per ogni materia coinvolta, è pari al livello base, che consente una buona capacità di argomentare in merito ad alcuni concetti basilari della disciplina. In esito allo svolgimento della prova potranno immatricolarsi gli studenti che avranno conseguito un punteggio pari o superiore a 18/30.
La prova, il cui esito rappresenta requisito indispensabile ai fini dell'immatricolazione al Corso di Laurea Magistrale in Gestione delle attività turistiche e culturali è obbligatoria; per cui il mancato superamento della prova di ammissione non permette l'immatricolazione.
La prova sarà preceduta, per ciascun candidato, dalla verifica di sussistenza dei requisiti curriculari da parte del Settore didattica del Dipartimento.
Possono accedere al Corso di Laurea Magistrale in Gestione delle attività turistiche e culturali (LM-49) tutti i laureati triennali in corsi di laurea afferenti alle discipline economiche, sociali, politiche e dei beni culturali, compresi i laureati in Scienze della comunicazione. L'accesso è consentito, inoltre, a coloro che sono in possesso di laurea triennale diversa dalle precedenti ai quali è richiesto il possesso di 30 CFU distribuiti nei seguenti ambiti: economico, economico-aziendale,
giuridico.

Profilo

Professionisti e manager altamente qualificati con competenze nelle diverse aree che riguardano la valorizzazione e gestione del territorio.

Funzioni

I laureati del corso di laurea magistrale in Gestione delle attività turistiche e culturali potranno svolgere attività direzionali e tecnico-professionali nell’ambito sia di imprese private sia di Istituzioni Pubbliche e non profit, con particolari competenze specialistiche nella gestione sostenibile di attività connesse al settore del turismo e dei beni culturali. Le competenze derivano dall’approfondimento di discipline aziendali, giuridiche, storico-economiche ed economico-geografiche, e linguistiche.

Competenze

Competenze manageriali e dirigenziali spendibili nell’ambito di aziende operanti nel settore del turismo e nell’ambito della Pubblica Amministrazione, ovvero spendibili in ambito consulenziale in materia turistica e dei beni culturali, in ottica sostenibile e di valorizzazione del territorio.

Sbocco

Manager, dirigente e consulente di aziende, enti e associazioni operanti nel settore del turismo e della cultura.