ECOREATI E CRIMINALITA' ORGANIZZATA

Insegnamento
ECOREATI E CRIMINALITA' ORGANIZZATA
Insegnamento in inglese
Environmental crimes and organised crime
Settore disciplinare
IUS/17
Corso di studi di riferimento
GIURISPRUDENZA
Tipo corso di studio
Laurea Magistrale a Ciclo Unico
Crediti
8.0
Ripartizione oraria
Ore Attività Frontale: 60.0
Anno accademico
2020/2021
Anno di erogazione
2023/2024
Anno di corso
4
Lingua
ITALIANO
Percorso
AMBIENTE E TERRITORIO

Descrizione dell'insegnamento

Il programma dell'insegnamento è provvisorio e potrebbe subire delle modifiche

Acquisizione delle fondamentali conoscenze concernenti l’ordinamento penale, utili ad approfondire anche in chiave critica e ad apprendere gli elementi in cui si articola la tutela penale dell’ambiente; si suggerisce  vivamente, pertanto, il previo superamento dell’esame di Diritto penale.

Premesso l’inquadramento di questioni e problemi centrali nella tutela delle risorse ecologiche, anche mediante l’analisi di alcuni casi ‘paradigmatici’ di offese all’ambiente, insieme all’approfondimento dell’ingerenza delle organizzazioni criminali in attività di profitto che determinano significative offese per l’ambiente, il corso si propone di approfondire il sistema giuridico accordato alla materia in sede penale.

L’analisi è dedicata principalmente a tre nuclei tematici, riconducibili ad altrettante componenti essenziali del sistema penale di tutela dell’ambiente: i delitti introdotti con la l. n. 68/2015 – con esplicita attenzione rivolta a quelle previsioni normative che stabiliscono una connessione esplicita con le fattispecie intese al contrasto della criminalità organizzata  – ; le contravvenzioni, essenzialmente riconducibili al T.U. Ambiente (d. lgs. 152/2006); le norme dal contenuto riparatorio che accompagnano la previsione di fattispecie incriminatrici.

L’approfondimento della disciplina rappresenta al contempo l’occasione per richiamare, in chiave critica, categorie e temi di teoria generale, che proprio nel settore di ‘parte speciale’ in esame risultano particolarmente rilevanti.

Lo studio analitico delle norme e la tematizzazione di questioni più generali sono accompagnati anche da riferimenti all’inquadramento criminologico dei temi affrontati, oltre che alle prospettive politico-criminali che paiono poter garantire maggiore effettività alla tutela. Simile approccio è avvalorato anche da costanti riferimenti – in chiave comparata – a modelli di tutela innovativi suggeriti da esperienze e ordinamenti giuridici diversi da quello nazionale.  L’approfondimento delle questioni che animano il corso è accompagnato inoltre dall’inquadramento storico che, a partire dal contesto internazionale, ha consentito progressivamente l’emersione dell’ambiente, quale oggetto di interesse per il diritto, senza trascurare gli opportuni riferimenti alle implicazioni della tutela a esso accordata tema sul piano penale dall’ordinamento sovranazionale e internazionale.

Conoscenze e comprensione: Lo scopo del corso è offrire agli studenti un approccio consapevole alle problematiche di fondo dell’ordinamento penale, nel peculiare settore di tutela, corredato dall’apparato teorico di base necessario per l’interpretazione delle singole norme.

Al termine dell’insegnamento, lo studente avrà acquisito le conoscenze necessarie riguardo le categorie e gli istituti propri del sistema penale, oltre quelle utili ad applicare queste ultime alla disciplina in materia ambientale.

Capacità di applicare conoscenze e comprensione: sarà inoltre in grado di comprenderne il funzionamento in action e di applicare criticamente le norme oggetto di analisi a casi concreti.

Autonomia di giudizio: anche mediante la partecipazione attiva e interattiva alle lezioni, lo studente sarà in grado di elaborare criticamente le questioni che la tutela penale dell’ambiente pone e di orientare l’inquadramento delle stesse secondo un corretto approccio metodologico, non insensibile alla prospettazione di soluzioni politico-criminali improntate a un maggiore grado di effettività.

Abilità comunicative: insieme ai contenuti del corso la didattica si propone di stimolare negli studenti l’acquisizione e, auspicabilmente, la padronanza di un registro linguistico avvertito, da intendersi alla stregua di una fondamentale competenza necessaria alla corretta gestione dei temi.

Capacità di apprendimento: il corso ambisce a fornire agli studenti – oltre che dati di conoscenza – perspicue chiavi di lettura per lo svolgimento autonomo di percorsi di approfondimento nell’ambito sia delle questioni particolari poste dal diritto penale dell’ambiente, sia – più in generale – dell’ordinamento penale, delle categorie dogmatiche dello stesso, oltre che dei principi fondamentali che lo regolano.

Lezione frontale in italiano, aperta a momenti di interazione attiva con la classe. Agli studenti frequentanti è riconosciuta la possibilità di svolgere autonomi approfondimenti tematici.

Le lezioni, la cui frequenza è vivamente consigliata, sono ispirate a un approccio interdisciplinare (capace cioè di combinare elementi e conoscenze giuridiche con quelle criminologiche, ma anche sensibile a far dialogare diversi ordinamenti giuridici su questioni condivise) e sensibile alle implicazioni internazionali delle questioni presentate, oltre che a un approccio critico e politico-criminale sulla tenuta di categorie e principi, specie con riguardo all’effettività del sistema di tutela.

Modalità di accertamento dei risultati: esame orale con voto finale.
Descrizione dei metodi di accertamento: l’esame è volto alla verifica della comprensione e della padronanza di principi, categorie, norme e questioni oggetto di approfondimento nell’ambito del corso.

L’esame orale si articola su tre diversi livelli di verifica:

a) comprensione dei principi fondamentali che regolano la materia;

b) conoscenza degli istituti e delle nozioni di diritto positivo;

c) possesso del patrimonio lessicale proprio della disciplina, capacità di argomentare in chiave logico-giuridica e capacità comunicative.

Il voto positivo minimo per il superamento dell’esame (18/30) richiede che lo studente raggiunga la sufficienza almeno per i livelli a) e b) e che non sia gravemente insufficiente rispetto al livello c).
Il voto positivo massimo (30/30 ed eventuale attribuzione della lode) richiede che lo studente riporti un giudizio di eccellenza in relazione a tutti e tre i parametri considerati.

Le valutazioni intermedie tra minimo e massimo sono graduate in base alla valutazione (sufficiente, discreto, buono, ottimo, eccellente) relativa a ciascuno dei parametri considerati.

 

Agli studenti frequentati è consentito di svolgere un approfondimento seminariale su un argomento concordato con il docente, la cui valutazione positiva è tenuta in considerazione ai fini della definizione del voto finale.

Casi e problemi. –  Diritto penale, criminologia e politica criminale. –  Inquadramento delle costanti criminologiche nei due modelli ricorrenti di offese all’ambiente: il ‘disastro’ e l’inquinamento cumulativo – Le ecomafie - Esigenze di prevenzione delle offese all’ambiente ed effettività della tutela. – Storia del diritto dell’ambiente nel contesto internazionale – Riferimenti all’interesse accordato alle offese all’ambiente innanzi alla ICC – Storia del diritto dell’ambiente e della tutela penale accordata all’ambiente in Italia. – L’incidenza del diritto sovranazionale – La riforma operata mediante la l. n. 68/2015. – L’architettura del diritto penale dell’ambiente in Italia. – I delitti di nuova introduzione. –  Analisi delle previsioni normative che stabiliscono una connessione esplicita con le fattispecie intese al contrasto della criminalità organizzata  Questioni critiche in ordine alle categorie della colpevolezza, della causalità, del concorso di persone nel reato. – Le contravvenzioni. – Questioni critiche circa l’effettività della tutela. – Questioni concernenti la tenuta delle categorie della colpevolezza –  Le norme dal contenuto riparatorio. – L’insufficienza di un approccio incentrato sulla riparazione esclusivamente materiale. – Compliance aziendale e responsabilità amministrativa degli enti. – Prospettive politico-criminali.

Per i frequentanti: secondo le indicazioni fornite a lezione.

 

Per i non frequentanti: - C. Ruga Riva, Diritto penale dell’ambiente, Giappichelli, (nella sua edizione più aggiornata);

-G. Rotolo, ‘Riconoscibilità’ del precetto penale e modelli innovativi di tutela. Analisi critica del diritto penale dell’ambiente, Giappichelli, 2018, del quale si richiede lo studio dei capitolo I,III e IV, nonché la lettura dei capitoli II e V;

- ulteriori letture di cui si darà eventualmente avviso nella pagina del docente.

Semestre

Tipo esame
Obbligatorio

Valutazione
Orale - Voto Finale

Orario dell'insegnamento
https://easyroom.unisalento.it/Orario

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