PSICOLOGIA DEL LINGUAGGIO

Insegnamento
PSICOLOGIA DEL LINGUAGGIO
Insegnamento in inglese
Psychology of language
Settore disciplinare
L-LIN/01
Corso di studi di riferimento
TRADUZIONE TECNICO-SCIENTIFICA E INTERPRETARIATO
Tipo corso di studio
Laurea Magistrale
Crediti
9.0
Ripartizione oraria
Ore Attività Frontale: 54.0
Anno accademico
2019/2020
Anno di erogazione
2019/2020
Anno di corso
1
Lingua
ITALIANO
Percorso
PERCORSO UNISALENTO
Docente responsabile dell'erogazione
GRIMALDI Milko Antonino

Descrizione dell'insegnamento

Si richiedono le conoscenze di base nel campo della linguistica acquisite nel percorso di laurea triennale.

Il corso affronterà  le più importanti questioni che animano un campo di studi di frontiera come la neurobiologia del linguaggio. Si cercherà di riflettere in modo critico su come costruire ponti epistemologici fra discipline classiche come la neurobiologia e la linguistica, ovvero su come le teorie linguistiche che fanno predizioni sui processi neurocognitivi implicati nel linguaggio possano essere verificate empiricamente.

Al termine del corso gli studenti avranno acquisito gli strumenti per riflettere criticamente sulle basi neurobiologiche del linguaggio. Avranno acquisito consapevolezza critica dei processi neurali coinvolti nell’apprendimento sia della prima che della seconda lingua. Il dizionario tecnico-scientifico sarà arricchito di un nuovo lessico specialistico che potrà essere utilizzato in modo appropriato in contesti diversi. Saranno in grado di interpretare le questioni generali alla base della moderna ricerca nel campo della neurobiologia del linguaggio. Gli studenti dovranno anche imparare a utilizzare la bibliografia specialistica presente nelle più importanti Riviste peer reviewed del settore e servirsene adeguatamente.

Partendo da questo quadro generale, gli studenti saranno in grado di acquisire le seguenti competenze trasversali:

  1. trasferire le nozioni apprese sia nella professione di interprete e traduttore sia nella didattica della L2 (acquisendo abilità didattiche innovative);
  2. mettere in atto strategie comunicative diversificate in funzione dei contesti d’uso della lingua e delle finalità per cui viene usata;

relazionarsi in modo dinamico con la realtà esterna gestendo i rapporti comunicativi con gli altri in modo funzionale ed efficace, avendo acquisito conoscenze critiche sul funzionamento del linguaggio.

 

2b) Riepilogo delle conoscenze acquisite, secondo i descrittori dello European Master’s in Translation (e i descrittori di Dublino)

 

Nel corso gli studenti sviluppano la capacità di sottoporsi ad una continua autovalutazione, aggiornare e sviluppare competenze e capacità attraverso strategie personali e apprendimento collaborativo (competenze personali e interpersonali, punto 25)

Capacità di apprendimento

Nel corso gli studenti sviluppano la capacità di sottoporsi ad una continua autovalutazione e la capacità di aggiornare e sviluppare competenze e abilità attraverso strategie personali  (competenze personali, punto 26)

Capacità di apprendimento

Permette di sviluppare competenze specifiche in ambito medico (competenze tematiche)

Conoscenza e capacità di comprensione; Capacità di applicare conoscenza  e comprensione

 

– didattica frontale

– lettura e discussione in classe di materiali didattici e scientifici

Prova orale

 

L’esame mira a valutare il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • Conoscenza dei presupposti teorici e delle pratiche metodologiche nella neurobiologia del linguaggio.
  • Capacità di riflettere criticamente sui processi di apprendimento del linguaggio sia nella prima che nella seconda lingua e sulle basi neurobiologiche che li controllano (vedi anche competenze personali EMT, punto 26).
  • Capacità di utilizzo del lessico specialistico (italiano-inglese) acquisito durante il corso (vedi anche competenza traduttiva EMT, punto 8).

17/09/2021, 27/10/2021

 

Gli studenti possono prenotarsi per l’esame finale esclusivamente utilizzando le modalità previste dal sistema VOL

Per ogni altro tipo di comunicazioni si rinviare alla bacheca online del docente.

 

Indirizzo email: mirko.grimaldi@unisalento.it

Questo secolo ha davanti a sé due sfide gigantesche: capire come funzionano l’universo e il cervello. La galassia più vicina a noi, la Via Lattea, contiene circa 100.000 miliardi di stelle. Il cervello umano contiene circa 86.000 miliardi di neuroni. La galassia è grande e distante, il cervello è piccolo e fra le nostre orecchie. Come è possibile che miliardi di neuroni ammassati nel buio di una scatola cranica, oltre a regolare la respirazione, la pressione sanguigna e il battito cardiaco, producano comportamenti intelligenti: coscienza e pensiero, ragionamento, apprendimento e memoria, percezione, linguaggio, insomma tutto ciò che siamo? Il processo di comunicazione fra i neuroni è così sofisticato e veloce (nell’ordine di millisecondi) che comprendere il funzionamento del cervello è forse la sfida più grande. Negli ultimi 15 anni una chiave di lettura ci viene dai classici ritmi oscillatori (delta, theta, alpha, beta e gamma) che avevano travato ampia diffusione solo in ambito clinico e, al contrario dei Potenziali Evento Correlati, erano stati considerati poco informativi rispetto ai processi cognitivi. La progressiva scoperta dell’onnipresenza di questi ritmi in tutte le funzioni cerebrali ha generato una inversione di rotta nel paradigma di indagine delle neuroscienze cognitive. Il corso, dopo aver trattato l’approccio classico allo studio delle basi neurobiologiche del linguaggio, esplorerà questo nuovo filone di ricerca. In particolare, si rifletterà criticamente su come la sincronizzazione e de-sincronizzazione dei ritmi oscillatori possa dare conto della elaborazione e rappresentazione dei diversi livelli del linguaggio (sia nella prima che nella seconda lingua): fonetico-fonologico, lessicale, morfo-sintattico e semantico. Da questa prospettiva, i livelli del linguaggio saranno re-interpretati come ‘stati neurofisiologici’ che vengono convertiti in segnale acustico in produzione e come ‘stati spettro-acustici’ che vengono convertiti in stati neurofisiologici in percezione.

Grimaldi, M., (2019), Il cervello fonologico, Carocci, Roma

Marini, A. (2018), Manuale di neurolinguistica, Nuova Edizione, Carocci, Roma.

Grimaldi, M., (2012), Toward a Neural Theory of Language: Old Issue and New Perspectives, in Journal of Neurolinguistics, 25(5), 304-327.

Grimaldi, M., (2019), From brain noise to syntactic structures: a formal proposal within the oscillatory rhythms perspective, in L. Franco & P. Lorusso, Linguistic Variation: Structure and Interpretation – A Festschrift in Honor of M. Rita Manzini in occasion of her 60th birthday. Mouton de Gruyter, Berlin- New York, 432-454.

Grimaldi, M., (2018), Dialects and Neuroscience: A first Critical Review, in M. Grimaldi, R. Lai, L. Franco, B. Baldi (Eds.), Structuring Variation in Romance Linguistics and Beyond. Studies in Honor of Leonardo M. Savoia, Amsterdam/Philadelphia: Benjamins: 351-364.

Grimaldi, M., (2018), The phonetics-phonology relationship in the neurobiology of language. In Petrosino, R., Cerrone, P. & van der Hulst, H., From sounds to structures: beyond the veil of Maya, Berlin, De Gruyter: 65-103.

Semestre
Secondo Semestre (dal 24/02/2020 al 22/05/2020)

Tipo esame
Non obbligatorio

Valutazione
Orale - Voto Finale

Orario dell'insegnamento
https://easyroom.unisalento.it/Orario

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