Laurea Magistrale a Ciclo Unico in GIURISPRUDENZA

Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Corso di studi in inglese
LAW
Titolo
Laurea Magistrale a Ciclo Unico
Classe MIUR
Classe delle lauree magistrali in giurisprudenza - LMG/01 (DM270)
Durata
5 anni
Crediti
300
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE
Sito web del corso
https://www.unisalento.it/didattica/cosa-studiare/corsi-di-laurea-magistrale-a-ciclo-unico/-/dettaglio/corso/LMG2/giurisprudenza
Lingua
ITALIANO
Sede
Lecce
Anno accademico
2023/2024
Tipo di accesso
Corso ad accesso libero
Profili professionali formati
2.5.2.1.0 - Avvocati
2.5.2.2.1 - Esperti legali in imprese
2.5.2.2.2 - Esperi legali in enti pubblici
2.5.2.3.0 - Notai
2.5.2.4.0 - Magistrati

Descrizione del corso

I laureati magistrali in giurisprudenza sanno comunicare in forma scritta e orale informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti in ambito giuridico. Hanno capacità di ascoltare e dialogare, negoziare, stabilire relazioni fiduciarie, comunicare, lavorare in squadra. Le capacità comunicative descritte vengono elaborate mediante: prove d'esame che presuppongano notevole capacità espositiva e argomentativa; eventuale elaborazione e discussione di tesine scritte; tirocinii formativi; partecipazione ad esercitazioni pratiche, quali simulazione di processi o discussione di casi concreti nel corso delle lezioni; elaborazione e discussione della tesi di laurea. La verifica dell'acquisizione delle abilità comunicative avviene, inoltre, significativamente in sede di svolgimento della prova finale.
Il laureato Magistrale in Giurisprudenza ha maturato capacità di gestione di sé, flessibilità, iniziativa, attitudine alla soluzione di problemi, capacità di valutazione dell'impatto e monitoraggio di attività e documenti, con particolare riguardo ai profili giuridici di un provvedimento o di una decisione.

Grazie alle metodologie apprese, è in grado di orientarsi nel risolvere problemi implicanti conoscenze giuridiche. Le nozioni recepite e le capacità sviluppate, di studio e di analisi, gli consentono sia di saper individuare gli aspetti giuridici rilevanti di un'area o di un tema con il quale non sia in prima battuta familiare, sia di elaborare soluzioni teoricamente sostenibili e applicabili praticamente nel contesto socio-economico di riferimento. Si segnala in particolare la capacità di orientarsi nelle nuove dimensioni europee e internazionali.

L’autonomia di giudizio si acquisisce tramite il combinarsi di: forme di apprendimento più tradizionale (lezioni frontali di carattere istituzionale, e studio sui manuali e sulle fonti indicate nel corso); ricerche specifiche organizzate su temi approfonditi, eventualmente anche in forma di gruppo o collettiva; simulazioni di processi; lezioni impartite con metodo problem based; tirocini formativi; periodi di studio all'estero; elaborazione e discussione della tesi di laurea.
L'autonomia di giudizio acquisita dallo studente sarà verificata nel corso di svolgimento delle diverse prove valutative e sulla base della tesi di laurea.
Punto di partenza per l’analisi relativa alle attività di orientamento in ingresso è dato dalla constatazione dell’efficacia di quelle svolte nell’anno accademico precedente, che hanno condotto alla crescita da 251 (2021-2022) a 265 immatricolati (2022-2023). Ciò ha indotto, come si vedrà dappresso, a riproporre le azioni già messe in campo nell’anno precedente, ma non ha impedito di aggiungerne altre, onde rendere l’azione ancora più capillare.
In dettaglio, nell’a.a. 2022-2023 le iniziative di orientamento in ingresso si sono sviluppate su diverse direttrici.
Innanzi tutto, in continuità con quanto svolto nei due anni accademici precedenti, è stato organizzato un percorso online di incontri di orientamento e PCTO aperto alla partecipazione contestuale delle classi terze, quarte e quinte di complessivi diciannove Istituti scolastici superiori del territorio, denominato “Luoghi e Diritto”, che si è sviluppato come segue. Nei giorni 12 dicembre 2022 e 16 dicembre 2022 si sono svolti due incontri di presentazione dell’offerta formativa di Giurisprudenza. A partire dal mese di gennaio 2023, poi, si sono svolti tre incontri tematici, tutti incanalati nella direttrice del titolo generale dell’iniziativa: “Il diritto e l’habitat naturale” (18 gennaio 2023); “Il diritto nel carcere” (16 febbraio 2023), “Il diritto nello spazio digitale” (23 febbraio 2023). Infine, nei pomeriggi del 21 marzo e del 29 marzo 2023, si sono svolte simulazioni di test di verifica, in esito alle quali 228 studenti hanno conseguito l’esonero anticipato dal test di verifica della preparazione iniziale del Corso di Giurisprudenza dell’Università del Salento (ciascuno per l’anno in cui potrà immatricolarsi). In totale, gli studenti coinvolti nell’iniziativa sono stati 416 (76 di terza superiore, 212 di quarta e 128 di quinta), di cui 315 in modo assiduo (presenza ad almeno quattro incontri).
Parallelamente al percorso suddetto, in attuazione di specifica linea di finanziamento ministeriale gestita dal Centro di Orientamento e Tutorato di Ateneo (CORT), il Dipartimento di Scienze giuridiche ha partecipato all’iniziativa “Orientamento Attivo”, cui hanno aderito le seguenti Scuole: IISS Ferraris De Marco Valzani, Brindisi; Istituto Don Tonino Bello, Copertino; Istituto Giannelli, Parabita; Liceo Galileo Galilei, Nardò; Liceo Scientifico Palmieri, Lecce; Istituto Vallone, Galatina; Istituto Virgilio Redi, Lecce; IISS Vespucci, Gallipoli; Istituto Salvemini, Alessano; ITET 'Grazia Deledda', Lecce; Istituto Battaglini, Taranto; Istituto De Giorgi, Lecce; Liceo Banzi-Bazoli, Lecce. Per il Dipartimento di Scienze giuridiche l’iniziativa è stata coordinata dalle prof.sse Claudia Morini, Entela Cukani, Olga Desiato e dal prof. Alberto Orlando, i quali hanno organizzato incontri in presenza sia in sede che presso le Scuole cui hanno preso parte oltre quindici docenti. Sempre in presenza si è svolto, in data 8 marzo 2023, un incontro presso il Liceo classico Colonna di Galatina, cui hanno preso parte il prof. Stefano Polidori, Presidente del Cds, e le studentesse di Giurisprudenza, alumnae della Scuola visitata, Marika Martina e Caterina Luceri.
Onde cristallizzare su supporto duraturo e facilmente accessibile le informazioni sull’offerta formativa di Giurisprudenza, sono altresì state pubblicate sul sito del Dipartimento di Scienze giuridiche le slides esplicative che il Presidente del Cds ha illustrato agli studenti delle superiori in tutti gli incontri cui ha preso parte (slides reperibili qui https://docs.google.com/presentation/d/19JvbSTHTQ4H4-CHHPIE-11piIZSKLaEy/edit#slide=id.p1).
Come ormai tradizione da qualche anno, sono state riattivate anche nel 2023 le attività di Scuola Civica: il laboratorio di didattica sperimentale sul diritto plurale dell'integrazione finalizzato alla costruzione di percorsi di cittadinanza consapevole rivolti al territorio e alle sue comunità, curato da IntegroLAB, l'Unità di ricerca composta da docenti e collaboratori dei Cdlm in Giurisprudenza, Governance euromediterranea delle politiche migratorie e Diritto e Management dello Sport: https://www.scuolacivica-ilab.it/. Le attività della Scuola civica sono rivolte a diversi attori del territorio, comprese le Scuole Secondarie di Secondo grado della provincia di Lecce.
Infine, può essere ascritto alla voce Orientamento in ingresso l’approvazione, in seno al Gruppo AQ per la didattica (seduta del 3 aprile 2023), di una tabella degli esami riconoscibili a Giurisprudenza per coloro che conseguono la laurea triennale in Diritto e Management dello Sport (altro corso di laurea del Dipartimento attivato nella classe L-14, che al momento rappresenta un unicum nel territorio nazionale); la tabella è stata pubblicata sul sito del Dipartimento di Scienze giuridiche (qui https://www.scienzegiuridiche.unisalento.it/documents/3566737/0/21_04_2023+TABELLA++DMS+GIURISPRUDENZA.pdf/782f02f1-fe03-5903-5d55-54f283ec5d4b), così da consentire a coloro che conseguono la laurea di primo livello di conoscere anticipatamente le condizioni alle quali, se lo desiderano, possono proseguire gli studi nel CdlM a ciclo unico in Giurisprudenza.




Il corso di studio fornisce supporti e attività di orientamento agli studenti iscritti attraverso:
- la Pagina Web del Dipartimento, alla sezione didattica, nella quale sono reperibili le informazioni essenziali relative alle modalità di accesso, ai calendari e al piano di studio del CdS, e in quella relativa agli avvisi, che nel quotidiano ospita le notizie più contingenti (sospensione o rinvio di una lezione, promemoria seduta di laurea, etc.).
- La pagina social www.facebook.com/giurisprudenza.unisalento, utile soprattutto per portare tempestivamente a conoscenza le numerose iniziative seminariali svolte nelle cattedre od organizzate dagli organi del Dipartimento e del CdS.
- I docenti del gruppo AQ per la didattica, attivi nel fornire indicazioni utili a rafforzare le motivazioni nelle scelte e nei vari passaggi del percorso didattico e prevenire l'abbandono degli studi;
- il personale tecnico/amministrativo del Settore Didattica del Dipartimento di Scienze Giuridiche, che offre consulenza agli studenti e supporto ai docenti per le attività relative all'orientamento in itinere (es. reperimento dati statistici, pubblicazione delle iniziative sul sito web, redazione di atti amministrativi etc.);
- gli studenti tutor reclutati dal CORT con apposito bando e assegnati al settore Didattica del Dipartimento;
- i rappresentanti degli studenti, che esercitano la funzione in veste mai oppositiva, ma sempre in stretta cooperazione per il comune obiettivo con il Presidente del corso di laurea e gli organi deputati.
Attraverso le bacheche docenti si forniscono dati su andamento dei corsi ed esami di profitto.
Con riferimento all'obiettivo della riduzione del numero di abbandoni e dell'incremento dei CFU annualmente conseguiti dagli studenti, è stata svolta una preziosa attività di sostegno, rivolta alla individuazione numerica e nominale dei ritardi nell'acquisizione dei CFU relativi al piano di studi, dai meno gravi fino a quelli più importanti, con l'obiettivo di intercettare gli studenti in situazione di sofferenza prima che il ritardo conduca all'abbandono o alla cronicizzazione della situazione di studente non regolare.
Allo scopo di fronteggiare ulteriori cause di ritardo e rallentamento, inoltre, è stato attivato per l’intero anno solare 2022, grazie alla contrattualizzazione di figura specializzata (la psicoterapeuta dr.ssa Sonia Rossetti), uno Sportello di ascolto psicologico gratuito rivolto agli studenti, che hanno la possibilità di ottenere settimanalmente un supporto online con incontri individuali della durata di mezz’ora. Al servizio lo studente si iscrive in forma anonima rispetto ai propri colleghi e al corpo docente e soltanto la terapeuta incaricata del servizio conosce i nominativi dei ragazzi coinvolti. L’instaurazione del servizio è derivata dall’osservazione di numerose situazioni di ritardo o blocco legate non tanto (o non solo) al complicato apprendimento di singole materie, ma alla più generale ed insidiosa difficoltà, in una certa fase della carriera, di riuscire a gestire lo stress del ritardo, semmai accumulato per l’esigenza di conciliare gli impegni di studio con incombenti familiari, lavorativi o di altro tipo. Uno scenario aggravato dalla pandemia e che ha reso certamente utile lo Sportello, decisamente apprezzato dall’utenza studentesca. Per l’anno 2023, riacquisiti i fondi necessari, sono state avviate le procedure per la riattivazione del servizio (prevista entro il mese di giugno) per ulteriori dodici mesi.
Nell'intento di incrementare il numero di CFU annuo conseguito dagli studenti e contribuire al raggiungimento, da parte dell'Ateneo, di parametri migliorativi specificamente dettati (e monitorati) dalla programmazione ministeriale (c.dd. Pro3), sono inoltre annualmente finanziati dall'Università del Salento, e attivati in seno al CdS, contratti di tutorato didattico nelle materie in cui si evidenziano le maggiori difficoltà da parte degli studenti; ciò è avvenuto privilegiando in genere quelle di primo anno (nel 2022 sono stati attivati contratti di tutorato nelle materie istituzioni di Istituzioni di diritto privato 1, Economia politica, Diritto costituzionale, Filosofia del diritto, Storia del diritto medievale e moderno/Storia e istituzioni del diritto romano).
Sempre nell’ottica del medesimo obiettivo legato al miglioramento dei parametri Pro3 e di quelli, sempre legati alle carriere, annualmente monitorati con la SMA, anche su indicazione degli organi apicali di Ateneo, sono stati introdotti (come misura una tantum) un appello supplementare nel mese di novembre 2022, riservato a studenti in debito di esame, uno per fuori corso e altre particolari categorie nel mese di maggio 2023, e una seduta di laurea supplementare nel mese di giugno 2023, conseguente alla reiterazione del c.d. Semestre bonus da parte del Governo. L’appello di aprile, storicamente riservato ai fuori corso, è stato strutturalmente esteso a tutti gli studenti in debito di esami dell’anno accademico precedente.
Particolare attenzione viene poi riposta nella formulazione del calendario degli esami, non soltanto allo scopo di evitare le sovrapposizioni fra esami del medesimo anno di corso, ma anche per favorire un distanziamento effettivo delle date nelle varie sessioni, nel rispetto dei limiti temporali imposti dalle finestre ma, al contempo, cercando di sfruttarle per intero.

Sono a disposizione degli studenti i seguenti tutor:

- D'Alessio Raffaele;
- Morini Claudia;
- Mc Britton Monica;
- Pellerino Giovanni;
- Porcari Francesco;
- Positano Giuseppe;
- Tacelli Maria Luisa;
- Troisi Michele;
- Messinetti Marvin;
- Napolitano Clara;
- Desiato Olga;
- Barone Raffaella;
- Tullio Paolo;
- Cukani Entela.

Completano il quadro gli incontri di orientamento in itinere, fra i quali fanno spicco quelli annualmente organizzati con il supporto dei rappresentanti degli studenti per agevolare una scelta consapevole del percorso da intraprendere al terzo anno (quest’anno il webinar “I tre percorsi di Giurisprudenza: come orientarsi?” del 19 maggio 2023), nonché per fornire agli studenti un supporto informativo ai fini della stesura della tesi di laurea (incontro su “La tesi di laurea: dalla scelta alla stesura” del 5 maggio 2023). A questo scopo, nel sito dipartimentale in questa sezione https://www.scienzegiuridiche.unisalento.it/guida-alla-didattica/laurea, è presente anche una finestra “Regolamenti e linee guida”, dove sono reperibili documenti tutorial utili per la stesura della tesi (slides con suggerimenti utili per l’articolazione del lavoro, linee guida redazionali, etc.).
Il Presidio della Qualità d’Ateneo ha inviato con nota prot. n. 72846 del 13 maggio 2022 la relazione annuale sulla “Rilevazione della soddisfazione degli studenti”, redatta dal Nucleo di Valutazione d’Ateneo per l’anno accademico 2020/2021, con la raccomandazione di discutere degli esiti dell’indagine nei vari Organi di AQ (Commissione Paritetica Docenti studenti, Gruppo AQ, Consigli Didattici, Consigli di Dipartimento), ricordando il termine del 31 luglio per l’invio del feedback al Nucleo di Valutazione di Ateneo e per la compilazione dei Quadri B6 e B7 della Scheda SUA CDS.
I dati sono stati oggetto di approfondita analisi da parte della Commissione Paritetica, che nella riunione del 12 luglio 2022 ha approvato una relazione, e dal Consiglio Didattico nella riunione del 27 giugno 2022.
Il Consiglio didattico ha rilevato quanto segue.
Sia la nota di trasmissione che la relazione sono state caricate nella sezione Files del team ufficiale del Consiglio Didattico con largo anticipo rispetto alla data di svolgimento del Consiglio Didattico, oltre ad essere state trasmesse via e-mail dall’indirizzo istituzionale del Rappresentante per la didattica. Tutti i componenti il Consiglio hanno avuto, pertanto, la possibilità di prenderne adeguatamente visione.

Il Presidente ha rammentato preliminarmente l’utilità, oltre che la necessità, della discussione degli esiti dell’indagine complessiva al fine di individuare azioni positive finalizzate al miglioramento degli indici per i quali gli esiti dell’indagine non sono da considerarsi ottimali.

Dopo un'attenta e dettagliata analisi della relazione, sono emerse le seguenti osservazioni e le possibili iniziative da intraprendere.
I dati a livello di Ateneo, rappresentati per sezioni, evidenziano valori nella media di quelli registrati negli ultimi due anni. In lieve miglioramento risulta la soddisfazione media dei quesiti relativi alle sezioni Docenti (quesiti da 5 a 10) e Interesse (quesiti 11 e 12).
Passando all’analisi dei quesiti a livello di Dipartimento, invece, si prende in considerazione preliminarmente il commento del NV, che si riporta per praticità anche in delibera:
“Per i Corsi di Studio del Dipartimento di Scienze Giuridiche si confermano valutazioni positive con valori quasi in tutti i quesiti compresi tra 80 e 93. L’eccezione è rappresentata dal quesito D1 che è comunque in linea con la media di Ateneo. Il confronto con i punteggi dell’anno precedente registra una soddisfazione lievemente più bassa per il Corso di Laurea magistrale in Governance euro-mediterranea delle politiche migratorie ma, comunque, entro le oscillazioni fisiologiche.”
Passando ai singoli punti e iniziando dalla tabella con i dati relativi alla soddisfazione media degli studenti, si evidenzia quanto segue:
Punto D1 Le conoscenze preliminari possedute sono risultate sufficienti per la comprensione degli argomenti previsti nel programma d'esame? Sia per i frequentanti che per i non frequentanti la media è più bassa rispetto agli altri valori espressi per i quesiti successivi, con una leggera, ulteriore, flessione tra gli studenti non frequentanti.
Punto D2 Il carico di studio dell'insegnamento è adeguato rispetto ai crediti assegnati? I valori sono pressoché identici tra frequentanti e non frequentanti e uguali o superiori all’80%
Punto D3 Il materiale didattico (indicato e disponibile) è adeguato per lo studio della materia? Ancora valori superiori all’80%, con una flessione per gli studenti non frequentanti
Punto D4 Le modalità di esame sono state definite in modo chiaro? I valori sono tutti di buon livello, con una minima flessione per i non frequentanti di Giurisprudenza
Punto D5 Gli orari di svolgimento di lezioni, esercitazioni e altre eventuali attività didattiche sono rispettati? I valori si attestano quasi al 90% di gradimento da parte degli studenti
Punto D6 Il docente stimola/motiva l'interesse verso la disciplina? I valori si attestano quasi al 90% di gradimento da parte degli studenti
Punto D7 Il docente espone gli argomenti in modo chiaro? I valori si attestano quasi al 90% di gradimento da parte degli studenti
Punto D8 Le attività didattiche integrative (esercitazioni, tutorati, laboratori, etc.) se presenti sono utili all'apprendimento della materia? Valori superiori all’80%, con un dato più basso per il Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza
Punto D9 L'insegnamento è stato svolto in maniera coerente con quanto dichiarato sul sito Web del corso di studio I valori si attestano quasi al 90% di gradimento da parte degli studenti
Punto D10 Il docente è reperibile per chiarimenti e spiegazioni? I valori si attestano quasi al 90% di gradimento da parte degli studenti
Punto D11 E' interessato/a agli argomenti trattati nell'insegnamento? Valori superiori all’80%, con un dato più basso per il Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza – non frequentanti
Punto D12 È complessivamente soddisfatto/a di come è stato svolto questo insegnamento? Valori superiori all’80%, leggermente più bassi ancora tra i non frequentanti
In merito alla tabella con le variazioni rispetto allo scorso anno, non appaiono scostamenti degni di nota a livello generale. Una variazione apprezzabile in negativo – 4% la si nota per il CdLM in Governance euro-mediterranea delle politiche migratorie relativamente ai non frequentanti del punto D1 - Le conoscenze preliminari possedute sono risultate sufficienti per la comprensione degli argomenti previsti nel programma d'esame? Ciò dipende dalla composizione eterogenea della popolazione studentesca iscritta al CdLM, in larga parte in possesso di lauree triennali di classi appartenenti al settore umanistico/linguistico/scienze sociali e non in possesso delle necessarie conoscenze di base nel campo del diritto.
Piccoli incrementi per i punti D3, D4, D5, D6, D7, D8, D9, D12, nessuna variazione per i punti D10 e D11.
Il Consiglio Didattico ha quindi delegato la Commissione Paritetica ad un’analisi e commento più approfonditi dei dati.
La Commissione Paritetica, per il CdLM in Giurisprudenza, ha evidenziato la seguente situazione.
I risultati della rilevazione si basano su 3918 questionari compilati dagli studenti, 2518 dei quali risultano frequentanti e 1400 non frequentanti. I commenti si riferiscono ai questionari compilati da tutti gli studenti, indipendentemente dal fatto che abbiano frequentato o meno le lezioni (ad eccezione degli indici dal D5 al D9 riservati agli studenti frequentanti). Per maggiore chiarezza espositiva, le domande dalla D1 alla D12 sono state raggruppate per temi comuni (insegnamento, il tuo giudizio-il docente, interesse, suggerimenti), quantunque tale distinzione non emerga dalla relazione del Nucleo di Valutazione 2020/2021.
INSEGNAMENTO
D1: Le conoscenze preliminari possedute sono risultate sufficienti per la comprensione degli argomenti previsti nel programma?
D2: Il carico di studio dell'insegnamento è adeguato rispetto ai crediti assegnati?
D3: Il materiale didattico (indicato e disponibile) è adeguato per lo studio della materia?
D4: Le modalità di esame sono state definite in modo chiaro?

ANALISI
2020/21 definitivi: I valori relativi agli indici insegnamento per il CdS LMG01 risultano tutti superiori rispetto alla media di Ateneo. La differenza rispetto ai valori medi di Ateneo si attesta su un valore superiore tra 1 e 2 punti per gli indici D1, D3 e D4. Unica eccezione risulta l’indice D2 con un valore superiore di 4 punti rispetto alla media di Ateneo.
Confronto 2020/21 definitivi con 2019/20 definitivi: Per l’indice D1 si segnala una contrazione di 2 punti mentre risultano superiori di 1 punto gli indici D3 e D4 rispetto ai valori medi del precedente anno. L’indice D2 rimane invariato. I dati rimangono complessivamente in linea con quelli rilevati il precedente anno.
IL TUO GIUDIZIO – il docente
D5 Gli orari di svolgimento di lezioni, esercitazioni e altre eventuali attività didattiche sono rispettati?
D6 Il docente stimola/motiva l'interesse verso la disciplina?
D7 Il docente espone gli argomenti in modo chiaro?
D8 Le attività didattiche integrative (esercitazioni, tutorati, laboratori, etc.) sono utili all'apprendimento della materia?
D9 L'insegnamento è stato svolto in maniera coerente con quanto dichiarato sul sito Web del corso di studio?
D10 Il docente è reperibile per chiarimenti e spiegazioni?
ANALISI
• 2020/21 definitivi: rispetto ai valori medi di Ateneo, i valori degli indici D5 e D10 risultano superiori di 1 punto. I valori degli indici D6 e D7 risultano superiori di 3 punti rispetto alla media di Ateneo mentre gli indici D8 e D9 sono superiori di 2 punti.
• Confronto 2020/21 definitivi con 2019/20 definitivi: Rispetto ai dati del precedente anno, si evince un aumento della soddisfazione in quasi tutti gli indici. Si evidenzia, in particolare, un aumento di 3 punti per l’indice D5, di 1 punto per l’indice D7 e di 2 punti per gli indici D8 e D9. Nessuna variazione per gli indici D6 e D10.
INTERESSE
D11 È interessato/a agli argomenti trattati nell’insegnamento?
D12 È complessivamente soddisfatto/a di come e stato svolto questo insegnamento?
ANALISI:
2020/2021 definitivi: L’indice D11 è in linea con la media di Ateneo, mentre l’indice D12 risulta di 3 punti al di sopra della stessa media.
Confronto 2020/21 con 2019/20: L’indice D11 risulta inferiore di 1 punto rispetto ai valori rilevati il precedente anno, mentre l’indice D12 risulta superiore di 1 punto.
SUGGERIMENTI
[SUG_1] Alleggerire il carico didattico complessivo
[SUG_2] Aumentare l'attività di supporto didattico
[SUG_3] Fornire più conoscenze di base
[SUG_4] Eliminare dal programma argomenti già trattati in altri insegnamenti
[SUG_5] Migliorare il coordinamento con altri insegnamenti
[SUG_6] Migliorare la qualità del materiale didattico
[SUG_7] Fornire in anticipo il materiale didattico
[SUG_8] Inserire prove d'esame intermedie
[SUG_9] Attivare insegnamenti serali
Analisi 2020/21 definitivi: Tra i suggerimenti più selezionati dagli studenti risultano: S1 (Alleggerire il carico didattico complessivo) con il 22%; S8 (Inserire prove d’esame intermedie) con il 18%; S3 (Fornire più conoscenze base) e S4 (Eliminare dal programma argomenti già trattati in altri insegnamenti) con il 13%.
Conclusioni: In base al confronto con i dati dello scorso anno i dati per il gruppo “Insegnamento” risultano in linea con quelli dello scorso anno. I dati relativi a “Il tuo giudizio – IL DOCENTE” risultano in crescita. Per quanto concerne il gruppo “Interesse” si registrano un calo dell’indice D11 (È interessato/a agli argomenti trattati dall’insegnante?) e un aumento dell’indice D12 (È complessivamente soddisfatto/a di come è stato svolto questo insegnamento?)



Opinioni degli studenti - A cura del Presidio della Qualità D'Ateneo
ANALISI DATI ALMALAUREA


INTRODUZIONE
I dati riportati sul portale Almalaurea nel 2021 fanno riferimento a 156 studenti laureati in Giurisprudenza, dei quali il 93,6% ha compilato il questionario in oggetto (146 studenti).

1. CARATTERISTICHE ANAGRAFICHE
La maggior parte degli studenti laureati nel 2021 risulta composta da donne (69,9%). L’età media in cui si consegue la Laurea è 26,8 anni. Si precisa che il 38,5% dei laureati si trova nella fascia “27 anni ed oltre”, mentre per le fasce 23-24 anni e 24-25 anni le percentuali risultano intorno al 30%. Risiede nella stessa provincia della sede universitaria la netta maggioranza degli studenti laureati nel 2021 (74,4%). Risulta decisamente inferiore il numero di studenti provenienti da altre province della stessa regione (23,1%) e ancora più basso è il dato relativo agli studenti provenienti da altre regioni (2,6%). Non vi sono studenti laureati nel 2021 provenienti dall’estero.

2. ORIGINE SOCIALE
Un terzo degli studenti ha almeno un genitore laureato (33,6%): un dato, questo, in aumento rispetto a quanto registrato nel precedente anno. La maggior parte degli studenti, quindi, non ha alcun genitore laureato (65,8%). Il titolo di studio che la maggior parte dei genitori dei laureati ha conseguito risulta il Diploma di scuola secondaria di secondo grado (41,8%). La condizione più rara risulta quella, invece, in cui entrambi i genitori possiedono una Laurea (8,9%). Quanto alla classe sociale di provenienza degli studenti laureati nel 2021, analizzando i soli dati aggregati risulta che la maggior parte degli studenti proviene da famiglie facenti parte della classe media impiegatizia (28.8%), seguita, con leggero distacco, dalle famiglie della classe elevata (27,4%), della classe media autonoma (22,6%) e della classe del lavoro esecutivo (20,5%).

3. STUDI SECONDARI DI SECONDO GRADO
La netta maggioranza degli studenti possiede un Diploma liceale (89,1%): i più provengono dal Liceo scientifico (39,7%) e dal Liceo Classico (37,8%) ed infine dal Liceo delle Scienze Umane (7,7%) e Linguistico (3,8%). Nessun iscritto proviene dal Liceo artistico, musicale e coreutico. Gli studenti in possesso di un Diploma di tipo Tecnico risultano in media il 10,3%. Complessivamente il titolo maggiormente conseguito è di natura economica (9,0%). Si nota una esigua percentuale di studenti provenienti da un istituto professionale (0,6%) e nessuno studente in possesso di titoli di studio conseguiti all’estero. Il voto medio del Diploma è 84,4. La maggior parte degli studenti laureati nel 2021 si è diplomata nella stessa provincia degli studi universitari (76,3%). Solo il 21,8% proviene, invece, da una provincia limitrofa. Appena l’1,9% degli studenti proviene da una provincia non limitrofa ma appartenente alla stessa area geografica e non vi sono studenti laureati provenienti dal resto delle aree geografiche considerate dal questionario.

4. RIUSCITA NEGLI STUDI UNIVERSITARI
L’8,2% di studenti laureati nel 2021 ha avuto in precedenza differenti esperienze universitarie: di essi il 2,1% l’ha anche portata a termine. Più della metà degli studenti ha scelto il Corso di Laurea in Giurisprudenza per motivazioni professionalizzanti e culturali, il 21,9% per fattori prevalentemente culturali, il 9,6% né per fattori culturali, né per fattori professionalizzanti, mentre solo il 6,2% ha compiuto tale scelta per motivazioni principalmente professionalizzanti. Quasi la totalità degli studenti si è iscritta in tempi regolari o con un solo anno di ritardo, mentre appena il 5,8% di essi si è iscritto con due o più anni di ritardo. Al termine della carriera universitaria si registra una media di punteggio esami pari a 26,5 mentre il voto di laurea si attesta sul 103,4. In media, il 43,6% degli studenti riesce a laurearsi in corso. Gli studi durano in media 7,0 anni. Da ciò consegue che in media il ritardo alla Laurea sia di 2,0 anni. Rapportando il ritardo alla durata prestabilita del corso, si desume che l’indice di ritardo sia di 0,41 in media.


5. CONDIZIONI DI STUDIO
Dai dati risultanti dai questionari Alma Laurea risulta che il 71,2% degli studenti laureatosi in Giurisprudenza nell’anno 2021 ha alloggiato a meno di un’ora di viaggio dalla sede degli studi. Il 44,5% degli studenti ha frequentato più del 75% degli insegnamenti previsti. Il 24,7% degli studenti ha seguito tra il 50% e il 75% degli insegnamenti previsti. Il 32,2% degli studenti ha usufruito di borsa di studio. Risultano aver svolto periodi di studio all’estero nel corso degli studi universitari il 13,0% degli studenti, tutti con Erasmus o altro programma dell’Unione Europea. Fra questi la quasi totalità risulta aver ottenuto la convalida degli esami sostenuti all’estero, mentre solo il 5,3% ha preparato all’estero una parte significativa della tesi. Solo l’8,2% ha svolto un tirocinio formativo curriculare o lavoro riconosciuto dal corso di laurea. In media gli studenti affermano di aver impiegato 6 mesi per scrivere la tesi.



6. LAVORO DURANTE GLI STUDI UNIVERSITARI
Il 47,9% degli studenti laureati in Giurisprudenza nel corso del 2021 ha avuto un’esperienza di lavoro prima della laurea (principalmente lavoro occasionale, saltuario e stagionale). Solo il 10% degli studenti laureati nel 2021 ha svolto un lavoro coerente con i suoi studi.

7. GIUDIZI SULL’ESPERIENZA UNIVERSITARIA
Il 98% degli studenti laureati nel corso del 2021 si dichiara complessivamente soddisfatto del corso di laurea (tra questi il 56,2% è decisamente soddisfatto). L’89% dei laureati è complessivamente soddisfatto del rapporto con i docenti (sono decisamente soddisfatti il 30,1%). Il 91,7% dei laureati è complessivamente soddisfatto dei rapporti con altri studenti. La quasi totalità degli studenti afferma di aver utilizzato le aule, considerandole complessivamente adeguate. Le postazioni informatiche sono state utilizzate dal 65,1% degli studenti laureati, tuttavia il 51,6% dei fruitori le ritiene inadeguate. Il 91,1% degli studenti ha utilizzato i servizi di biblioteca; di costoro l’88,8% si dichiara complessivamente soddisfatto. Il 64,4% dichiara di aver usato attrezzature per le altre attività didattiche (laboratori, attività pratiche eccetera); di costoro il 77,6% le reputa adeguate. Il 74,7% dei laureati dichiara di aver utilizzato gli spazi dedicati allo studio individuale; di essi il 73,4% li reputa adeguati. Il 56.2% dei laureati dichiara di essere complessivamente soddisfatto dei servizi di orientamento allo studio post-laurea. Il 61% dei laureati dichiara di aver usufruito di iniziative di orientamento al lavoro; di essi il 56,2% risulta non soddisfatto. Il 58,2% dei laureati ha usufruito dei servizi di sostegno alla ricerca del lavoro; di essi 44,7% risulta complessivamente soddisfatto. I laureati che hanno usufruito dell’ufficio job placement risultano essere il 67,8%; di essi 63,6% è complessivamente soddisfatto. La quasi totalità dei laureati ha usufruito dei servizi delle segreterie studenti; di essi il 64,2% è risultato complessivamente soddisfatto. Il 44,5% dei laureati reputa soddisfacente l’organizzazione degli esami (appelli, orari, informazioni, prenotazioni eccetera) per oltre la metà degli stessi; il 39,7% si dichiara sempre o quasi sempre soddisfatto. Il carico di studio degli insegnamenti risulta per l’82,2% dei laureati complessivamente adeguato alla durata del corso di studi. Il 75,3% dei laureati accetterebbe di reiscriversi allo stesso corso presso l’Università del Salento, mentre il 16.4% dei laureati sceglierebbe, per Giurisprudenza, un altro Ateneo.


8. CONOSCENZE LINGUISTICHE E INFORMATICHE
Il 52,1% dei laureati dichiara di avere una conoscenza della lingua inglese di livello “almeno B2”. Nettamente inferiore il numero dei laureati che dichiara lo stesso livello di conoscenza con riferimento ad altre lingue (il 13% francese, 13% spagnola). La maggioranza dei laureati afferma di avere una conoscenza “almeno buona” degli strumenti informatici di livello base (navigazione internet e comunicazione in rete, Word processor, sistemi operativi). Circa la metà dei laureati afferma di avere una conoscenza “almeno buona” dell’utilizzo di fogli elettronici e di strumenti di presentazione. Per l’utilizzo di strumenti informatici avanzati si registrano percentuali nettamente inferiori di studenti che dichiarano di avere una conoscenza “almeno buona” degli stessi (dall’11 al 17%).


9. PROSPETTIVE DI STUDIO
Il 79,5% dei laureati intende proseguire gli studi dopo la laurea; tra questi il 40,4% con un tirocinio o praticantato; il 15,1% si iscriverebbe a un Master universitario; l’8,9% si iscriverebbe ad una Scuola di specializzazione; il 5,5% proseguirebbe con un altro tipo di master o corso di perfezionamento oppure con altre attività di qualificazione professionale.


10. PROSPETTIVE DI LAVORO
Tra gli aspetti ritenuti decisamente rilevanti nella ricerca del lavoro si registrano in particolare: “Un’acquisizione di professionalità “(87%); “Una possibilità di carriera” (81%) e “Stabilità e sicurezza di lavoro” (89,7%); “la possibilità di guadagno” (76,7%); “possibilità di utilizzare al meglio le competenze acquisite” (65,8%); “indipendenza o autonomia” (79,5%). Tra gli aspetti ritenuti decisamente rilevanti nella ricerca del lavoro da una percentuale di laureati uguale o inferiore al 50% si registrano: “luogo di lavoro” (50%), “tempo libero” (42,5%), “flessibilità degli orari di lavoro” (39%), “opportunità di contatti con l’estero” (35,6%). Il 74,7% dei laureati è particolarmente interessato a lavorare nel settore pubblico. La quasi totalità dei laureati desidererebbe un contratto a tempo pieno (89%). Si attestano a una percentuale nettamente inferiore il numero di laureati che sarebbe disponibile a lavorare con contratto Part-Time (26,7%) o in modalità telelavoro (45,2%). La percentuale dei laureati disponibili a lavorare con un contratto a tutele crescenti si attesta all’85,6%. Percentuali nettamente inferiori si registrano per la disponibilità a lavorare con contratti a tempo determinato (26%), stage o apprendistato (rispettivamente 19,2% e 17,8%), somministrazione di lavoro (10,3%). I laureati disposti ad optare per un lavoro autonomo/in conto proprio si attestano al 26,7%.
La maggior parte degli studenti sarebbe disposta a lavorare nella provincia di residenza o nella provincia degli studi (in entrambi i casi oltre il 70%). Il 72,6% lavorerebbe nella regione degli studi. Il 44,5% degli studenti laureati sarebbe disposto a lavorare nell’Italia settentrionale, il 40,4% nell’Italia centrale ed il 52,1% nell’Italia meridionale. Il 44,5% degli studenti lavorerebbe in un altro Stato europeo e il 21,2% in uno Stato extraeuropeo. Poco meno della metà dei laureati è disposta a trasferire la residenza per lavoro.



Opinioni dei laureati
La struttura del Corso di Laurea magistrale in Giurisprudenza consente l'acquisizione di un adeguato bagaglio di conoscenze teoriche e metodologiche, le quali forniscono capacità di apprendimento che si configurano, da un lato, utili a consentire una adeguata autonomia di decisione e, dall'altro lato, necessarie a garantire un grado di indipendenza sufficiente ad intraprendere lo studio di ulteriori approfondimenti teorico-pratici, di carattere sia specialistico che professionale.
Lo studente sarà, pertanto, posto nelle condizioni di intraprendere, con facilità e profitto, successivi percorsi di studio e di specializzazione (quali Scuole di specializzazione, Master di II livello e corsi di perfezionamento o Dottorati di ricerca) come di impegnarsi in attività di aggiornamento della propria formazione professionale, al fine di trovarsi sempre adeguatamente preparati all'inserimento in un mondo del lavoro in continua evoluzione.
L'opportuno peso dato allo studio individuale e le diverse modalità di verifica delle conoscenze impartite nel Corso di Laurea magistrale permettono allo studente di affinare nel tempo i propri strumenti cognitivi, ampliando la propria capacità di apprendimento.
La redazione dell'elaborato finale, dove si richiede che lo studente comprenda nozioni nuove in autonomia, rappresenta lo strumento principale per la verifica dell'acquisizione delle capacità in esame e il trampolino per la futura attività professionale. Ulteriori strumenti sono dati dalla redazione di tesine e lavori seminariali previsti nel quadro di dati insegnamenti attivati nel Corso di Laurea.
Il Corso Magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza è attivo da oltre un lustro nell’adeguamento dei propri contenuti alle mutevoli esigenze del contesto occupazionale. Già in vista dell’offerta erogata alla coorte 2016/2017 vi era stato un primo incisivo intervento strutturale, capace di intercettare le sfide di rinnovamento, imposte (anche) al mondo delle professioni legali dall’incedere della Green Economy e dalla dimensione sovranazionale assunta dai mercati. Di qui l’attivazione, all’epoca, dei tre indirizzi Classico, Ambiente e Territorio (tutt’ora un unicum nel panorama nazionale) ed Europeo e Internazionale, ispirata da intuizioni che hanno trovato significativa conferma nelle successive evoluzioni (basti pensare, a titolo meramente esemplificativo, all’enorme contenzioso sviluppatosi negli ultimi anni attorno alle vicende Ilva, Tap, Xylella, ciclo dei rifiuti, etc.). Le ulteriori trasformazioni portate dalla pandemia Covid-19 hanno imposto di aggiornare nuovamente alcuni aspetti del piano degli studi, ad esempio indirizzando il percorso ambientale verso l’ulteriore frontiera della innovazione digitale. Green e Innovazione, non a caso, sono le travi portanti cui il PNNR chiede di orientare ricerca e formazione in ogni settore, compreso quello giuridico. Di qui il secondo intervento riformatore, destinato a entrare in vigore per la coorte 2022-2023, che, pur collocandosi in continuità con diverse scelte del precedente (articolazione su tre percorsi, marcata attenzione all’internazionalizzazione e alle attività di accompagnamento al lavoro, etc.), apporta significativi ritocchi tanto nella struttura (ad es., le materie processualcivilistiche e processualpenalistiche, fin qui confinate al quinto anno, sono anticipate al quarto, recependo una forte richiesta della componente studentesca), quanto nella impostazione, che di seguito viene sintetizzata. Nei primi due anni è prevista un'offerta omogenea, volta ad impartire a tutti gli studenti una solida formazione iniziale negli ambiti di base (privatistico, costituzionalistico, filosofico-giuridico, storico-giuridico) e caratterizzanti (economico e pubblicistico, penalistico, unionale, amministrativistico e internazionalistico). A partire dal terzo anno si apre allo studente un ventaglio di scelta più ricco, che distribuisce gli insegnamenti fra tre percorsi all'interno dei quali egli può orientare il proprio piano di studi individuale in ragione di interessi culturali e specializzazione professionale attesa. Accanto a insegnamenti fondativi che rimangono per forza di cose omogenei (corsi base di ambito commercialistico, laburistico, il corso di legal english, quelli di diritto processuale etc.), se ne prevedono altri di taglio più specialistico e aderente ai contenuti specifici di ciascun indirizzo. A tale finalità sono dedicate sia le discipline affini e integrative, raggruppate in blocchi di insegnamenti diversi per ogni percorso, sia diversi corsi avanzati delle attività di base e caratterizzanti (es. le materie comparatistiche, o i corsi avanzati degli ambiti civilistico, penalistico e commercialistico), i cui contenuti variano a seconda del percorso in cui sono collocati. Il primo percorso è di taglio Classico, tendenzialmente orientato verso i tradizionali aspetti del sapere giuridico, ma anch'esso ricco di insegnamenti di carattere specialistico, in grado di aprire verso ambiti di conoscenza nuovi richiesti dal mondo delle professioni (es. ADR, Antitrust, Intelligenza artificiale, etc.). Il secondo percorso è denominato Ambiente Territorio Innovazione, ed è finalizzato ad arricchire la formazione del giurista di competenze ormai imprescindibili per operare all’interno delle pubbliche amministrazioni, degli studi legali, degli uffici giudiziari e del mondo produttivo. La formazione in ambito giusambientale (diritto costituzionale dell’ambiente, diritto amministrativo dell’ambiente e dell’alimentazione, diritto penale dell’ambiente e contrasto alle ecomafie, etc.) presenta un solido aggancio con le linee di ricerca di molti docenti sulle implicazioni giuridiche dello sviluppo sostenibile, dell'ambiente e del settore agroalimentare, e crea un ponte verso il dottorato di ricerca di Dipartimento in Law and Sustainabilty. Quella sul terreno dell’innovazione digitale (diritto dei consumatori e del mercato digitale, diritto costituzionale dell’informazione digitale, etc.) viene oggi potenziata, in via complementare, al fine di adeguare i contenuti didattici alle trasformazioni che, specialmente nel lo scenario post-pandemico, segneranno una svolta irreversibile nel mercato dei beni e dei servizi. Competerà in larga misura al professionista legale, difatti, governare questo cambiamento con strumenti, categorie giuridiche e metodologie nuove di gestione dei conflitti. Il terzo percorso è quello Europeo e Internazionale. Esso consente di orientare i contenuti di tutte le materie nella chiave dell'approccio alle fonti sovranazionali e comunitarie (es. diritto costituzionale comparato ed europeo, diritto privato dell’economia e dei mercati, international criminal law., etc.), sfruttando ancora una volta la vocazione internazionale della ricerca svolta da molti docenti afferenti. Parallelamente, viene offerto un ricco paniere di insegnamenti interamente erogati in lingua inglese, i quali però, per esplicita scelta del Cds, non sono confinati esclusivamente al percorso Europeo e Internazionale, ma attraversano trasversalmente i tre indirizzi, consentendo a ogni studente che intenda internazionalizzare il suo piano di studi, indipendentemente dal percorso prescelto, di inserirli nel proprio curriculum. Ulteriore e fondamentale aspetto portante delle innovazioni apportate a beneficio della coorte 2022-2023 è la previsione, negli ultimi due anni di studi, di diverse attività laboratoriali di taglio pratico e utili all'accompagnamento verso il mondo del lavoro. Al quarto anno sono previsti laboratori quali quello di scrittura giuridica, ricerche bibliografiche e uso delle banche dati, esercizi di contabilità e bilancio. Al quinto anno, in aggiunta, lo studente può optare o per il tirocinio all’esterno (cui viene equiparato anche il semestre anticipato di pratica forense, reso possibile da apposita convenzione con l’Ordine degli Avvocati di Lecce), o per lo svolgimento di ulteriori laboratori attivati nelle materie processuali (civile, penale e amministrativo, secondo la scelta operata dallo studente): all’interno di tali laboratori si svolgono processi simulati, in cui gli studenti vengono allenati a redigere atti difensivi, sentenze e altri atti processuali. Proprio il deciso potenziamento delle attività di ordine pratico, messo in atto con la riforma dell’offerta formativa per la coorte 2022-2023, ha lo scopo, fra gli altri, di adeguare l’offerta formativa delle Università alle esigenze del sistema giudiziario, ivi compresa la formazione di laureati che possano inserirsi con basi applicative già solide nei ranghi dell’Ufficio del processo: esigenza, questa, fortemente additata nelle strategie del PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020, unitamente a quella di orientare le competenze del giurista verso i settori del digitale e della tecnologia. A queste istanze, con la descritta ridefinizione del piano degli studi giuridici, il Cds ha inteso rispondere, per la parte di propria competenza, in via immediata ed esaustiva, delineando un pacchetto di skill immediatamente spendibili, dopo la laurea, così negli studi professionali come negli uffici giudiziari.
Il Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza, come attualmente strutturato nei tre percorsi Classico, Ambiente Territorio Innovazione, Europeo e Internazionale, mira a far conseguire allo studente:
a) elementi di approfondimento della cultura giuridica di base nazionale, internazionale ed europea, sia sul piano della conoscenza storica e teorico-filosofica, che delle tecniche e metodologie casistiche, in rapporto a tematiche utili alla comprensione ed alla valutazione di principi o istituti del diritto positivo;
b) conoscenze di carattere economico e finanziario utili nella gestione di procedimenti complessi e nello svolgimento di mansioni anche dirigenziali;
c) produzione e impiego di testi giuridici (normativi e/o negoziali e/o processuali) chiari, pertinenti ed efficaci in rapporto ai contesti di applicazione, che siano ben argomentati, anche con l'uso di strumenti informatici;
d) capacità interpretative, di analisi casistica, di qualificazione giuridica (rapportando fatti a fattispecie), di rappresentazione, valutazione e consapevolezza per affrontare problemi interpretativi ed applicativi del diritto;
e) strumenti di base per la ricerca giuridica e l'aggiornamento delle proprie competenze;
f) competenze linguistiche sino almeno al livello B2, al fine di supportare i processi di internazionalizzazione legati alle professioni legali contemporanee. Tale livello potrà essere conseguito mediante la proficua frequenza dell'insegnamento di Legal English previsto al terzo anno e obbligatorio per tutti gli studenti.
A tal fine il Corso di Laurea Magistrale si struttura su un biennio comune, in cui trovano spazio le discipline di base e caratterizzanti fondative (e tabellari) del percorso accademico di un giurista (insegnamenti base di diritto romano, storia del diritto, diritto privato, filosofia del diritto, diritto costituzionale e pubblico, economia politica, diritto penale, diritto amministrativo, diritto dell'UE, diritto internazionale). A partire dal terzo anno, si apre la possibilità di scelta fra tre diversi percorsi formativi:
1. Classico;
2. Ambiente Territorio Innovazione;
3. Europeo e Internazionale.
Alcuni insegnamenti, conservando il connotato fondativo e ineludibile, a prescindere dalle opzioni del singolo studente, configurano attività comuni e omogenee (es. diritto commerciale, diritto del lavoro, diritto processuale in ambito civile, penale e amministrativo). Comune ai percorsi è anche diritto tributario, mentre altri corsi, specialmente quelli avanzati o le materie affini e integrative, conoscono declinazioni contenutistiche diverse a seconda dell'indirizzo prescelto dal discente. In dettaglio:
Nel Percorso Classico lo studio dei settori tradizionali del diritto positivo e dei profili storici e metodologici (collocati nel primo biennio di studi) si coniuga con insegnamenti di carattere avanzato e specialistico sempre più richiesti dal mondo del lavoro e del terzo settore. Tali insegnamenti appaiono orientati verso l’attualità ed utili a intercettare nuove esigenze emergenti dal contesto occupazionale che si presenta al laureato in Giurisprudenza. Tra essi, è possibile richiamare, a titolo esemplificativo e non esaustivo, Diritto antitrust e del mercato, Diritto del risparmio, Diritto dei contratti pubblici, Diritto delle Alternative Dispute Resolutions, Diritto di famiglia, Corti Europa e diritti, Diritto civile e Diritto penale avanzato.
Il Percorso Ambiente Territorio Innovazione offre competenze oggi ritenute strategiche per agire nelle professioni, nelle pubbliche amministrazioni e nel mondo produttivo. Il Corso di Laurea in Giurisprudenza dell’Università del Salento è stato il primo in Italia con un indirizzo dedicato al tema del diritto ambientale, che ora si arricchisce di un'altra direttrice strategica della modernità, ovverosia la frontiera del digitale. Il tutto si traduce in una serie di insegnamenti innovativi sia nell'ambito Green (quali ad es. Diritto pubblico comparato dell’ambiente; Diritto costituzionale dell’ambiente; Diritto amministrativo dell’ambiente e dell’alimentazione; Denominazioni di origine e Made in Italy; Diritto penale dell'ambiente e contrasto alle ecomafie), sia sul versante innovazione (Informatica giuridica e intelligenza artificiale, Diritto dei consumatori e del mercato digitale, Diritto costituzionale dell'informazione digitale, etc.).
Il Percorso Europeo e Internazionale si incentra su un più intenso approccio alle fonti sovranazionali e comunitarie, grazie alla dimensione internazionale della ricerca di molti afferenti al Dipartimento di Scienze Giuridiche. L’obiettivo è di formare studenti che aspirino a trovare occupazione all'estero (presso imprese o studi operanti a livello internazionale o nelle istituzioni europee e sovranazionali) o intendano inserirsi nelle dinamiche, già da tempo avviate, di internazionalizzazione dei singoli territori, degli studi professionali e delle imprese. Allo studio dei settori tradizionali del diritto positivo e dei profili storici e metodologici (collocati nel primo biennio di studi) fanno seguito, anche in questo percorso, a partire dal terzo anno di corso, una serie di insegnamenti innovativi, non presenti nel panorama universitario italiano (ad es. Diritto internazionale dell’economia; International criminal law; Giustizia penale europea e internazionale; Diritto privato dell'economia e dei mercati; Diritto comparato delle religioni, Diritto internazionale privato, etc.). Il connotato internazionale del Cds è ulteriormente corroborato dalla scelta strategica di attivare una lista di esami trasversali ai tre percorsi, c.d. Lista Internazionalizzazione, la quale colloca, nella classe delle attività affini e integrative, una serie di insegnamenti in lingua inglese (es., tra quelli che annualmente possono essere attivati vi sono: European Constitutional Justice; International and European Human Rights law and practice; International environmental law; Rights of old and new minorities; European administrative law; Economics of innovation; Industrial and intellectual property; History of European Political Institutions; Foundations of Ecology; oltre a Italiano giuridico, che non è erogato in lingua inglese ma è particolarmente strategico sul terreno della attrazione di studenti stranieri).
Sempre trasversale ai percorsi è il rafforzamento delle attività di ordine pratico e dei laboratori. I laboratori opzionali sono: Metodologie e tecniche di scrittura giuridica; Laboratorio di ricerca bibliografica e uso delle banche dati giuridiche; Laboratory of islamic financial contracts; Laboratorio sulla contabilità d'impresa e bilancio; Laboratorio di diritto e processo amministrativo; Laboratorio di diritto processuale civile; Laboratorio di diritto processuale penale; Laboratorio sulla valutazione di impatto ambientale. I Laboratori pratici si coniugano a loro volta con l’offerta, durante il corso di studi, di tirocini formativi presso istituzioni pubbliche, aziende, studi legali.
Per accedere alla prova finale, lo studente deve aver superato gli esami e acquisito il
numero di CFU previsti dall'ordinamento. Lo svolgimento delle prove finali è pubblico. La Laurea Magistrale in Giurisprudenza è conferita a seguito del superamento della prova finale che prevede la discussione di una tesi scritta, redatta dallo studente su tematiche correlate alle conoscenze acquisite durante l'intero percorso formativo, dalla quale emerga capacità di analisi sistematica, critica e argomentativa, sotto la guida di un relatore.
Le modalità, i termini e gli adempimenti amministrativi per l'assegnazione e la consegna delle tesi sono resi noti sul sito web del Dipartimento.
Le Commissioni giudicatrici per la prova finale esprimono la loro votazione in centodecimi e possono concedere, all'unanimità, la lode al candidato che consegue il massimo dei voti. Il voto minimo per il superamento della prova finale è sessantasei
centodecimi.
Il tema è concordato con uno dei docenti del Corso di Studio ed è relativo ad uno dei settori scientifico-disciplinari di base, caratterizzanti, affini-integrativi, o, comunque, coerente con gli obiettivi formativi della laurea secondo la procedura indicata nel Regolamento per l'esame di laurea, come pubblicato sul sito web della Facoltà di Giurisprudenza e qui presente in allegato.
La prova finale si svolge mediante discussione pubblica del lavoro di tesi svolto dal candidato, alla presenza del docente relatore, che gli ha assegnato il lavoro stesso e lo ha seguito nella sua redazione, e di un'apposita Commissione nominata con Decreto del Presidente del CdL.
Alla tesi e alla sua discussione sono attribuiti fino ad un massimo di sei punti. La Commissione attribuisce il suddetto punteggio massimo alle tesi particolarmente meritevoli per le difficoltà dell'argomento trattato, l'originalità dei risultati e le capacità espresse nella sua elaborazione tenendo altresì conto della qualità della discussione. Soltanto in casi eccezionali, qualora la tesi – per la qualità e la misura dell'impegno in essa profuso – dimostri un valore superiore rispetto ai comuni livelli massimi, la Commissione può attribuire un punteggio aggiuntivo, non superiore a due punti. A tal fine, il Relatore formalizza la qualificazione della tesi di ricerca, in luogo della qualificazione come tesi ordinaria, e viene nominato un correlatore che è tenuto a guidare la discussione della tesi, unitamente al relatore.
Entro il limite massimo degli 8 punti complessivi, al punteggio assegnato alla tesi ed alla sua discussione vanno aggiunti: 1,5 punti per la conclusione degli studi in corso; 2,5 punti per la conclusione degli studi in corso, con media uguale o superiore ai 27/30.
La realizzazione di un soggiorno Erasmus presso una sede consorziata con il CdLM in Giurisprudenza dell'Università del Salento, della durata di almeno 5 mesi, o la realizzazione di attività di placement Erasmus, dà diritto al conseguimento:
di 1,5 punti in più sul punteggio complessivo della tesi di laurea, con la conclusione degli studi entro il primo anno fuori corso, se la media è inferiore a 27/30;
di 2,5 punti in più sul punteggio complessivo della tesi di laurea, con la conclusione degli studi entro il primo anno fuori corso, con media uguale o superiore ai 27/30.
I punteggi di cui sopra saranno attribuiti entro il limite massimo degli 8 punti complessivi: la considerazione delle attività Erasmus a fini di attribuzione dei predetti punteggi in seduta di laurea è alternativa all'attribuzione degli altri punteggi aggiuntivi.
Nel computo della media, ai fini della determinazione del punteggio di laurea, non si tiene conto dell'esame in cui si è conseguita la più bassa valutazione. Nell'ipotesi in cui la valutazione più bassa sia stata conseguita in due o più esami, si sceglie di escludere dal computo del punteggio finale l'esame con maggiori CFU.
Nel caso che il punteggio finale, risultante dall'applicazione dei criteri suindicati sia pari a 109 su 110, la Commissione valuta se giungere al voto finale di 110 su 110, tenendo conto, a questo fine, delle votazioni massime e minime e delle lodi conseguite negli insegnamenti non a scelta. Sulla base della prova conclusiva e del curriculum, la Commissione decide, all'unanimità, in merito all'attribuzione della lode al candidato che ottiene il punteggio massimo.
La procedura per l'assegnazione della tesi, la domanda di conseguimento titolo e l'approvazione finale dell'elaborato è stata recentemente dematerializzata dall'Ateneo, ed ora si svolge interamente mediante il procedimento c.d. Tesi On Line (TOL) sul portale www.studenti.unisalento.it.
Il CDL si è dotato di un apposito Regolamento per le tesi di laurea rilevabile dal quadro precedente, cui si rinvia per ogni ulteriore informazione.
Per essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.
E' altresì richiesta una buona cultura generale, particolarmente nell'ambito storico-istituzionale e della storia del pensiero, affiancata dalla marcata attitudine al ragionamento astratto e sequenziale e da una sviluppata capacità di lavoro sui testi scritti complessi, nonché da elementi di conoscenza delle lingue straniere.
Gli immatricolandi dovranno svolgere un test di valutazione, il cui esito non è vincolante ai fini dell'iscrizione, finalizzato a fornire indicazioni generali sulle attitudini dello studente a intraprendere gli studi prescelti e sullo stato delle conoscenze di base richieste. Il mancato superamento del test comporta l'attribuzione di un debito formativo stabilito annualmente e colmabile attraverso la frequenza di un corso dedicato, vale a dire attraverso un piccolo obbligo formativo aggiuntivo.
Le immatricolazioni al CdS sono aperte, ma prevedono un test obbligatorio di valutazione della preparazione iniziale, volto all'attribuzione di eventuali obblighi formativi aggiuntivi, da recuperare entro il primo anno di corso.
In particolare, per le immatricolazioni del prossimo a.a. 2023/2024, ai fini della verifica della preparazione iniziale occorre sostenere una prova di ingresso a carattere non selettivo che si svolgerà esclusivamente online su piattaforma Moodle (elearning.unisalento.it). Tale prova tende a verificare il possesso di un adeguato livello di preparazione di base in relazione agli obiettivi formativi qualificanti il Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza.
La prova di accesso consiste nella somministrazione di un test a risposta multipla, che richiede la conoscenza di: Evoluzione storica degli istituti; Linguaggio tecnico-giuridico; Categorie giuridiche anche nel loro divenire storico. La prova tende altresì alla valutazione della preparazione minima indispensabile per l'approccio ai settori basilari degli studi giuridici, la sottoposizione di testi giuridici e la verifica della loro comprensione attraverso appositi quesiti.
La prova consisterà in un test composto da 25 domande a risposta chiusa (con l'opzione di n. 4 risposte di cui una esatta)
Per ogni risposta esatta sarà attribuito + 1 punto
Per ogni risposta errata, non data o nulla, sarà attribuito 0 (Nessun punteggio).
Per superare il test, senza attribuzione di obblighi formativi aggiuntivi (OFA), bisogna conseguire almeno 15 punti.
Il mancato superamento della prova non preclude l'iscrizione, la quale, tuttavia, in tal caso avverrà con un obbligo formativo aggiuntivo da colmare entro il primo anno di corso mediante:
- la frequenza di un seminario on-line (SSD IUS/08) che verrà reso disponibile su apposita piattaforma già tre giorni dopo il mancato superamento della prova di accesso, con relativo test che potrà essere ripetuto indefinitamente fino al suo superamento;
- la frequenza di un seminario in 'Profili di storia e teoria del diritto' nel SSD IUS/18, per coloro che non dovessero riuscire a superare la prova su Moodle.
Per le informazioni di dettaglio si rinvia al sito http://www.giurisprudenza.unisalento.it/639.
Le immatricolazioni vengono effettuate, esclusivamente, con procedura on-line alla quale si potrà accedere attraverso il sito web istituzionale di Ateneo. Sul medesimo sito, nonché sul portale del Dipartimento ove verrà pubblicato il Bando per le immatricolazioni, gli studenti interessati potranno acquisire tutte le informazioni necessarie, oltre che attraverso gli sportelli della Segreteria Studenti del CdLM e dei Centri Accoglienza Studenti organizzati dall'Ateneo.

Profilo

Professioni Legali

Funzioni

Le figure professionali di avvocato, magistrato, notaio svolgeranno funzioni caratterizzate da elevata responsabilità e piena autonomia, nei vari campi di attività professionale, assicurando la conoscenza approfondita di settori fondamentali dell'ordinamento nelle sue principali articolazioni ed interrelazioni grazie all'acquisizione di strumenti culturali e tecnici propri ed adeguati alla speciale professionalità del giurista.

Competenze

Capacità di analisi, di valutazione e di decisione del giurista anche al di fuori delle conoscenze contenutistiche settoriali; capacità di impostare, in forma scritta e orale, argomentazioni adeguate alla corretta impostazione di questioni giuridiche generali e speciali, di casi e di fattispecie, con consapevolezza critica non solo dei profili tecnico-giuridici ma anche di quelli culturali e pratici, con riguardo ai valori fondamentali dell’ordinamento e ai valori sociali; livelli di conoscenza adeguati ad una formazione giuridica superiore quale premessa indispensabile all’avvio alle professioni legali ed agli uffici della Magistratura. Alle conoscenze di ordine teorico si associano spiccate competenze di ordine pratico, allenate mediante il potenziamento delle attività laboratoriali (simulazioni processuali, redazione simulata di atti e pareri, etc.). Sul piano contenutistico, ferma l'omogeneità della preparazione nelle principali materie di base e caratterizzanti, la scelta dell'indirizzo potrà dotare lo studente di conoscenze più specialistiche negli ambiti tematici approfonditi, rispettivamente, nel percorso Classico, nel percorso Ambiente Territorio Innovazione, nel percorso europeo e Internazionale.

Sbocco

I dottori magistrali in Giurisprudenza, previo accesso alla Scuola di Specializzazione per le professioni legali e attraverso lo svolgimento dei tirocini richiesti per le diverse professioni, avranno titolo legale di accesso all’esame di stato per l’abilitazione alla professione di avvocato, al concorso notarile e al concorso ai ruoli dell’ordinamento giudiziario.

Profilo

Dirigenza

Funzioni

Il profilo del dirigente, che attiene gli ambiti di governo in posizione apicale, della pubblica amministrazione (Stato, enti pubblici non economici, enti locali) e analoghe funzioni organizzative e gestionali di vertice di partiti e sindacati, e comunque di istituzione e tutela di interessi economici e sociali, è peculiarmente connotato da una specifica attitudine e responsabilità decisionale, supportata da approfondita conoscenza delle regole ordinamentali e delle tecniche proprie del giurista.

Competenze

Capacità di lettura e interpretazione delle regole, anche in una dimensione multilivello; capacità di corretta e competente diagnosi delle problematiche ai fini della decisione congrua; opportuna utilizzazione delle risorse tecniche giuridiche, con un adeguato sostegno di competenze economiche, culturali e sociali. In seguito alla riqualificazione delle competenze operata con i tre percorsi, il futuro dirigente, chiamato a operare in un contesto occupazionale profondamene cambiato rispetto al passato, si può giovare di una formazione specialistica orientata, in base all'indirizzo prescelto, verso i settori del green e dell'innovazione, ovvero più marcatamente internazionale.

Sbocco

I dottori magistrali in Giurisprudenza, avvalendosi anche di specifici tirocini formativi e master finalizzati alla più avanzata qualificazione per le specifiche professionalità, avranno una fisiologica titolarità per i concorsi d'ingresso alle posizioni apicali in tutte le P.A. e le organizzazioni politiche e sindacali.

Profilo

Pubblica amministrazione e impiego privato

Funzioni

Il laureato in Giurisprudenza ha storicamente costituito una tessera ineludibile del mosaico della organizzazione pubblica, dando un contributo di non minor rilievo nella gestione e nel controllo nell'ambito imprenditoriale privato. Conoscenze specifiche del diritto costituiscono un requisito indispensabile per la correttezza dei procedimenti e l'impostazione di congrui provvedimenti.

Competenze

Attitudine a mettere in campo tutte le competenze acquisite per gestire le insorgenze, ponendo in essere procedure sostanzialmente e ritualmente corrette. Particolari attitudini, anche culturali ad ampio raggio, vengono poste in campo nello svolgere attività di controllo documentale e soggettivo, gerarchico o funzionale. In ogni caso, si palesano peculiari le competenze congrue a porre in forma scritta gli atti che testimoniano il procedere nel pubblico come nel privato. I profili di deontologia e di etica costituiscono, in ogni caso, connotati nell'espletamento delle funzioni. La specializzazione del sapere giuridico conseguibile con la scelta del percorso consente di inserirsi nei contesti lavorativi pubblici e privati con un bagaglio di conoscenze che lo studente può qualificare, con le sue opzioni, anche verso i settori dell'ambiente e dell'innovazione, ovvero verso una formazione di taglio più internazionale.

Sbocco

Ampio è lo spettro degli sbocchi coperto dai laureati in giurisprudenza: il pubblico impiego, in tutti i suoi segmenti, offre uno dei più rilevanti obiettivi occupazionali, per una consolidata competenza nelle conoscenze giuridiche e una consapevole responsabilità; nelle imprese private diffusa è la indispensabile presenza di competenti legali, forti del sapere tecnico e di un'adeguata valutazione delle implicazioni che dai provvedimenti possono scaturire.

Piano di studi

AMBIENTE E TERRITORIO

CLASSICO

DIRITTO COMMERCIALE (IUS/04)

10 crediti - Obbligatorio

DIRITTO DEI CONTRATTI PUBBLICI (IUS/10)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO DEL LAVORO (IUS/07)

12 crediti - Obbligatorio

DIRITTO PUBBLICO COMPARATO (IUS/21)

10 crediti - Obbligatorio

DIRITTO ROMANO AVANZATO (IUS/18)

8 crediti - Non obbligatorio

INFORMATICA GIURIDICA (IUS/20)

8 crediti - Non obbligatorio

LEGAL ENGLISH (L-LIN/12)

6 crediti - Non obbligatorio

STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE (SPS/03)

8 crediti - Non obbligatorio

CORTI, EUROPA E DIRITTI (IUS/08)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO AMMINISTRATIVO EUROPEO (IUS/10)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO ANTITRUST E DEL MERCATO (IUS/04)

8 crediti - Obbligatorio

DIRITTO CIVILE (IUS/01)

8 crediti - Obbligatorio

DIRITTO DELLE A.D.R. (IUS/15)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO DELL'ESECUZIONE PENALE (IUS/16)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO DI FAMIGLIA (IUS/01)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO PENALE AVANZATO (IUS/17)

8 crediti - Obbligatorio

EUROPEO E INTERNAZIONALE

DIRITTO COMMERCIALE (IUS/04)

10 crediti - Obbligatorio

DIRITTO DEL LAVORO (IUS/07)

12 crediti - Obbligatorio

DIRITTO INTERNAZIONALE DELL'ECONOMIA (IUS/13)

8 crediti - Non obbligatorio

EUROPEAN CONSTITUTIONAL JUSTICE (IUS/21)

8 crediti - Non obbligatorio

FILOSOFIA GIURIDICA E SOCIALE (IUS/20)

8 crediti - Non obbligatorio

LEGAL ENGLISH (L-LIN/12)

6 crediti - Non obbligatorio

SOCIOLOGIA DEL DIRITTO (IUS/20)

8 crediti - Non obbligatorio

STORIA DEL DIRITTO INTERNAZIONALE (IUS/19)

8 crediti - Non obbligatorio