Ha superato le tremila visualizzazioni (e continuano a crescere) la pagina “Bacheca Confindustria Lecce” (www.unisalento.it/bacheca-confindustria-lecce), il nuovo strumento telematico che l’Università del Salento ha messo a punto assieme all’Associazione degli Industriali della Provincia di Lecce per potenziare le attività di job placement per laureandi e laureati dell’Ateneo facilitando l’incontro tra domanda e offerta di lavoro a livello territoriale, proprio all’interno delle aziende aderenti a Confindustria Lecce.
«Uno strumento di uso agevole, che ha il pregio di semplificare al massimo il contatto diretto tra studenti e imprese del territorio», commenta il Rettore Vincenzo Zara, «e che si aggiunge ad altre misure e iniziative da tempo promosse dal nostro Ateneo nell’ottica di offrire a studenti, laureandi e laureati opportunità di primo inserimento lavorativo. Tra queste, l’adesione di UniSalento al consorzio Almalaurea e le varie edizioni della “Settimana del lavoro”».
Sono più di 930mila ogni anno i curriculum scaricati dalle aziende che utilizzano la piattaforma Placement di Almalaurea: tra questi, anche quelli dei laureati UniSalento, che possono così venire in contatto sia con aziende del territorio che con imprese di altre zone d’Italia. I dati 2018 sono riportati nella grafica allegata.
L’ottava edizione della “Settimana del Lavoro”, che ha visto la stessa Confindustria Lecce come partner per la selezione delle aziende ospiti, si è chiusa giovedì scorso con un bilancio di oltre 350 colloqui tra studenti e laureati UniSalento e più di 30 aziende di piccole, medie e grandi dimensioni dei settori manifatturiero e TAC. Circa 200, inoltre, gli studenti delle scuole superiori presenti, che hanno partecipato all’iniziativa sia nell’ottica di orientamento alle scelte di studio universitario che per contatti con le stesse aziende che, in alcuni casi, hanno manifestato interesse anche per profili di diplomati. La nona edizione è in programma per il prossimo novembre.
«Tutte iniziative che ci consentono anche di monitorare la spendibilità dei titoli di studio», conclude il Rettore Zara, «e parallelamente di stimolare le aziende a ricorrere alle giovani energie e competenze dei nostri studenti. Ci auguriamo di poter implementare sempre di più questi strumenti per il placement, anche con il contributo del tessuto imprenditoriale».