“Le nuove frontiere nella ricerca spaziale e il loro impatto sulla conoscenza e la vita quotidiana” sono al centro dell’incontro “Abbiamo bisogno di spazio”, in programma all’Università del Salento venerdì 31 maggio 2019, alle ore 17 nella sala conferenze del Rettorato (piazza Tancredi 7, Lecce). Organizzato in collaborazione con il Distretto Lions 108Ab – Puglia e con il patrocinio di Città di Lecce, Provincia di Lecce e Regione Puglia, l’incontro vedrà relazioni scientifiche di Giulio Avanzini, ordinario di Meccanica del Volo a UniSalento, su “Lo spazio della meraviglia”; Piero Messidoro, collaboratore del Politecnico di Torino per i programmi di formazione post-laurea di Ingegneria Astronautica e Spaziale, su “Lo spazio della conoscenza”; Achille Nucita, ricercatore di Astrofisica e Astronomia a UniSalento, su “Lo spazio lontano. Materia oscura ed energia oscura”; e di Ettore Perozzi dell’Agenzia Spaziale Italiana su “Lo spazio vicino. Near-Earth Objects e debris. Dobbiamo preoccuparci?”. “Lo spazio strategico dell’aeronautica militare italiana” sarà il tema che tratteranno invece il Comandante del 61mo Stormo - Galatina Alberto Surace e Aniello Violetti, pilota collaudatore sperimentatore dell’Aeronautica Militare. L’introduzione ai lavori sarà a cura di Alba Iacomella, Lions Officer Distrettuale Service “Arte e Cultura”, mentre le conclusioni saranno affidate a Pasquale Di Ciommo, Governatore Lions Distretto 108 Ab – Puglia.
«Con l’approssimarsi del 50mo anniversario dello sbarco dell’Uomo sulla Luna, l’emozione e l’interesse suscitati dalle attività umane nello spazio rimangono altissimi», sottolinea il professor Avanzini, tra gli organizzatori dell’incontro, «L’osservazione degli esopianeti, l’esplorazione del Sistema Solare, il passaggio di un asteroide, l’accesso a quell’eccezionale e unico laboratorio rappresentato dalla Stazione Spaziale Internazionale portano spesso a notizie lanciate in apertura dei telegiornali e sulle prime pagine dei quotidiani. Tuttavia, per chi vive nella sua quotidianità lavorativa la scienza e le tecnologie spaziali, appare evidente come il grande pubblico percepisca in minima parte la portata di queste conquiste e queste innovazioni tanto sul nostro sapere quanto sulla nostra vita quotidiana. Lo scopo del convegno è rinnovare la meraviglia per lo Spazio, come difficile eppure imprescindibile terreno di conoscenza, disvelando al tempo stesso l’enorme potenziale di risorse e conoscenze che ancora dobbiamo conquistare».