L’Università del Salento fornisce chiarimenti in merito a quanto accaduto in occasione delle operazioni di voto per le elezioni CUN nella giornata del 13 marzo scorso. A causa di un malfunzionamento degli apparati forniti dal CINECA le operazioni di voto sono state interrotte alle ore 13,30 del 13 marzo. La riapertura del seggio è potuta avvenire solo nel pomeriggio del 14 marzo nonostante l’immediata segnalazione da parte dell’Ateneo al CINECA e al MIUR.
Su sollecitazione dell’Ateneo salentino il CINECA ha provveduto a inviare nelle prime ore del pomeriggio del 13 marzo, con urgenza, un nuovo apparato che è giunto a Lecce alle ore 13:06 del 14 marzo e che ha consentito subito dopo (ore 13:21) la riattivazione del sistema di voto. Nel corso delle prime ore lavorative del 14 marzo, verificato che il corriere incaricato dal CINECA avrebbe consegnato il plico in tempi incompatibili con l’ordinario svolgimento delle operazioni elettorali, è stata inoltrata al MIUR nota rettorale con richiesta urgente di proroga per la conclusione delle operazioni di voto. In seguito ad alcuni accertamenti e approfondimenti in merito a quanto accaduto, il MIUR ha concesso la proroga delle operazioni elettorali che sono state prontamente rispristinate con un decreto rettorale e che si concluderanno nella giornata di oggi 15 marzo alle ore 14.
«Nella giornata di ieri vi è stata un’interlocuzione telefonica costante tra me e il Direttore Generale del MIUR, dottoressa Maria Letizia Melina» dichiara il Magnifico Rettore dell’Università del Salento, Vincenzo Zara – «che ringraziamo per la preziosa e immediata disponibilità manifestata, e che ha interloquito direttamente con la commissione elettorale centrale insediata a Roma, con il capo di gabinetto del Ministro, dottor Giuseppe Chiné, e quindi con il Ministro al fine di ottenere l’Ordinanza Ministeriale di proroga nel giro di poche ore. La forte sinergia tra la nostra Università e la Direzione Generale del MIUR ha anche consentito di limitare i disagi sia a livello locale sia a livello nazionale, recuperando interamente le ore destinate alle operazioni di voto presso la nostra sede».
Con ulteriore nota rettorale del 14 marzo sono stati inoltre chiesti chiarimenti al Ministero sulla incresciosa situazione riguardante i collaboratori ed esperti linguistici che a ragione si sono lamentati per non aver potuto esercitare il diritto di voto sia nel nostro che in altri Atenei.