È stata pubblicata oggi, 3 luglio 2018, la classifica delle Università italiane (edizione 2018/2019) elaborata dal Censis, un supporto all’orientamento per migliaia di studenti pronti a intraprendere la carriera universitaria. Si tratta di un’articolata analisi del sistema universitario italiano attraverso la valutazione degli atenei (statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensione) relativamente alle strutture disponibili, ai servizi erogati, al livello di internazionalizzazione e alla capacità di comunicazione 2.0. A questa classifica si aggiunge il ranking dei raggruppamenti di classi di laurea triennali, dei corsi a ciclo unico e, per la prima volta quest’anno, delle lauree magistrali biennali rispetto alle dimensioni della progressione di carriera e del grado di internazionalizzazione. Tutti i dati in dettaglio sono disponibili al link: http://www.censis.it/17?shadow_pubblicazione=120579
L’Università del Salento, inserita nella graduatoria degli atenei statali di media grandezza (18, rispetto ai 17 dell’anno scorso), sale in sesta posizione con un punteggio generale di 88.2, guadagnando ben tre posizioni rispetto alla scorsa classifica in cui era al nono posto con un punteggio di 86.0.
Tra gli atenei di media grandezza, l’Università del Salento migliora complessivamente in ciascuna delle cinque voci considerate dal Censis:
- Borse: risulta stabile in 4° posizione, pur con una diminuzione del punteggio da 94 a 91;
- Servizi: mantiene la 3° posizione, conservando il punteggio di 95;
- Strutture: sale dalla 7° alla 5° posizione, confermando il punteggio di 90;
- Internazionalizzazione: si colloca in 16° posizione con un punteggio che sale da 76 a 77;
- Comunicazione e servizi digitali: sale dalla 15° alla 10° posizione, con un notevole miglioramento del punteggio (da 76 a 88).
«È una bella soddisfazione aver guadagnato tre posizioni in una classifica autorevole come quella del Censis – commenta il Rettore dell’Università del Salento, Vincenzo Zara, - ci ripaga di tutti gli sforzi compiuti sempre dalla parte degli studenti. La voce, infatti, che ha ottenuto un bell’incremento è quella della ‘comunicazione e servizi digitali’ seguita dalle ‘strutture’, e su i ‘servizi’ confermiamo il punteggio più alto in assoluto, a conferma che abbiamo imboccato la giusta direzione per rendere l’esperienza universitaria più agile e flessibile rispetto al passato.
Un risultato che è stato possibile raggiungere grazie alla collaborazione di tutti, docenti e personale tecnico-amministrativo. Sappiamo che c’è ancora molto lavoro da fare, ma crediamo che vi siano tutti i presupposti per un ulteriore margine di miglioramento».