SEMIOTICA
- Insegnamento
- SEMIOTICA
- Insegnamento in inglese
- SEMIOTICS
- Settore disciplinare
- M-FIL/05
- Corso di studi di riferimento
- SCIENZE FILOSOFICHE
- Tipo corso di studio
- Laurea Magistrale
- Crediti
- 12.0
- Ripartizione oraria
- Ore Attività Frontale: 60.0
- Anno accademico
- 2024/2025
- Anno di erogazione
- 2024/2025
- Anno di corso
- 1
- Lingua
- ITALIANO
- Percorso
- CLASSICO
- Docente responsabile dell'erogazione
- PONZIO Luciano
Descrizione dell'insegnamento
Il corso è aperto a tutti gli studenti interessati.
Titolo del corso: Semiotica e filosofia del linguaggio
Il rapporto tra semiotica e filosofia, ivi compresa la filosofia del linguaggio, inteso non limitatamente al verbale, trova la sua realizzazione nell’architettonica estetica bachtiniana, nei concetti di raffigurazione, comprensione rispondente, responsabilità. L’interesse di Michail Bachtin per le dinamiche culturali, in particolare quelle concernenti il rapporto indissolubile tra arte e vita, trovano punti di incontro con la semiotica interpretativa di Charles Sanders Peirce, per ciò che concerne il rapporto segno-interpretante e la comprensione rispondente nonché la valenza iconica come parte più creativa del segno, basata sulla logica abduttiva. Come pure Valentin N. Vološinov anticipò nella filosofia del linguaggio, l’importante rapporto tra segno e ideologia, tema ripreso e approfondito successivamente da Ferruccio Rossi-Landi.
Bachtin riprende il concetto di filosofia della vita, e deve alle ricerche geofisiche, neurofisiologiche, biologiche, la concezione del rapporto corpo-mondo, come pure quella della relazione dialogica secondo la quale la risposta dell’organismo è considerato inseparabile dal mondo che lo circonda. In Bachtin, fondamentali sono i concetti di dialogicità e intercorporeità; e ciò significa riconoscere l’interconnessione bio-semiotica dei corpi viventi nelle loro funzioni e la loro impossibilità di sottrarsi al dialogo, essendo esso per loro vitale. Gli studi scientifici e le indagini in ambito biologico — i riferimenti risalgono a Vernadskij e al suo concetto di “biosfera”, poi riformulato da M. Jurij Lotman in quello di “semiosfera” o a Uchtomskij e al concetto di “cronotopo” tradotto da Bachtin in ambito culturale ed anche, specificatamente, letterario – vengono orientati nella prospettiva della semiotica. Sarà Thomas Sebeok, sulla stessa linea di Giorgio Prodi, ad assumere a modello ideale della sua “semiotica globale” proprio il linguaggio della biologia, specificamente della biosemiotica, a cominciare dal concetto di comunicazione intesa in termini di semiosi e considerata come condizione della vita: della vita nella sua totalità, incompibile e dialogica, concepita non come somma degli organismi viventi, ma come un insieme unitario. Ne consegue il riconoscimento dell’interdipendenza tra tutti gli esseri viventi, senza la quale la vita sul pianeta non sarebbe possibile.
Il corso offre gli elementi di una semiotica generale caratterizzata dal suo legame indissolubile con la filosofia, non solo per il ruolo di primo piano che in esse detiene l’interpretazione ma volendo anche riconoscere che allo studio del significato (di ciò che diciamo) si deve considerare anche la componente del senso, risultato della condizione biologica di una impossibile condizione di sottrarsi al mondo, al dialogo. In una espressione di Bachtin: vivere significa partecipare a un dialogo.
- - Conoscenze e comprensione
Gli studenti potranno acquisire gli strumenti necessari alla padronanza critica in ambito accademico e professionale ed anche nella quotidianità della comunicazione sociale, incrementando la capacità specie-specifica della semiosi umana, dell’“antroposemiosi”, caratterizzabile come “metasemiosi”, vale a dire come capacità non solo di impiegare segni per comunicare e rispondere – e dunque per un loro uso strumentale immediato – ma anche di usare i segni per riflettere sui segni, e quindi come possibilità di scelta, di deliberazione, di messa in discussione, di comprensione rispondente, di dialogo, di presa di coscienza, in una parola: di responsabilità.
Inoltre gli studenti potranno conseguire le basi semiotiche per l’analisi e l’interpretazione dei testi nelle loro differenti strutture e forme, nei loro diversi generi di discorso, nella loro espressione sia verbale sia non verbale, sia nell’ambito della quotidianità e sia nell’ambito dei diversi generi di raffigurazione in stretta relazione ai processi abduttivi e creativi, ritrovabili nella capacità sintattica specie-specifica dell’animale umano in termini di linguaggio (o scrittura).
- - Capacità di applicare conoscenze e comprensione
Il corso fornirà agli studenti, oltre che gli elementi per una concezione filosofica della semiotica, anche la consapevolezza delle varietà testuali, e, in relazioni ai testi verbali/non-verbali o misti, le strategie comunicative sul piano simbolico, iconico e indicale, secondo le valenze segniche configurate da Peirce e dagli altri “maestri dei segni”. In particolare, il laureato in Scienze filosofiche avrà modo di acquisire specifiche conoscenze nell’ambito della semiotica in quanto “teoria” o “scienza” o “dottrina dei segni” (Sebeok), tali da permettergli di orientarsi nei diversi settori della comunicazione, come indicato, con riferimento ai descrittori di Dublino, per le “Discipline semiotiche e linguistiche”, specificamente per le attività formative di base e caratterizzanti.
- - Autonomia di giudizio
Gli studenti potranno acquisire gli strumenti semiotici essenziali nello studio delle varie tipologie testuali e costruirsi una coscienza critica e valutativa delle strategie comunicative. Inoltre, la semiotica, come dottrina dei segni, colloca l’animale umano, in quanto animale semiotico, data la sua specificità di riflettere continuamente sui segni, in un ruolo centrale e di determinante responsabilità, non solo in ambito antroposemiotico, ma in ambito semiotico globale, e quindi di una responsabilità che riguarda in generale la vita, secondo una prospettiva biosemiotica e, in relazione ad essa, semioetica e la costituzione di una filosofia morale.
- - Abilità comunicative
Gli studenti dimostreranno di saper gestire le nozioni e le terminologie appropriate di ordine semiotico, di acquisire padronanza dei temi trattati a lezione, di discutere con chiarezza degli aspetti disciplinari sul piano teorico, pratico e metodologico. In termini di abilità comunicative, si darà particolarmente importanza alla formazione dello studente fornendolo di metodi analisi e interpretazione, dando particolare rilievo alla logica abduttiva (Peirce), di centrale importanza per la formazione di una metodologia ipotetico-deduttiva essenziale in ambito scientifico ed anche in ogni forma di comunicazione predisposta alla creatività, all’innovazione e alla ricerca. Il corso metterà a disposizione degli studenti gli strumenti necessari ad avviarsi ad una lettura responsiva e critica sulla base delle indicazioni che possono essere tratte dai “maestri dei segni”: Charles Peirce, Ferdinand de Saussure, Michail Bachtin, Roman Jakobson, Jurij Lotman, Charles Morris, Thomas Sebeok, Ferruccio Rossi-Landi, Giovanni Vailati, Giorgio Prodi, Umberto Eco, Emilio Garroni, Michel Foucault, Jaques Derrida, Gilles Deleuze, Roland Barthes.
- - Capacità di apprendimento
Come capacità di apprendimento, gli studenti svilupperanno durante le lezioni gli elementi teorici e pratici di quello che Michail Bachtin ha indicato come “comprensione rispondente” di un testo, dato che, nel processo di comunicazione, non è sufficiente intendere un testo ma bisogna anche comprenderlo, e che all’azione della lettura bisogna che segua la reazione della scrittura.
Saranno potenziate inoltre le seguenti capacità trasversali.
Il corso metterà a disposizione degli studenti gli strumenti necessari ad avviarsi ad una lettura responsiva e critica sulla base delle indicazioni che possono essere tratte dai “maestri dei segni”: Charles Peirce, Ferdinand de Saussure, Michail Bachtin, Roman Jakobson, Jurij Lotman, Charles Morris, Thomas Sebeok, Ferruccio Rossi-Landi, Giovanni Vailati, Giorgio Prodi, Umberto Eco, Emilio Garroni, Michel Foucault, Jaques Derrida, Gilles Deleuze, Roland Barthes.
Le capacità trasversali sono dunque insite nelle relazioni dei concetti fondamentali di questi autori.
Verranno effettuate lezioni teoriche e pratiche di didattica frontale. La frequenza delle lezioni è vivamente consigliata.
L’accertamento della preparazione avverrà attraverso un esame-colloquio (v. conoscenze e comprensione). Le domande si atterranno rigorosamente ai testi in programma (v. capacità di applicare le conoscenze acquisite), fatto salvo diversa indicazione del docente per gli studenti interessati ad approfondire determinati autori e argomenti menzionati durante il corso (competenze personali EMT, punto 26).
Gli studenti potranno prenotarsi per l’esame finale utilizzando esclusivamente le modalità previste dal sistema VOL.
Il calendario degli esami verrà pubblicato tempestivamente sulla bacheca online, sezione notizie.
Le lezioni si svolgeranno nel II semestre.
Il rapporto tra semiotica e filosofia, ivi compresa la filosofia del linguaggio, inteso non limitatamente al verbale, trova la sua realizzazione nell’architettonica estetica bachtiniana, nei concetti di raffigurazione, comprensione rispondente, responsabilità. L’interesse di Michail Bachtin per le dinamiche culturali, in particolare quelle concernenti il rapporto indissolubile tra arte e vita, trovano punti di incontro con la semiotica interpretativa di Charles Sanders Peirce, per ciò che concerne il rapporto segno-interpretante e la comprensione rispondente nonché la valenza iconica come parte più creativa del segno, basata sulla logica abduttiva. Come pure Valentin N. Vološinov anticipò nella filosofia del linguaggio, l’importante rapporto tra segno e ideologia, tema ripreso e approfondito successivamente da Ferruccio Rossi-Landi.
Bachtin riprende il concetto di filosofia della vita, e deve alle ricerche geofisiche, neurofisiologiche, biologiche, la concezione del rapporto corpo-mondo, come pure quella della relazione dialogica secondo la quale la risposta dell’organismo è considerato inseparabile dal mondo che lo circonda. In Bachtin, fondamentali sono i concetti di dialogicità e intercorporeità; e ciò significa riconoscere l’interconnessione bio-semiotica dei corpi viventi nelle loro funzioni e la loro impossibilità di sottrarsi al dialogo, essendo esso per loro vitale. Gli studi scientifici e le indagini in ambito biologico — i riferimenti risalgono a Vernadskij e al suo concetto di “biosfera”, poi riformulato da M. Jurij Lotman in quello di “semiosfera” o a Uchtomskij e al concetto di “cronotopo” tradotto da Bachtin in ambito culturale ed anche, specificatamente, letterario – vengono orientati nella prospettiva della semiotica. Sarà Thomas Sebeok, sulla stessa linea di Giorgio Prodi, ad assumere a modello ideale della sua “semiotica globale” proprio il linguaggio della biologia, specificamente della biosemiotica, a cominciare dal concetto di comunicazione intesa in termini di semiosi e considerata come condizione della vita: della vita nella sua totalità, incompibile e dialogica, concepita non come somma degli organismi viventi, ma come un insieme unitario. Ne consegue il riconoscimento dell’interdipendenza tra tutti gli esseri viventi, senza la quale la vita sul pianeta non sarebbe possibile.
La semioetica, riprendendo il compito della prima manifestazione della semiotica, cioè la semeiotica o sintomatologia, assume come suo compito quello di fare stare bene la vita, individuando i sintomi del suo attuale malessere. È in gioco la sopravvivenza della vita sul nostro pianeta, essendo esso soggetto a un susseguirsi di “crisi”, e anche – data la loro interdipendenza –, al loro coesistere: crisi ecologica, pandemica, economica, politica, guerre comprese, tutte aventi una causa comune: l’illusione della separazione, dell’autosufficienza, della possibilità dell’interesse egoistico, bene espresso dalla locuzione latina “mors tua vita mea”.
Il corso metterà a disposizione degli studenti gli strumenti necessari ad avviarsi ad una lettura responsiva e critica sulla base delle indicazioni che possono essere tratte dai “maestri dei segni”: Charles Peirce, Ferdinand de Saussure, Michail Bachtin, Roman Jakobson, Jurij Lotman, Charles Morris, Thomas Sebeok, Ferruccio Rossi-Landi, Giovanni Vailati, Giorgio Prodi, Umberto Eco, Emilio Garroni, Michel Foucault, Jacques Derrida, Gilles Deleuze, Roland Barthes.
In riferimento alle tematiche del corso, le studentesse e gli studenti possono scegliere per la loro preparazione 4 testi da concordare col docente, tra:
Giovanni Vailati, Il metodo della filosofia, saggi di critica del linguaggio a cura di F. Rossi-Landi, nuova ed. a cura di A. Ponzio, Pensa, Lecce 2022.
U. Eco, Semiotica e filosofia del linguaggio, Einaudi, Torino, 1984.
F. Rossi-Landi, Metodica filosofica e scienza dei segni, Bompiani, Milano, 2006.
F. Rossi-Landi, Semiotica e ideologia, Bompiani, Milano, 2007.
M. M. Bachtin, Per una filosofia dell’atto responsabile, Pensa, Lecce, 2009.
M. M. Bachtin e V. Vološinov, Parola propria e parola altrui nella sintassi dell’enunciazione, Pensa, Lecce, 2010.
C. Morris, Lineamenti di una teoria dei segni, Pensa, Lecce, 2009.
C. Morris, Scritti di semiotica e di estetica, Pensa, Lecce, 2012.
Th. Sebeok, Segni. Una introduzione alla semiotica, Carocci, Roma, 2003.
A. Ponzio; S. Petrilli, I segni e la vita. La semiotica globale di Thomas A. Sebeok, Spirali, Milano, 2002.
G. Prodi, Le basi materiali della significazione, Mimesis, Milano, 2021.
A. Ponzio, Ferruccio Rossi-Landi e la filosofia del linguaggio, Pensa, Lecce, 2012.
M. Bonfantini, La semiosi e l’abduzione, Bompiani, Milano, 2003.
J. Lotman, La semiosfera, a cura di S. Salvestroni e F. Sedda, nuova ed., La nave di Teseo, Milano, 2022. In particolare il primo capitolo: La semiotica fra micro e macrocosmo.
J. Lotman, La cultura e l’esplosione, con due testi di J. Lozano, nuova ed., Mimesis, 2022.
Semestre
Secondo Semestre (dal 03/03/2025 al 06/06/2025)
Tipo esame
Non obbligatorio
Valutazione
Orale - Voto Finale
Orario dell'insegnamento
https://easyroom.unisalento.it/Orario
Mutuato da
SEMIOTICA (LM30)