- Percorsi di studio
- Laurea in BENI CULTURALI
- ARCHEOBOTANICA:METODOLOGIA
ARCHEOBOTANICA:METODOLOGIA
- Insegnamento
- ARCHEOBOTANICA:METODOLOGIA
- Insegnamento in inglese
- Archaeobotany: METHODOLOGY
- Settore disciplinare
- L-ANT/10
- Corso di studi di riferimento
- BENI CULTURALI
- Tipo corso di studio
- Laurea
- Crediti
- 9.0
- Ripartizione oraria
- Ore Attività Frontale: 54.0
- Anno accademico
- 2024/2025
- Anno di erogazione
- 2025/2026
- Anno di corso
- 2
- Lingua
- ITALIANO
- Percorso
- TECNOLOGICO
Descrizione dell'insegnamento
Lo studente che accede a questo insegnamento dovrebbe avere almeno una conoscenza generale delle scienze naturali (livello scolastico) e delle problematiche dello scavo archeologico. E’ auspicabile che conosca almeno una lingua straniera che gli permetta l’autonoma consultazione di letteratura secondaria in una delle lingue europee.
Il corso si propone di fornire un quadro esteso delle discipline della Bioarcheologia con particolare riferimento all’Archeobotanica ed agli aspetti applicativi in ambito archeologico, sia in chiave paleoecologica sia rispetto alla ricostruzione delle pratiche agricole ed in genere sul rapporto Uomo-Ambiente vegetale.
Obiettivo principale del corso è la conoscenza delle principali metodologie di studio dei reperti botanici provenienti da scavi archeologici.
Lo studente inoltre, alla fine del corso, avrà acquisito le seguenti competenze trasversali:
– capacità di analizzare e sintetizzare le informazioni (acquisire, organizzare e riformulare dati e conoscenze provenienti da diverse fonti)
– capacità di formulare giudizi in autonomia (interpretare le informazioni con senso critico e decidere di conseguenza)
– capacità di comunicare efficacemente (trasmettere idee in forma sia orale sia scritta in modo chiaro e corretto, adeguate all'interlocutore)
– capacità di sviluppare idee, progettarne e organizzarne la realizzazione.
L’insegnamento si svolge con lezioni frontali, che prevedono il coinvolgimento diretto dello studente, chiamato ad approfondire un aspetto del programma e a presentarlo al docente e ai colleghi.
La frequenza delle lezioni è vivamente consigliata.
Prova orale con votazione in trentesimi
L’esame mira a valutare il raggiungimento dei seguenti obiettivi didattici:
o Conoscenza dei principali tecniche e metodologie dell’analisi archeobotanica;
o Conoscenza approfondita dei diversi casi-studio presentati nel corso
Lo studente viene valutato in base ai contenuti esposti, alla correttezza formale e dottrinale, alla capacità di argomentare le proprie tesi.
Sulla base della prova orale, dell’assiduità nella frequenza delle lezioni, il voto verrà espresso in trentesimi.
Nella valutazione dell'esame la determinazione del voto finale tiene conto dei seguenti elementi:
- 30 e lode: valutazione eccellente; preparazione completa e ricca; nella presentazione proprietà accurata di espressione, sicura conoscenza degli argomenti, chiarezza espositiva e concettuale
- 30: valutazione ottima; preparazione completa, con buona capacità di collegamenti; nella presentazione proprietà di espressione, conoscenza abbastanza sicura; chiarezza espositiva
- 29-28: valutazione: molto buona; preparazione completa con collegamenti nella presentazione qualche incertezza nell’espressione, conoscenza abbastanza sicura, esposizione non del tutto chiara
- 27-26: valutazione buona; preparazione completa; presentazione discretamente sicura, incertezze/confusioni di espressione/esposizione
- 25-24: valutazione discreta; preparazione approssimativamente completa, occasionali inesattezze e/o lacune; nella presentazione occasionali confusioni terminologiche o concettuali
- 23-22: valutazione più che sufficiente; preparazione quasi completa, lacune e/o inesattezze; nella presentazione qualche confusione di termini e concetti
- 21-20: valutazione sufficiente; preparazione approssimativamente completa, inesattezze, lacune; nella presentazione approssimazione nell’uso di termini e concetti
- 19-18: valutazione appena sufficiente; preparazione limitata (molte inesattezze e varie lacune); nella presentazione confusione di termini e concetti
- < 18: valutazione insufficiente; preparazione insufficiente; presentazione insufficiente
Gli studenti potranno prenotarsi per l’esame finale di preferenza utilizzando le modalità previste dal sistema VOL nelle finestre di appelli previsti dal calendario didattico.
Gli studenti si ricevono al termine di ogni lezione; è possibile, inoltre, concordare con il docente un giorno e una fascia oraria differenti formulando la richiesta tramite email: girolamo.fiorentino@unisalento.it
Gli studenti potranno prenotarsi per l’esame finale di preferenza utilizzando le modalità previste dal sistema VOL nelle finestre di appelli previsti dal calendario didattico.
Gli studenti si ricevono al termine di ogni lezione; è possibile, inoltre, concordare con il docente un giorno e una fascia oraria differenti formulando la richiesta tramite email: girolamo.fiorentino@unisalento.it
Il corso si articola in diverse unità didattiche, riassumibili in:
Introduzione alla disciplina: Terminologia e storia della disciplina; inquadramento nell'ambito della ricerca archeologica e delle scienze naturali; l'archeobotanica come disciplina archeologica e paleoambientale; storia delle ricerche in Italia.
Materiali e metodi di studio: i resti vegetali nello scavo archeologico e nelle sequenze naturali; modalità di conservazione nel deposito; processi di fossilizzazione; micro e macro fossili; tecniche di campionamento; modalità di trattamento del sedimento, flottazione, setacciatura in acqua, setacciatura a secco; criteri di identificazione, biometria e studio morfologico; principi di anatomia vegetale; analisi dei dati ed interpretazione dei risultati, metodi di rappresentazione ed elaborazione dei dati.
Il materiale didattico è costituito dai libri di testo consigliati, e dal materiale messo a disposizione degli studenti frequentanti durante il corso della lezione.
In particolare, per una introduzione agli argomenti del corso si consiglia la seguente bibliografia:
1) Nisbet R., 1990, Paletnobotanica, in Mannoni T., Molinari A. (a cura di): Scienze in archeologia, II Ciclo di lezioni sulla ricerca applicata in archeologia. Certosa di Pontignano (Siena), 7-19 novembre 1988. Quaderni del Dipartimento di Archeologia e Storia delle arti – Sezione Archeologia – Università di Siena, All’Insegna del Giglio, Firenze, pp. 277- 309.
2) Castelletti L., 1990, Legni e carboni in archeologia,Mannoni T., Molinari A. (a cura di): Scienze in archeologia, II Ciclo di lezioni sulla ricerca applicata in archeologia. Certosa di Pontignano (Siena), 7-19 novembre 1988. Quaderni del Dipartimento di Archeologia e Storia delle arti – Sezione Archeologia – Università di Siena, All’Insegna del Giglio, Firenze, pp. 321-394.
Entrambi gli articoli sono anche reperibili su Internet (solo testo) all’indirizzo:
http://192.167.112.135/NewPages/COLLANE/TESTIQDS/scienze/
o nel materiale didattico del sito docente
3) Renfrew C., Bahn P. 2018, Archeologia. Teoria, metodi e pratica. Zanichelli (terza edizione italiana), capp. 6 – 7- pp. 227-284
Oltre a questi la lettura di uno o più testi da concordare con il docente.
Semestre
Tipo esame
Non obbligatorio
Valutazione
Orale - Voto Finale
Orario dell'insegnamento
https://easyroom.unisalento.it/Orario