DIRITTO PROCESSUALE CIVILE MODULO BASE (M - Z)

Insegnamento
DIRITTO PROCESSUALE CIVILE MODULO BASE
Insegnamento in inglese
Settore disciplinare
Corso di studi di riferimento
GIURISPRUDENZA
Tipo corso di studio
Laurea Magistrale a Ciclo Unico
Crediti
8.0
Ripartizione oraria
Ore Attività Frontale: 60.0
Anno accademico
2024/2025
Anno di erogazione
2028/2029
Anno di corso
5
Percorso
PERCORSO COMUNE

Descrizione dell'insegnamento

Il programma dell'insegnamento è provvisorio e potrebbe subire delle modifiche

Propedeuticità: in base alle regole di propedeuticità pubblicate sul sito del Dipartimento di Scienze Giuridiche nella sezione regolamenti, all’indirizzo: https://www.giurisprudenza.unisalento.it/regolamenti_di_facolta

Il corso si prefigge l'obiettivo di consentire l'acquisizione della capacità di analisi e di interpretazione delle norme giuridiche processuali italiane e comunitarie, nonchè di assicurare l'apprendimento dei principi generali che informano il processo civile. Particolare attenzione è riservata all'approfondimento degli strumenti tecnico-giuridici necessari ad impostare e risolvere questioni giuridiche processuali, anche muovendo dall'analisi delle più recenti pronunce giurisprudenziali e degli orientamenti che in dottrina si susseguono in relazione a fattispecie specifiche.

Obiettivi formativi

Obiettivi:

  1. Conoscenze e comprensione: Il corso offre allo studente l'acquisizione della capacità di analisi e di interpretazione delle norme giuridiche processuali italiane e comunitarie, presupposto necessario per impostare e risolvere questioni giuridiche sostanziali e processuali, anche con riguardo a casi e fattispecie specifiche; il raggiungimento di un livello di conoscenza adeguato del processo civile italiano, indispensabile per l’avvio alle professioni forensi all'inserimento nei settori legali degli organismi pubblici e privati, nonché per l’eventuale frequenza della scuola di specializzazione per le professioni legali o di master di settore.
  2. Capacità di applicare conoscenze e comprensione: Si mira altresì a favorire l’acquisizione, da parte del futuro giurista, dei profili applicativi della materia, in connessione con un consapevole uso degli strumenti critici tipici della disciplina: in particolare una parte del corso è rivolta all’esame dei casi pratici e della elaborazione giurisprudenziale sul punto. In tal modo lo studente acquisirà la capacità di affrontare e risolvere problemi, anche su tematiche nuove e non consuete.
  3. Autonomia di giudizio: Attraverso l’analisi delle fonti normative e il commento degli orientamenti giurisprudenziali lo studente può acquisire flessibilità, iniziativa, attitudine al problem solving, capacità critiche di valutazione di problemi e interventi e orientate a formulare (argomentandole) soluzioni nuove di risoluzione dei conflitti. Tale obiettivo sarà perseguito oltre che attraverso la lettura, nell’ambito del corso, di fonti e materiali, altresì attraverso la discussione in aula (o, per i non frequentanti, in sede d’esame) di casi pratici.
  4. Abilità comunicative: ilfuturo giurista sarà, così, in grado di comunicare in forma scritta e orale informazioni, idee, problemi e soluzioni relativi a tutte le tematiche del diritto processuale civile. Le capacità comunicative in oggetto saranno stimolate attraverso lezioni frontali comprendenti il coinvolgimento degli studenti, e attraverso la realizzazione di dibattiti in aula fra gruppi di studenti, che verranno sollecitati a sviluppare argomentazioni pro e contro le singole fattispecie concrete che saranno prese in considerazione.
  5. Capacità di apprendimento: Attraverso lo studio di studio di fonti e problemi inerenti quanto sopra, lo studente approfondirà la comprensione di regole e istituti relativi, e le connessioni fra essi e l’insieme dell’ordinamento civilistico; imparerà altresì a relazionare gli istituti e moduli processuali in esame con il portato giurisprudenziale nella sua complessità. Su tale base lo studente acquisirà competenze e capacità critiche idonee a garantirgli l’accesso a ulteriori approfondimenti teorico-pratici, anche nelle materie di diritto positivo e anche per la redazione della tesi.

Lezioni frontali in aula con possibili domande degli studenti; esegesi delle fonti normative e indicazione delle tecniche di interpretazione dei testi di legge; svolgimento di seminari su argomenti specifici inerenti la materia oggetto del corso.

  • Per superare l’esame, con il voto positivo minimo di 18/30, è necessario che lo studente dimostri di aver raggiunto un sufficiente grado di conoscenza degli istituti e abbia sviluppato una sufficiente capacità comunicativa e di apprendimento. Il voto positivo massimo, con eventuale concessione di lode, richiede un giudizio di eccellenza su tutti i parametri sopra considerati.
  • Orale. A seguito dell'approvazione del DR 197/2020 lo svolgimento degli appelli di esame avverrà per via telematica previa registrazione degli studenti alla piattaforma Microsoft Teams.
  • Nel corso dell'anno saranno effettuate verifiche intermedie con i frequentanti, al mero scopo di facilitare l'esame successivo.
  • Descrizione dei metodi di accertamento: Conoscenza e comprensione e la relativa capacità di applicarle.
  • Saranno accertate le conoscenze acquisite dallo studente su ogni parte o ambito del programma. L’esame si svolge in un unico colloquio con la commissione esaminatrice:allo studente verranno poste cinque domande volte a verificare la comprensione degli istituti che costituiscono oggetto del programma di esame.
  • I quesiti posti saranno volti ad accertare il grado di conoscenza degli istituti e l’attitudine ad applicare le nozioni apprese a problemi specifici scaturenti dalla disciplina e, in definitiva, a verificare l’autonomia di giudizio dell’esaminando.
  • Le capacità comunicative e la padronanza del lessico saranno testate nel corso dell’intero esame orale.
  • La capacità di apprendimento verrà verificata in particolare, una volta documentata la conoscenza e comprensione degli aspetti basilari della materia, attraverso uno o più quesiti ‘avanzati’ che documentino l’attitudine dello studente a porre in relazione argomenti più complessi con i ‘fondamentali’ della disciplina. Le singole domande rivolte all’esaminando, infatti, rappresentano solo il punto di partenza per l’approfondimento degli aspetti specifici della materia e sono volte a verificare il grado di preparazione conseguito dall’esaminando, non solo in termini di nozioni e di informazioni acquisite, ma anche di capacità di analisi e di ragionamento sulle singole questioni.
  • Lingua dell'insegnamento: ITALIANO
  • Sede: LECCE
  • Aula: COMPLESSO ECOTEKNE – EDIFICIO R2
  • Prerequisiti: NESSUNO
  • Propedeuticità: in base alle regole di propedeuticità pubblicate sul sito del Dipartimento di Scienze Giuridiche nella sezione regolamenti, all’indirizzo: https://www.giurisprudenza.unisalento.it/regolamenti_di_facolta

Principi generali: Funzione strumentale del diritto processuale civile: diritto sostanziale e processo. Tutela giurisdizionale e autotutela privata. Il diritto di azione: la giurisdizione condizionata. Le fonti del diritto processuale civile: costituzionali; ordinarie, nazionali ed europee. Le prassi operative ed il valore del precedente giudiziale. Le singole forme di tutela: le azioni di cognizione, quelle cautelari e quelle esecutive. La giurisdizione. I princìpi costituzionali. La magistratura e gli altri poteri dello Stato: il conflitto di attribuzioni. L’ordinamento giudiziario: l’organizzazione degli uffici e il giudice unico di primo grado. L’individuazione del giudice. Il momento determinante la giurisdizione e la competenza. La giurisdizione ordinaria. Le questioni di giurisdizione: giudici ordinari e pubblica amministrazione; giudici ordinari e giudici speciali; i limiti internazionali alla giurisdizione: la legge 31 maggio 1995, n. 218 e il Reg. UE n. 1215 del 12 dicembre 2012. Gli strumenti ordinari e speciali per definire le questioni di giurisdizione: il regolamento di giurisdizione e il conflitto di attribuzioni secondo il c.p.c. La competenza. La deroga. I rapporti tra i giudici del medesimo ufficio: i rapporti tra sede principale e sezioni distaccate del tribunale, tra collegio e giudice unico. L'indipendenza e la responsabilità del giudice. Le modificazioni della competenza per connessione. La sospensione del processo. I poteri del giudice. Il giudizio di equità. Gli ausiliari del giudice.  Il consulente tecnico. Le parti. La legittimazione ad agire e a contraddire: il litisconsorzio necessario; gli interventi; il pubblico ministero; i giudizi con pluralità di parti; le azioni proponibili dai sindacati e dalle associazioni di consumatori e di utenti. La capacità processuale. La rappresentanza tecnica: l’ordinamento professionale; il principio della libera circolazione delle persone e dei servizi nell’UE. Gli atti di parte: il principio di libertà delle forme. La nullità degli atti. Le notificazioni. I provvedimenti: sentenze, ordinanze e decreti. Il regime delle spese e la responsabilità aggravata. Il gratuito patrocinio e il patrocinio a spese dello Stato. Il procedimento di mediazione finalizzata alla conciliazione. – La negoziazione assistita ordinaria e familiare. - La cognizione ordinaria: I processi a cognizione piena ed esauriente in primo grado (il processo ordinario innanzi al tribunale; il procedimento semplificato di cognizione; il processo ordinario innanzi al giudice di pace; il processo del lavoro ed il suo ambito di applicazione). L'atto introduttivo del giudizio (citazione e ricorso). Gli effetti sostanziali e processuali delle domande giudiziali. La nullità. L'istruzione probatoria. L'individuazione dei fatti controversi: l'ammissione e la non contestazione. L'onere della prova. I poteri istruttori del giudice: ammissibilità e rilevanza dei mezzi di prova. L'esibizione dei documenti. Il procedimento per il rilascio di copie da pubblici depositari. Il sequestro di documenti. Le prove documentali: l'atto pubblico; la scrittura privata; le copie; i documenti non scritti; il documento informatico. La verificazione e la querela di falso. Le prove costituende: la prova testimoniale; la confessione; il giuramento. Gli argomenti di prova. Le prove atipiche. La conciliazione. L'estinzione. La decisione. I processi innanzi alla corte di appello quale giudice di unico grado. I provvedimenti decisori. Provvedimenti definitivi e non definitivi. La cosa giudicata formale e sostanziale. L'esecuzione provvisoria e le inibitorie. L'effetto espansivo. 3.- Le impugnazioni. Il principio dell'unità del giudizio di impugnazione. Termini per impugnare. Luogo di notifica dell'impugnazione. L'appello: i provvedimenti impugnabili; i motivi; l'effetto devolutivo; i provvedimenti: la rimessione della causa al primo giudice; il procedimento ordinario. La cassazione: i provvedimenti impugnabili; i motivi del ricorso ordinario; il ricorso per violazione di legge; i provvedimenti; il procedimento. Il giudizio di rinvio. La revocazione: i provvedimenti impugnabili; i motivi; i provvedimenti; il procedimento. L'opposizione di terzo: i provvedimenti impugnabili; i motivi; i provvedimenti; il procedimento.

N.B.: Il corso di diritto processuale civile include il MODULO B (6 cfu) affidato alla Prof.ssa Perago (per indicazioni sul programma, cfr. la pagina web del docente).

G. Balena, Istituzioni di diritto processuale civile, vol. I, II, Cacucci, ultima edizione in commercio; oppure: C. Mandrioli – A. Carratta, Corso di diritto processuale civile, vol. I, II, Giappichelli, ultima edizione in commercio; oppure: F.P. Luiso, Diritto processuale civile, vol. I e II, Giuffrè, ultima edizione in commercio; oppure: Bruno N. Sassani, Lineamenti del processo civile italiano, Giuffrè, ultima edizione in commercio.

In ogni caso, quali che siano i testi che lo studente intenda utilizzare per la preparazione dell'esame, anche se diversi da quelli qui riportati, si suggerisce di seguire l’ordine degli argomenti indicato nel presente programma e si segnala, inoltre, l'esigenza dell'aggiornamento sulla disciplina vigente, nazionale ed europea, nonché lo studio approfondito delle norme del codice di procedura civile e delle principali leggi a esso complementari.