DIRITTO DELL'ARBITRATO INTERNO E INTERNAZIONALE

Insegnamento
DIRITTO DELL'ARBITRATO INTERNO E INTERNAZIONALE
Insegnamento in inglese
ARBITRATION LAW
Settore disciplinare
IUS/15
Corso di studi di riferimento
GIURISPRUDENZA
Tipo corso di studio
Laurea Magistrale a Ciclo Unico
Crediti
8.0
Ripartizione oraria
Ore Attività Frontale: 60.0
Anno accademico
2024/2025
Anno di erogazione
2027/2028
Anno di corso
4
Lingua
ITALIANO
Percorso
EUROPEO E INTERNAZIONALE
Sede
Lecce

Descrizione dell'insegnamento

Il programma dell'insegnamento è provvisorio e potrebbe subire delle modifiche

Propedeuticità: in base alle regole di propedeuticità pubblicate sul sito della Facoltà di Giurisprudenza - sezione regolamenti, all’indirizzo: https://www.giurisprudenza.unisalento.it/regolamenti_di_facolta

l corso si propone l'obiettivo di consentire l'acquisizione della capacità di analisi e di interpretazione delle norme giuridiche processuali italiane e comunitarie in tema di diritto dell’arbitrato. 

  1. Conoscenze e comprensione: il corso offre allo studente l'acquisizione della capacità di analisi e di interpretazione delle norme giuridiche processuali italiane e comunitarie in tema di arbitrato, presupposto necessario per impostare e risolvere questioni giuridiche sostanziali e processuali, anche con riguardo a casi e fattispecie specifiche. 
  2. Capacità di  applicare  conoscenze  e comprensione: si mira altresì a favorire l’acquisizione, da parte del futuro giurista, dei profili applicativi della materia, in connessione con un consapevole uso degli strumenti critici tipici della disciplina: in particolare una parte del corso è rivolta all’esame dei casi pratici e della elaborazione giurisprudenziale sul punto. In tal modo lo studente acquisirà  la capacità di affrontare e risolvere problemi, anche su tematiche nuove e non consuete.
  3. Autonomia di giudizio: attraverso l’analisi delle fonti normative e il commento degli orientamenti giurisprudenziali lo studente può acquisire flessibilità, iniziativa, attitudine al problem solving, capacità critiche di valutazione di problemi e interventi e orientate a formulare (argomentandole) soluzioni nuove di risoluzione dei conflitti. Tale obiettivo sarà perseguito oltre che attraverso la lettura, nell’ambito del corso, di fonti e materiali, altresì attraverso la discussione in aula (o, per i non frequentanti, in sede d’esame) di casi pratici.
  4. Abilità comunicative: Il futuro giurista dovrà essere in grado di comunicare in forma scritta e orale informazioni, idee, problemi e soluzioni. Le capacità comunicative in oggetto saranno stimolate attraverso lezioni frontali comprendenti il coinvolgimento degli studenti, e attraverso la realizzazione di dibattiti in aula fra gruppi di studenti, che verranno sollecitati a sviluppare argomentazioni pro e contro le singole fattispecie concrete che saranno prese in considerazione.
  5. Capacità di apprendimento: attraverso lo studio di studio di fonti e problemi inerenti quanto sopra, lo studente approfondirà la comprensione di regole e istituti e le connessioni fra essi e l’insieme dell’ordinamento civilistico; imparerà altresì a relazionare gli istituti in esame con il portato giurisprudenziale nella sua complessità. Su tale base lo studente acquisirà competenze e capacità critiche idonee a garantirgli l’accesso a ulteriori approfondimenti teorico-pratici, anche nelle materie di diritto positivo e anche per la redazione della tesi di laurea.

Lezioni frontali in aula con possibili domande degli studenti; esegesi delle fonti normative e indicazione delle tecniche di interpretazione dei testi di legge; svolgimento di seminari su argomenti specifici inerenti la materia oggetto del corso.

  • Orale. 
  • Nel corso dell'anno saranno effettuate verifiche intermedie con i frequentanti, al mero scopo di facilitare l'esame successivo.
  • Descrizione dei metodi di accertamento: Conoscenza e comprensione e la relativa capacità di applicarle.
  • Saranno accertate le conoscenze acquisite dallo studente su ogni parte o ambito del programma. L’esame si svolge in un unico colloquio con la commissione esaminatrice:allo studente verranno poste tre domande volte a verificare la comprensione degli istituti che costituiscono oggetto del programma di esame.
  • I quesiti posti saranno volti ad accertare il grado di conoscenza degli istituti e l’attitudine ad applicare le nozioni apprese a problemi specifici scaturenti dalla disciplina e, in definitiva, a verificare l’autonomia di giudizio dell’esaminando.
  • Le capacità comunicative e la padronanza del lessico saranno testate nel corso dell’intero esame orale.
  • La capacità di apprendimento verrà verificata in particolare, una volta documentata la conoscenza e comprensione degli aspetti basilari della materia, attraverso uno o più quesiti ‘avanzati’ che documentino l’attitudine dello studente a porre in relazione argomenti più complessi con i ‘fondamentali’ della disciplina. Le singole domande rivolte all’esaminando, infatti, rappresentano solo il punto di partenza per l’approfondimento degli aspetti specifici della materia e sono volte a verificare il grado di preparazione conseguito dall’esaminando, non solo in termini di nozioni e di informazioni acquisite, ma anche di capacità di analisi e di ragionamento sulle singole questioni.
  • Per superare l’esame, con il voto positivo minimo di 18/30, è necessario che lo studente dimostri di aver raggiunto un sufficiente grado di conoscenza degli istituti e abbia sviluppato una sufficiente capacità comunicativa e di apprendimento. Il voto positivo massimo, con eventuale concessione di lode, richiede un giudizio di eccellenza su tutti i parametri sopra considerati.

L’arbitrato come alternativa alla risoluzione stragiudiziale della controversia.

La natura dell’arbitrato. L’arbitrato rituale e l’arbitrato libero o irrituale. La perizia contrattuale.

Il compromesso e la clausola compromissoria: forma, efficacia soggettiva, interpretazione ed efficacia.

Gli arbitri: nomina, sostituzione e ricusazione, responsabilità e compenso. I poteri cautelari degli arbitri.

Lo svolgimento del procedimento arbitrale. La forma e gli effetti della domanda, l’interruzione e la sospensione della prescrizione. La trascrizione della domanda ed il cumulo oggettivo e soggettivo.

La partecipazione del terzo al procedimento, la successione nel diritto controverso e la connessione.

I rapporti tra arbitro e giudice, le eccezioni di incompetenza ed il conflitto tra decisioni.

L’istruzione probatoria.

Il lodo: definitivo, non definitivo e parziale. La deliberazione e i requisiti di forma-contenuto del lodo. L’efficacia esecutiva del lodo.

I mezzi di impugnazione del lodo: impugnazione per nullità, revocazione e opposizione di terzo.

L’arbitrato amministrato.

L’arbitrato societario.

Il riconoscimento del lodo straniero.

M. Bove, La giustizia privata, Cedam, ultima edizione in commercio, oppure in alternativa

F.P. Luiso, Diritto processuale civile, V, La risoluzione non giurisdizionale delle controversie, ultima edizione in commercio  

Semestre
Primo Semestre (dal 22/09/2027 al 05/12/2027)

Tipo esame
Non obbligatorio

Valutazione
Orale - Voto Finale

Orario dell'insegnamento
https://easyroom.unisalento.it/Orario

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