LABORATORIO DI CHIMICA FISICA

Insegnamento
LABORATORIO DI CHIMICA FISICA
Insegnamento in inglese
Laboratory of physical chemistry
Settore disciplinare
CHIM/02
Corso di studi di riferimento
BENI CULTURALI
Tipo corso di studio
Laurea
Crediti
1.0
Ripartizione oraria
Ore Attività Frontale: 10.0
Anno accademico
2017/2018
Anno di erogazione
2018/2019
Anno di corso
2
Lingua
ITALIANO
Percorso
TECNOLOGICO
Docente responsabile dell'erogazione
VALLI Ludovico

Descrizione dell'insegnamento

Conoscenze di base di Chimica e di Fisica, soprattutto per quanto concerne struttura atomica e molecolare.

Le attività del Laboratorio di Chimica Fisica mirano a fornire le nozioni di base relative all’interazione radiazione-materia e a evidenziare agli studenti come quest’interazione possa essere fattivamente utilizzata per l’analisi dei materiali costituenti i Beni Culturali e a individuarne l’eventuale degrado.

I risultati attesi sono conseguiti attraverso forme di didattica frontale (quattro ore) e le seguenti attività applicative in laboratorio (sei ore). L’idoneità è verificata attraverso test sperimentali in laboratorio.

 

 

I RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI.

 

  1. CONOSCENZA E COMPRENSIONE:

Le conoscenze e competenze analitiche che lo studente dovrà maturare riguardano la capacità di comprensione dei principali metodi spettroscopici applicati ai Beni Culturali, nell'uso di bibliografia aggiornata e nell'acquisizione di un'adeguata terminologia tecnica.

Particolare riferimento ai seguenti aspetti:

1.1 Spettroscopia nell’UV-Vis

1.2. Spettroscopia nell’IR, principalmente con modalità non invasiva Attenuated Total Reflectance (ATR)

1.3. Spettroscopia Raman, con particolare attenzione per l’analisi dei pigmenti.

 

2. CAPACITA’ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE
Lo studente acquisirà, mediante le esercitazioni, abilità pratica valutativa, con particolare riferimento alle tecniche analitiche precedentemente descritte. Particolare importanza rivestono i  seguenti campi di attività:

2.1. pianificazione di una procedura sperimentale;

2.2. lettura ed interpretazione di uno spettro;

2.3. redazione di relazioni di laboratorio e valutazione dei differenti approcci seguiti.

 

  1. AUTONOMIA DI GIUDIZIO, ABILITA’ COMUNICATIVE E CAPACITA’ DI APPRENDIMENTO

Gli studenti dovranno essere in grado di raccogliere e interpretare i dati relativi allo studio spettroscopico e alla gestione in laboratorio di un Bene Culturale (dall'antichità all'età contemporanea) ed essere capaci di integrare i dati ottenuti con quelli provenienti da studi storici, iconografici, bio- e zoo-archeologici, etc.

Inoltre, alcune esperienze saranno condotte in gruppo in modo che lo studente acquisisca la capacità di interagire, comunicare e valutare, con spirito critico e di confronto. Questo aspetto permetterà anche di accrescere le capacità ed abilità comunicative; lo studente apprenderà così come interfacciarsi e dialogare con interlocutori diversi, anche in ambiti non strettamente specialistici, presentare in modo chiaro le proprie argomentazioni e trovare adeguate soluzioni di natura pratica a problemi attinenti alle discipline archeologiche e storico-artistiche.

A conclusione del laboratorio, lo studente deve dimostrare un buon livello di autonomia, tale da consentirgli anche di proporre in maniera indipendente l’adeguato metodo di indagine spettroscopica per un Bene Culturale. Le conoscenze acquisite devono essere tali da orientarlo alla consultazione e all'utilizzo di appropriati strumenti bibliografici avanzati, da consentirgli di iniziare ad interessarsi anche di temi d'avanguardia nel proprio settore di studi e da metterlo in condizione di prospettare opportune strategie operative.

I risultati attesi saranno conseguiti con lo studio, l'elaborazione personale delle conoscenze teoriche e pratiche, bibliografiche e tecnico-operative, acquisite nel proprio percorso formativo.

Le attività del Laboratorio si svolgono per 4 ore in forma seminariale, con il contributo dei docenti coinvolti. Le restanti 6 ore saranno svolte in laboratorio lavorando direttamente sugli spettrofotometri a disposizione nel Laboratorio di Chimica Fisica presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali.

L’esame prevede l’acquisizione di un’idoneità. Sono previste domande volte a verificare l’autonomia di interpretazione di uno spettro UV-Vis, uno ATR ed uno Raman e lo spirito critico acquisito dallo studente. Il tutto è volto a valutare se lo studente abbia compreso gli argomenti e acquisito competenza interpretativa di fronte a casi concreti. La soglia dell’idoneità è raggiunta quando lo studente dimostra la comprensione della teoria nelle linee generali e la capacità di applicare correttamente i metodi sperimentali. Al di sotto di tale soglia, la prova non risulta idonea. Lo studente, oltre alla conoscenza della teoria e dei metodi, è tenuto a mostrare una sufficiente capacità argomentativa.

Interazione radiazione-materia. Lo spettro elettromagnetico

 

La spettroscopia UV-Vis: transizioni elettroniche; trasmittanza e assorbanza; la legge di Lambert-Beer; effetto della coniugazione con particolare riferimento ai coloranti e pigmenti organici naturali; schema strumentale di uno spettrofotometro UV-Vis. Relative esperienze: a) registrazione di spettri di assorbimento di soluzioni acquose di coloranti naturali e sintetici e loro interpretazione; b) registrazione dello spettro di una soluzione acquosa di cromato di sodio e sua dipendenza dal pH; interpretazione degli spettri; c) registrazione dello spettro di un film depositato su quarzo di una ftalocianina; interpretazione dello spettro

 

La spettroscopia IR: livelli energetici vibrazionali e rotazionali nelle molecole; numero d'onda; vibrazioni delle molecole poliatomiche: modi di stretching e di bending; vibrazioni dei principali gruppi atomi organici ed inorganici; lo spettrofotometro FTIR; la tecnica ATR-FTIR. Relative esperienze: a) registrazione di spettri di assorbimento di fibre cellulosiche e loro interpretazione; b) registrazione dello spettro di fibre naturali animali ed interpretazione degli spettri; c) registrazione dello spettro di uno strato pittorico ed interpretazione dello spettro; d) registrazione dello spettro di un Gronchi rosa vero e falso e comparazione ed interpretazione dello spettro

 

La spettroscopia Raman: principi ed introduzione storica; scattering di Rayleigth, Stokes ed Anti-Stokes; vibrazioni dei principali gruppi atomici organici ed inorganici, schema strumentale dello spettrofotometro Raman. Relative esperienze: a) registrazione degli spettri delle varie forme allotropiche del biossido di titanio; b) registrazione degli spettri di alcuni pigmenti naturali e sintetici di interesse per i Beni Culturali ed interpretazione dello spettro; c) registrazione dello spettro di un rubino e di uno spinello e loro confronto; d) analisi di uno strato di Bianco di Piombo (carbonato basico di Piombo, biacca) degradato

Federico Marassi, Il restauro del bene culturale. Identificazione, datazione e attribuzione attraverso analisi archeometriche micro-Raman e spettroscopia FT- IR, e-book, EAN: 9788827820933.

Livio Paolillo, Italo Guidicianni, La diagnostica nei beni culturali. Moderni metodi d'indagine, Loghia.

Aldo Napoli, Claudia Pelosi, Vittorio Vinciguerra, Principi di analisi spettroscopica con applicazioni ai beni culturali, Aracne

Semestre
Primo Semestre (dal 24/09/2018 al 25/01/2019)

Tipo esame
Obbligatorio

Valutazione
Orale - Giudizio Finale

Orario dell'insegnamento
https://easyroom.unisalento.it/Orario

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