Laurea Magistrale in GESTIONE DELLE ATTIVITA' TURISTICHE E CULTURALI

Corso di studi
GESTIONE DELLE ATTIVITA' TURISTICHE E CULTURALI
Corso di studi in inglese
TOURIST AND CULTURAL ENTITIES MANAGEMENT
Titolo
Laurea Magistrale
Classe MIUR
Classe delle lauree magistrali in Progettazione e gestione dei sistemi turistici - LM-49 (DM270)
Durata
2 anni
Crediti
120
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL'ECONOMIA
Sito web del corso
http://www.economia.unisalento.it/711
Lingua
ITALIANO
Sede
Lecce
Anno accademico
2020/2021
Tipo di accesso
Corso ad accesso libero
Profili professionali formati
2.5.1.6.0 - Specialisti delle pubbliche relazioni, dell'immagine e professioni assimilate
2.5.3.1.2 - Specialisti dell'economia aziendale

Descrizione del corso

I laureati saranno in grado di interloquire con tutti i portatori di interessi coinvolti nella valorizzazione e promozione del territorio, nonché potranno promuovere forme di comunicazione pubblica delle istituzioni e/o delle aziende turistiche. Tali abilità rivengono dall'approfondimento delle discipline manageriali.
Il percorso formativo per raggiungere tali risultati è integrato da seminari e testimonianze tenute anche da esponenti del mondo delle professioni, delle imprese e/o delle Istituzioni di governo degli enti locali. Ciò agevola la capacità di comunicazione anche in un'ottica di miglioramento della conoscenza critica.
Per la verifica di tali capacità sono previste, oltre ai tradizionali metodi di valutazione, forme di controllo in itinere tramite la redazione di lavori di gruppo realizzati sotto il coordinamento e la supervisione dei docenti.
La discussione davanti ad una commissione del proprio elaborato di tesi riguardante argomenti relativi al percorso di studio effettuato contribuisce a sviluppare le abilità comunicative dei laureati.
I laureati possiedono la conoscenza delle metodologie e dei principi in materia economico-territoriale e culturale necessari per l'assunzione di decisioni nell'ambito di posizioni di responsabilità nell'amministrazione e nel governo di istituzioni, private, pubbliche e non-profit, rivolte alla gestione economica delle risorse naturali e culturali.
I laureati:
-Sono in grado di ricercare e riconoscere le potenzialità economiche di un territorio;
-Riescono ad ideare processi volti alla valorizzazione del patrimonio culturale;
- Possono adottare decisioni di governo e gestione di imprese turistiche.
L'uso di modelli didattici consueti, opportunamente integrati da seminari di approfondimento ed esercitazioni su casi di studio reali, consente al laureato di acquisire autonomia nell’assunzione di decisioni.
L'attività assegnata dal docente relatore per la preparazione della prova finale costituisce un ulteriore momento per sviluppare in modo autonomo le capacità decisionali e di giudizio.
Le attività di orientamento in ingresso si sostanziano nella presentazione dell'offerta didattica erogata dal Dipartimento di Scienze dell'Economia (DSE) e nella descrizione delle strutture e dei servizi offerti. Il DSE è parte attiva anche nelle attività di orientamento in ingresso realizzate dall'Ateneo.
Tali attività rientrano nel piano di iniziative condiviso dai docenti appartenenti ad un gruppo di lavoro dedicato all'orientamento, coordinato dal Vicedirettore del DSE con delega alla Didattica e composto anche dal personale tecnico amministrativo del DSE e dalle Rappresentanze Studentesche. Tale gruppo di lavoro, recentemente ricostituito, pianifica le iniziative di orientamento a livello dipartimentale, definendo i contenuti del materiale informativo, le modalità di comunicazione e il calendario delle iniziative da svolgere sia in loco che presso le scuole secondarie.
Il DSE ha organizzato negli ultimi anni la presentazione dell'offerta formativa agli iscritti nei corsi di laurea triennale dello stesso DSE. In particolare, il 7 marzo 2018 è stata organizzata una giornata di orientamento dedicata alla presentazione dei corsi di laurea magistrali offerti dal DSE, rivolta agli studenti delle lauree triennali del DSE. E' stata data comunicazione dell'evento anche ai direttori dei dipartimenti di Ateneo che offrono corsi di laurea che garantiscono l'accesso al CdS LM-49 (Classi L-39 ed L-40, L-1, L-16, L-36, L-20). Il 28 marzo 2019 è stato presentato il CdS LM-49 agli studenti delle lauree triennali del DSE in occasione dell'evento seminariale che ospita i responsabili di Borgo Egnazia.
Inoltre, il 21.05.2020 si è svolto un incontro di orientamento e consultazione tra gli studenti iscritti al CdS in Manager del turismo ed alcuni docenti di Area Turismo, nell'ambito del quale è stata presentata l'offerta formativa del CdS LM-49. Tale incontro si è tenuto in via telematica, mediante l'utilizzo della piattaforma Teams, a causa dell'emergenza sanitaria da COVID-19.

D'altra parte, a livello di Ateneo, opera il CORT (Centro Orientamento e Tutorato) e la Segreteria Studenti dell'Università del Salento, con la programmazione di numerose iniziative di orientamento, quali:
- organizzazione di Open Day divisi per Dipartimento, da svolgersi presso le sedi universitarie (https://orientamento.unisalento.it/open-days);
- Iniziative speciali, ovvero occasioni, eventi, incontri e manifestazioni, organizzate da Amministrazioni pubbliche locali (Comuni, Province, Regioni), nazionali ed internazionali (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca), Atenei, enti di formazione pubblici e privati, aziende ed associazioni.
Si sottolinea che le attività di orientamento gestite dal CORT (e pubblicizzate sul portale di Ateneo) sono organizzate in sinergia con il programma di orientamento del DSE.
Oltre alle attività di orientamento in ingresso, svolte dai docenti del corso di laurea magistrale in sede, degne di nota sono anche quelle svolte sempre in loco con il coinvolgimento di laureati che ricoprono posizioni di rilievo nel mondo del lavoro.
Importanti sono alcune iniziative di orientamento in ingresso, come ad esempio:
- quella organizzata nel 2013 in occasione della consegna dei diplomi di laurea durante un evento culturale aperto al pubblico, al fine di aumentare la visibilità del CdS all'esterno;
- l'iniziativa "Trent'anni e oltre", celebrativa del trentennale della Facoltà di Economia tenutasi il 19 maggio 2017, con interventi degli ex Presidi, imprenditori, rappresentanti istituzionali, e con il coinvolgimento degli studenti
- il DSE day realizzato in data 14 Dicembre 2018 (Centro Congressi dell'Università del Salento-Complesso Ecotekne), nell'ambito del quale si è tenuta una tavola rotonda sul tema "Economia, Società, Futuro: I percorsi innovativi per i nostri giovani". A tale evento hanno partecipato i Presidenti dei Corsi di Studio del DSE, con la presentazione dell'offerta formativa dei corsi di laurea magistrali all'apertura della tavola rotonda
All'inizio dei corsi, i singoli docenti svolgono delle attività rivolte a ridurre le disomogeneità nelle conoscenze preliminari degli studenti provenienti da differenti corsi di laurea. Tale attività è molto utile in quanto permette di livellare le conoscenze di partenza, permettendo una maggiore efficacia della docenza e una più proficua comprensione, da parte degli studenti, dei contenuti erogati, anche con l'ausilio di materiale didattico integrativo.
Inoltre, alcuni docenti afferenti al Consiglio Didattico dell'area Turismo sono incaricati dal Consiglio Didattico stesso di ricoprire il ruolo di tutor. In tale veste, essi svolgono attività di tutorato e consulenza, in caso di richieste di chiarimento da parte di studenti potenziali o iscritti, con riferimento all'organizzazione del percorso di studio o alla comprensione di contenuti disciplinari.
A livello di Ateneo, l'ufficio Integrazione Disabili dell'Università del Salento si occupa di agevolare il percorso universitario degli studenti diversamente abili, offrendo accoglienza, orientamento e informazioni In aggiunta, gli studenti tutor, iscritti ai Corsi di Laurea Magistrale, svolgono attività di accoglienza e tutorato presso gli sportelli del Centro Accoglienza Studenti (CAS) attivati nelle aree economico-giuridica, nonché in quella umanistica e scientifica.

Tra le iniziative di orientamento in itinere, rientra l'incontro di orientamento e consultazione, tenutosi in data 21.05.2020, tra gli studenti iscritti al CdS in Manager del turismo ed alcuni docenti di Area Turismo, a cui hanno partecipato anche gli studenti del CdS LM-49.
Nell'ambito di tale incontro, tenutosi in via telematica (mediante l'utilizzo della piattaforma Teams) a causa dell'emergenza sanitaria da COVID-19, si è discusso del percorso formativo della LM-49 e sono emersi interessanti spunti di riflessione utili per il miglioramento della qualità dell'offerta didattica.
Il numero dei questionari analizzati per l’a.a. 2018-2019 è pari a 293, dei quali 218 (74,4%) relativi a studenti frequentanti e 75 (25,6%) di studenti non frequentanti. Rispetto all’a.a. precedente – durante il quale il numero di questionari compilati era di 255 dei quali 58,8% da studenti frequentanti e 41,2% da studenti non frequentanti – si registra una maggiore partecipazione all’indagine, in termini sia di numero totale di rispondenti sia della quota di frequentanti.
Per quanto riguarda il blocco delle domande attinenti alla sezione "Insegnamento", il totale degli studenti (frequentanti e non frequentanti) intervistati per il CdS LM-49, manifesta un livello di gradimento pressoché in linea con la media di Dipartimento e di Ateneo per tutti gli indicatori della sezione. In particolare, con riferimento al quesito inerente alle conoscenze preliminari (ins1), si registra una valutazione pari a 70/100, in linea con quella di Ateneo e leggermente superiore a valore medio di Dipartimento (68/100). Analoga situazione si riscontra per l’indicatore relativo all’adeguatezza del carico di studio (ins2), per il quale si registra un punteggio generale di 75/100, a fronte di un punteggio di 72/100 a livello di Dipartimento e di 75/100 a livello di Ateneo. Relativamente agli indicatori inerenti all’adeguatezza del materiale didattico (ins3, punteggio 75/100) e alla chiarezza delle modalità di esame (ins4, punteggio 79/100), si registrano valutazioni perfettamente in linea con la media di Dipartimento e leggermente inferiori a quelle di Ateneo (pari, rispettivamente, a 78/100 e 81/100). In generale, il livello di gradimento per il CdS con riferimento alla sezione "Insegnamento" risulta solo lievemente inferiore rispetto all’a.a. 2017/2018.
Per quanto concerne le domande inerenti alla sezione "Giudizio sul docente", l’analisi comparata dei punteggi fa emergere delle aree di miglioramento. Infatti, da un confronto rispetto all’anno precedente emerge una flessione degli indici inerenti al CdS con riferimento al totale dei rispondenti. - In particolare, relativamente all’indicatore sul "rispetto degli orari di svolgimento delle lezioni" (doc5), si riscontra una valutazione di 78 per l’a.a. 2018/2019 (a fronte di un valore pari a 80 per l’a.a. 2017/2018) con riferimento agli indici del CdS rispetto a valori medi di Dipartimento e di Ateneo, rispettivamente, di 85/100 e 86/100 per entrambi gli accademici considerati. - Una seconda area di miglioramento corrisponde alla "Le attività didattiche integrative (esercitazioni, tutorati,laboratori, etc...) sono utili all'apprendimento della materia" (doc8). Per tale indicatore, il punteggio medio del CdS è pari a 76/100 (85 nell’a.a. 2017/2018), a fronte di uno stesso valore medio per il Dipartimento (77 nell’a.a. 2017/2018) e di 80/100 per l’Ateneo (79 nell’a.a. 2017/2018). - Una terza area di miglioramento corrisponde alla "coerenza dell’insegnamento con quanto dichiarato sul sito web" (doc9). Per tale indicatore, il punteggio medio del CdS è pari a 78/100 (88 nell’a.a. 2017/2018), a fronte di un valore medio di 83/100 (84 nell’a.a. 2017/2018) per il Dipartimento e di 85/100 per l’Ateneo per ambedue gli accademici considerati. - Una quarta area di miglioramento riguarda la "reperibilità del docente per chiarimenti e spiegazioni" (doc10). Su questo fronte, il CdS ha ricevuto una valutazione media di 78/100 (86 nell’a.a. 2017/2018), a fronte di un punteggio medio di 82/100 (83 nell’a.a. 2017/2018) per il Dipartimento e di 84/100 per l’Ateneo per entrambi gli accademici considerati.
Non si riscontrano, invece, differenze sostanziali rispetto alla situazione del Dipartimento e/o alla situazione di Ateneo per quanto riguarda
- l’indicatore sulla "capacità del docente di stimolare l’interesse degli studenti" (doc6): il punteggio è pari a 81/100 (84 nell’a.a. 2017/2018), rispetto a 79/100 (78 nell’a.a. 2017/2018) a livello dipartimentale, e 81/100, a livello di ateneo (per entrambi gli anni accademici analizzati);
- l’indicatore sulla "capacità del docente di esporre gli argomenti in modo chiaro" (doc7): il punteggio è pari a 83/100 (87 nell’a.a. 2017/2018), rispetto a 79/100 (valore analogo all’a.a. precedente) a livello dipartimentale, e 82/100 (valore analogo all’a.a. precedente) a livello di ateneo.
Un allineamento sostanziale con il Dipartimento e l’Ateneo si riscontra anche per i due indicatori riguardanti l’interesse da parte degli studenti: - l’indicatore sull’interesse per gli argomenti trattati (int11) raggiunge un punteggio di 80/100 (83 nell’a.a. 2017/2018), di poco superiore alla media di Dipartimento (78 nell’a.a. 2018/2019 e 79 nell’a.a. 2017/2018), ma uguale al dato medio di Ateneo (80 per entrambi gli anni accademici considerati - il grado di soddisfazione complessivo (int11B): il valore medio del CdS è di 75/100 (79 nell’a.a. 2017/2018), a fronte di un valore medio di 74/100 (75 nell’a.a. 2017/2018) per il Dipartimento e di 77/100 (per entrambi gli anni accademici considerati) per l’Ateneo.
Analizzando i dati relativi ai suggerimenti forniti dagli studenti rispondenti (frequentanti e non), si registrano quattro aree critiche relative ai seguenti aspetti: 1) eliminare dai programmi argomenti già trattati in altri insegnamenti (SUG4), evidenziato dal 20,48% dei rispondenti; 2) aumentare l’attività di supporto didattico (SUG2), segnalato dal 19,11% dei rispondenti; 3) migliorare il coordinamento tra insegnamenti (SUG5), proposto dal 18,77% dei rispondenti; 4) fornire più conoscenze di base (SUG3), indicato dal 18,09% dei rispondenti.
Infine, è interessante sottolineare che, rispetto all’a.a. precedente, si sono registrate percentuali più basse per i suggerimenti inerenti all’alleggerimento il carico didattico complessivo (con una percentuale inferiore di circa 8 punti percentuali rispetto al 2017/2018) e all’inserimento di prove d'esame intermedie (con una percentuale inferiore di circa 3 punti percentuali rispetto al 2017/2018).

Commento discusso e approvato dal Consiglio didattico dell'Area del Turismo nella seduta del 10/09/2020

Opinioni degli studenti - A cura del Presidio della Qualità D'Ateneo
Il questionario ALMALAUREA è stato compilato da n.16 (corrispondente al 100%) laureati nell'anno di indagine 2019, di età media pari a 29,4 anni, prevalentemente di sesso femminile (68,8%), provenienti per la maggior parte (62.5%) dalla stessa provincia della sede degli studi, per il 31,3% da un'altra provincia della stessa regione e per il 6,3% da un'altra regione. Con riferimento alla riuscita negli studi, il 68,8% dei rispondenti al questionario ha dichiarato di aver scelto il corso di laurea magistrale per fattori sia culturali sia professionalizzanti, il 12,5% per fattori prevalentemente culturali ed il 6,3% per fattori prevalentemente professionalizzanti. Relativamente alla regolarità negli studi, emerge che il 31,3% dei rispondenti si è laureato in corso, con una durata media degli studi pari a 3,4 anni ed il voto medio alla laurea è stato 107,1/110. Soltanto il 6,3% ha svolto un periodo di studi all'estero durante il biennio magistrale con Erasmus o altro programma dell'Unione Europea. La gran parte dei rispondenti nell'anno di indagine in esame ha espresso un giudizio di complessiva soddisfazione sull'esperienza universitaria (il 50% dei rispondenti è decisamente soddisfatto del percorso formativo ed il 43,8% più che soddisfatto), con un leggero calo di 6,2 punti percentuali rispetto all'anno di indagine 2018 (il 61,5% dei rispondenti era decisamente soddisfatto del percorso formativo ed il 38,5% più che soddisfatto). Il giudizio in merito al rapporto con i docenti evidenzia un livello di generale soddisfazione ampiamente positivo (93,8%) per i laureati che hanno risposto al questionario nell'anno 2019 (50% "decisamente sì" e 43,8% "più sì che no"), con un incremento di circa 9,2 punti percentuali rispetto al 2018 (il giudizio era positivo per 84,6% dei rispondenti, dei quali il 30,8% aveva risposto "decisamente sì" ed il 53,8% "più sì che no"). Relativamente al rapporto con gli studenti, il livello di soddisfazione espresso nel 2019 risulta positivo per il 93,8% dei rispondenti (62,5% "decisamente sì" e 31,3% "più sì che no") ed è leggermente inferiore rispetto all'anno precedente (il 100% dei rispondenti aveva espresso un giudizio soddisfacente nel 2018, di cui (46,2% "decisamente sì" e 53,8% "più sì che no"). Con riferimento alla valutazione dei servizi e delle strutture, i giudizi espressi hanno riguardato i seguenti aspetti: -l'adeguatezza delle aule, per la quale il 75% dei rispondenti ha espresso un giudizio positivo (il 37,5% ritiene che le aule siano "sempre o quasi sempre adeguate", un altro 37,5% le ritiene "spesso adeguate"), seppure inferiore di 8,3 punti percentuali rispetto all'anno precedente (83,3%, di cui 25% "sempre o quasi sempre adeguate", 58,3% "spesso adeguate"), -le postazioni informatiche sono state utilizzate dall’87,5% dei rispondenti. Esse risultano essere in numero adeguato per il 78,6% dei rispondenti ed in numero inadeguato per il 21,4%, con un netto miglioramento della valutazione rispetto all’anno 2018 (nel 2018, le postazioni risultavano essere in numero adeguato solo per il 30% dei rispondenti ed in numero inadeguato per ben il 70%) -i servizi di biblioteca sono stati valutati dal 100% degli intervistati, dai quali è stata espressa una valutazione positiva per l’87,6% dei rispondenti (56,3% "decisamente positiva" e 31,3% "abbastanza positiva"); nel 2018 la valutazione positiva era stata espressa dal 91,7% dei rispondenti (50% "decisamente positiva" e 41,7% "abbastanza positiva), -le attrezzature per altre attività didattiche sono state utilizzate nell'anno 2019 dall’87,5% dei rispondenti. Di questi il 78,5% le ritiene adeguate (il 21,4% dei rispondenti le considera "sempre o quasi sempre adeguate", mentre il 57,1% dei rispondenti le ritiene "spesso adeguate"), con una leggera diminuzione di gradimento rispetto al 2018, quando l'80% dei rispondenti le riteneva adeguate (il 20% le considerava "sempre o quasi sempre adeguate", mentre il 60% "spesso adeguate"), - l'adeguatezza degli spazi dedicati allo studio individuale, per cui la valutazione è positiva per 63,6% dei rispondenti che ne hanno usufruito e risulta migliore rispetto all'anno precedente (nel 2018 55,6% riteneva gli spazi adeguati). Per quanto concerne l'organizzazione degli esami, il 93,8% dei laureati nell'anno di indagine 2019 la ritiene soddisfacente (31,3% "sempre o quasi sempre", 62,5% per più della metà degli esami), con un peggioramento della valutazione rispetto all’anno di indagine precedente, laddove il 61,5% dei laureati la ritenevano "sempre o quasi sempre" soddisfacente. In merito all'adeguatezza del carico di studio degli insegnamenti, il 37,5% dei rispondenti nell'anno 2019 ritiene il carico "decisamente adeguato" rispetto alla durata del corso di studio ed il 43,8% lo ritiene "più che adeguato". Nell’anno 2018 il 53,8% dei rispondenti riteneva il carico "decisamente adeguato" rispetto alla durata del corso di studio ed il 30,8% lo riteneva "più che adeguato". Infine, tra i risultati più significativi dell'indagine sul profilo dei laureati del 2019 è interessante rilevare che ben l'87,5% dei rispondenti si iscriverebbe nuovamente allo stesso corso di laurea magistrale dell'Ateneo (a fronte dell'84,6% dei laureati dell'anno 2018), mentre solo il 6,3% (il 15,4% nel 2018) non si iscriverebbe più a nessun corso di laurea magistrale.

Commento discusso e approvato dal Consiglio didattico dell'Area del Turismo nella seduta del 10/09/2020

Opinioni dei laureati
La laurea magistrale in Gestione delle Attività Turistiche e Culturali fornisce le capacità necessarie per poter valutare autonomamente ed approfondire gli aspetti critici del management degli enti, delle imprese nel settore turistico e culturale.
Tali obiettivi sono raggiunti, oltre che con le tradizionali formule didattiche, anche tramite percorsi formativi che prevedono interventi diretti e visite guidate in specifiche realtà nelle quali realizzare idonee prove di verifica.
I laureati sono, inoltre, nella condizione di partecipare a master universitari o a corsi di dottorato di ricerca volti in particolare all'approfondimento delle tematiche di management e valorizzazione del patrimonio turistico e culturale.
Il Corso di Studio in "Gestione delle attività turistiche e culturali" è stato istituito con D.M. 270 nell’anno 2008 (rif. "Verbale del Consiglio di Facoltà del 14/12/2007" - Approvazione offerta formativa a.a. 2008/09 riguardante il Corso di laurea di nuova istituzione, punto 3, pag. 4; rif. parere favorevole del Comitato regionale di Coordinamento del 29/01/2008), presso la Facoltà di Economia (oggi Dipartimento di Scienze dell’Economia) dell’Universita? del Salento. Sono intervenute alcune modifiche di ordinamento (da ultima quella del 2015 con DR di emanazione dell'ordinamento didattico del 07/08/2015), e di regolamento al fine di adeguare l’offerta formativa alle esigenze del mercato e consentire conseguentemente un ampliamento dello spettro dei possibili sbocchi occupazionali dei laureati.
Tale percorso formativo consente di formare figure specializzate con competenze trasversali in tema di gestione integrata, promozione e valorizzazione del territorio, in grado di operare in aziende del settore turistico e culturale, nonché ricoprire ruoli di responsabilità in Enti della Pubblica Amministrazione.
A tal fine risulta pregnante la conoscenza delle realta? turistiche e culturali e delle modalità di integrazione delle stesse, in particolare i loro aspetti gestionali ed economico-giuridici. Altri aspetti connessi con il completamento del percorso formativo in maniera coerente con le finalita? del profilo in uscita riguardano la formazione in ambito storico-geografico e linguistico.
Il CdS prevede un percorso formativo biennale mono-curriculare, declinato per aree disciplinari finalizzate alla formazione delle suddette figure dotate di conoscenze teoriche (in termini di contenuti, metodi e strumenti) proprie delle diverse discipline previste, nonché delle capacita? di applicare tali conoscenze a problematiche specifiche del mondo reale.
Nella fattispecie, il primo anno è caratterizzato dalla presenza di corsi di area aziendale (Management strategico delle imprese turistiche, Marketing territoriale e Programmazione e controllo delle imprese turistico-ricettive), giuridica (Diritto dell'ambiente e della cultura, Diritto regionale) e linguistica (English for Economics and International Relations, Lingua francese, Lingua spagnola). Il secondo anno si articola in corsi di area aziendale (Management delle aziende culturali, Tecnologia risorse e ambiente, ovvero Qualità e Certificazione di prodotti e servizi per la coorte 2019), storico-economica ed economico-geografica (Storia economica del turismo, Turismo e sviluppo del territorio).
In particolare, l'apprendimento delle lingue è incoraggiato anche allo scopo di favorire la mobilita? degli studenti in ambito europeo ed extra-europeo mediante programmi di scambio con Universita? straniere (accordi bilaterali, programma Erasmus, ricerca tesi e altro).
Il percorso formativo è strutturato in lezioni, seminari, lavori di gruppo, discussione di casi reali, esercitazioni e lettorati finalizzati all’acquisizione di conoscenze nelle aree suddette e allo sviluppo di competenze metodologiche ad esse connesse.
L’offerta formativa e? arricchita da altre attivita? (tirocini e mobilità) e da varie iniziative (giornate di studio, convegni internazionali) che mirano al coinvolgimento degli studenti e al potenziamento delle competenze acquisite.
Questo corso di studio è stato progettato e, successivamente revisionato, in risposta, oltre all’evoluzione del settore turistico a livello nazionale ed internazionale, anche alla emergente vocazione ed al potenziale turistico del territorio di immediato riferimento. A cio? si aggiunga il positivo riscontro da parte delle Istituzioni locali (in particolare Camera di Commercio, Confindustria, APT, Provincia di Lecce e Comune di Lecce) sia in fase di progettazione sia di consultazione successiva.
Il percorso, tramite le aree di apprendimento aziendale, giuridica e linguistica, permette di formare professionisti altamente qualificati con competenze nelle diverse attività che riguardano la valorizzazione e gestione del territorio.
In particolare il corso, strutturato in maniera mono-curriculare, si prefigge l' obiettivo di consentire l'acquisizione di specifiche conoscenze, di natura economico-giuridica e sociale, riguardanti cultura, ambiente e turismo e le loro interconnessioni, al fine di poter gestire efficacemente le organizzazioni preposte al governo delle istituzioni turistiche.
Pertanto, diventa pregnante la conoscenza delle realtà turistiche e culturali, in particolare i loro aspetti organizzativi, gestionali ed economico-finanziari ciò principalmente attraverso lo studio delle discipline dei SSD SECS P07-P08 le quali affrontano tematiche coerenti con i temi suddetti, quindi con il profilo curriculare.
Il percorso formativo è altresì caratterizzato dall’approfondimento di tematiche giuridiche inerenti la normativa degli Enti locali e quella in ambito ambientale.
Altri aspetti connessi con il completamento del percorso formativo in maniera coerente con le finalità dei profili curriculari in uscita riguardano la formazione in ambito geografico e linguistico.
Va, altresì, menzionata la strutturale vocazione ed il potenziale presente nel territorio salentino nell'ambito delle tematiche turistiche. A ciò si aggiunga il positivo accoglimento da parte delle Istituzioni (in particolare Camera di Commercio, Confindustria, APT, Provincia di Lecce e Comune di Lecce) per precedenti iniziative nonché nella fase di presentazione del progetto formativo.
La prova finale, per il conseguimento del titolo di studio, consiste nella redazione e nella discussione in pubblico di un elaborato scritto che affronta il tema definito al momento dell'assegnazione della tesi dal relatore tramite lo studio dei contributi dottrinali nonché l'analisi di casi concreti. Quest'ultimo aspetto, in particolare, deriverà anche dall'esperienza conseguita dal laureando nell'ambito del tirocinio formativo il quale costituisce, tra l’altro, una buona base applicata per l’elaborazione del lavoro finale.
Tramite l'elaborato, il candidato deve dimostrare il possesso delle conoscenze, competenze e capacità previste dagli obiettivi formativi specifici del corso.
La valutazione conclusiva tiene conto anche dell'intera carriera dello studente durante il percorso formativo, dei tempi e delle modalità di acquisizione dei crediti formativi universitari, delle valutazioni riportate negli esami di profitto e dello svolgimento di periodi formativi all'estero e della capacità espositiva del candidato durante la seduta di laurea.
La prova finale per il conseguimento della Laurea Magistrale consiste nella redazione e discussione di una
dissertazione scritta (tesi). La tesi di laurea viene assegnata in una delle materie sostenute dal candidato nel Corso di Studio. In particolare, il contenuto della
prova finale consiste nella presentazione e discussione di:
a) una tesi intesa come redazione di un elaborato scritto che verta su:
- l'analisi della letteratura con conseguente organizzazione di materiale bibliografico ed empirico relativa ad un tema specifico definito insieme con un docente di
riferimento;
- una ricerca svolta su questioni, materie, casi pratici o specifici, attinenti al programma di uno degli insegnamenti attivati nel corso di studio;
- un’analisi di un caso aziendale;
b) un’esperienza di tirocinio formativo; l’elaborato scritto in questo caso, può consistere:
- nella relazione su di una esperienza di tirocinio e/o sui risultati conseguiti;
- nell'approfondimento di problematiche connesse all'area nella quale lo studente ha svolto il tirocinio;
- nella relazione su esperienze di corsi frequentati durante i programmi di permanenza all’estero riconosciuti dal Dipartimento di Scienze dell’Economia
(Programmi Socrates, Erasmus, etc.).
Il candidato è tenuto a concordare per tempo con il relatore l'argomento della prova finale, almeno 6 mesi prima della seduta di laurea.
Il deposito della richiesta tesi, l'assegnazione della stessa e la verbalizzazione della laurea avverranno in conformità alla delibera del Senato Accademico n. 57 del 20.05.2020 di approvazione del progetto TESI on line.
La discussione della tesi avviene in forma pubblica, davanti alla Commissione di laurea nominata all'uopo, alla quale segue la valutazione da parte della Commissione riunita in camera di consiglio. Successivamente la medesima Commissione ne comunica l'esito al termine della discussione e segue la proclamazione pubblica.

L'accesso alla laurea magistrale è consentito a tutti i laureati triennali in corsi di laurea afferenti alle discipline: economiche (Classi L-18 ed L-33) sociali (Classi L-39 ed L-40), politiche e dei beni culturali (Classi L-1, L-16, L-36), ai laureati in Scienze della comunicazione (Classe L-20), per i quali si procede ad una verifica della personale preparazione.

L’accesso è consentito, inoltre, a coloro che hanno conseguito una laurea triennale
diversa dalle precedenti ai quali è richiesto il possesso di 30 CFU nell'ambito
dei seguenti settori scientifico-disciplinari: economico (dal SECS-P/01 al SECS-P/06; inoltre SECS-P/12, M-GGR/02 ed AGR/01), aziendale (dal SECS-P/07 al SECS-P/11; inoltre SECS-P/13), giuridico (SSD riferiti all’AREA 12 – Scienze giuridiche).
La verifica della personale preparazione avverrà mediante una prova orale che lo studente sosterrà con una commissione composta da 3 docenti all'uopo nominata dalle attuali strutture didattiche competenti.
In esito allo svolgimento della prova, potranno immatricolarsi gli studenti ritenuti idonei dalla commissione.


La verifica della preparazione personale avverrà mediante una prova orale che lo studente sosterrà con una commissione all'uopo nominata dalle strutture didattiche competenti (Direzione del Dipartimento), composta da 3 docenti. Tale verifica dell'adeguatezza della preparazione personale avviene mediante colloquio individuale, volto ad accertare il possesso delle conoscenze di base di natura aziendale e economico-giuridica, nonché gli aspetti motivazionali.
In particolare saranno richiesti elementi inerenti al sistema aziendale (concetto di azienda, finalità, obiettivi e organizzazione delle aziende), ai principi di economia del turismo e all'organizzazione dei poteri pubblici.
In esito allo svolgimento della prova potranno immatricolarsi gli studenti che avranno conseguito un punteggio pari o superiore a 18/30.
La prova, il cui esito rappresenta requisito indispensabile ai fini dell'immatricolazione al Corso di Laurea Magistrale in Gestione delle attività turistiche e culturali è obbligatoria; per cui il mancato superamento della prova di ammissione non permette l'immatricolazione.
La prova sarà preceduta, per ciascun candidato, dalla verifica di sussistenza dei requisiti curriculari da parte del Settore didattica del Dipartimento.
Possono accedere al Corso di Laurea Magistrale in Gestione delle attività turistiche e culturali (LM-49) tutti i laureati triennali in corsi di laurea afferenti alle discipline economiche, sociali, politiche e dei beni culturali, compresi i laureati in Scienze della comunicazione. L'accesso è consentito, inoltre, a coloro che sono in possesso di laurea triennale diversa dalle precedenti ai quali è richiesto il possesso di 30 CFU distribuiti nell'ambito dei seguenti settori scientifico-disciplinari: economico, economico-aziendale, giuridico.

Profilo

Professionisti e manager altamente qualificati con competenze nelle diverse aree che riguardano la valorizzazione e gestione del territorio.

Funzioni

I laureati del corso di laurea magistrale in Gestione delle attività turistiche e culturali potranno svolgere attività direzionali e tecnico-professionali nell’ambito sia di imprese private sia di Istituzioni Pubbliche e non profit, con particolari competenze specialistiche per le attività economiche connesse al settore del turismo e dei beni culturali.
Le competenze derivano dall'approfondimento di discipline aziendali, giuridiche e linguistiche.

Competenze

Manager e dirigente di imprese operanti nel settore del turismo. Dirigente nella Pubblica Amministrazione. Consulente aziendale in materia turistica e dei beni culturali.

Sbocco

Imprese, Enti e Associazioni operanti nel settore del turismo e della cultura.