Laurea Magistrale a Ciclo Unico in GIURISPRUDENZA

Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Corso di studi in inglese
LAW
Titolo
Laurea Magistrale a Ciclo Unico
Classe MIUR
Classe delle lauree magistrali in giurisprudenza - LMG/01 (DM270)
Durata
5 anni
Crediti
300
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE
Sito web del corso
https://www.giurisprudenza.unisalento.it
Lingua
ITALIANO
Sede
Lecce
Anno accademico
2019/2020
Tipo di accesso
Corso ad accesso libero
Profili professionali formati
2.5.2.1.0 - Avvocati
2.5.2.2.1 - Esperti legali in imprese
2.5.2.2.2 - Esperi legali in enti pubblici
2.5.2.3.0 - Notai
2.5.2.4.0 - Magistrati

Descrizione del corso

I laureati magistrali in giurisprudenza sanno comunicare in forma scritta e orale informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti in ambito giuridico. Hanno capacità di ascoltare e dialogare, negoziare, stabilire relazioni fiduciarie, comunicare, lavorare in squadra. Le capacità comunicative descritte vengono elaborate mediante: prove d'esame che presuppongano notevole capacità espositiva e argomentativa; eventuale elaborazione e discussione di tesine scritte; tirocinii formativi; partecipazione ad esercitazioni pratiche, quali simulazione di processi o discussione di casi concreti nel corso delle lezioni; elaborazione e discussione della tesi di laurea. La verifica dell'acquisizione delle abilità comunicative avviene, inoltre, significativamente in sede di svolgimento della prova finale.
Il laureato Magistrale in Giurisprudenza ha maturato capacità di gestione di sé, flessibilità, iniziativa, attitudine alla soluzione di problemi, capacità di valutazione dell'impatto e monitoraggio di attività e documenti, con particolare riguardo ai profili giuridici di un provvedimento o di una decisione.

Grazie alle metodologie apprese, è in grado di orientarsi nel risolvere problemi implicanti conoscenze giuridiche. Le nozioni recepite e le capacità sviluppate, di studio e di analisi, gli consentono sia di saper individuare gli aspetti giuridici rilevanti di un'area o di un tema con il quale non sia in prima battuta familiare, sia di elaborare soluzioni teoricamente sostenibili e applicabili praticamente nel contesto socio-economico di riferimento. Si segnala in particolare la capacità di orientarsi nelle nuove dimensioni europee e internazionali.

L’autonomia di giudizio si acquisisce tramite il combinarsi di: forme di apprendimento più tradizionale (lezioni frontali di carattere istituzionale, e studio sui manuali e sulle fonti indicate nel corso); ricerche specifiche organizzate su temi approfonditi, eventualmente anche in forma di gruppo o collettiva; simulazioni di processi; lezioni impartite con metodo problem based; tirocini formativi; periodi di studio all'estero; elaborazione e discussione della tesi di laurea.
L'autonomia di giudizio acquisita dallo studente sarà verificata nel corso di svolgimento delle diverse prove valutative e sulla base della tesi di laurea.
Con riferimento all'obiettivo dell'orientamento, e in continuità con le iniziative realizzate lo scorso anno (vedi SUA CDS 2018), sono state coltivate, di concerto con il Centro di Orientamento e Tutorato di Ateneo (CORT), ma anche indipendentemente dallo stesso, numerose e capillari attività di diffusione, presso le Scuole superiori del territorio, della nuova Offerta formativa del Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza. Inoltre si è provveduto alla divulgazione a mezzo organi di stampa e di informazione (anche via web e social network) dell'Offerta formativa articolata nei tre percorsi (di cui alla sezione A), e delle possibilità occupazionali legate ad una Laurea magistrale in Giurisprudenza.
Nell'ambito delle attività di presentazione del percorso Classico del Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza si è svolto, il 20 febbraio 2019, l'Open Day "Il mestiere del giurista" durante il quale si sono illustrate le possibilità di sbocchi professionali offerti da tale percorso del Corso di Laurea con il supporto di operatori pratici. In questa occasione hanno relazionato autorevoli rappresentanti del mondo del lavoro e delle professioni, nostri principali stakeholder, quali il Dott. Roberto Tanisi, Presidente della Corte d'Appello di Lecce, l'Avv. Roberta Altavilla, Presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Lecce, il Dott. Rocco Mancuso, Presidente dell'Ordine dei Notai di Lecce, e il Dott. Antonio Maruccia, Procuratore Generale presso la Corte d'Appello di Lecce, coordinati dai proff. Giulio De Simone e Rossano Adorno.
Nell'ambito delle attività di orientamento riguardanti la presentazione del percorso Europeo e Internazionale si è svolto, il 5 aprile 2019, presso il Rettorato dell'Università del Salento, l'Open Day 'Citizenship in Action: Implementing Participatory Democracy in the European Union', che ha visto la partecipazione di relatori stranieri quali l'avvocatp Onno Brower (Freshfields Bruckhaus Deringer Law Firm – Amsterdam/Brussels), il funzionario europeo Antinio Caiola (European Parliament Legal Service – Luxembourg) e il prof. Emilio De Capitani (European Parliament, King' College-Brussels), che hanno dialogato con i docenti di Diritto dell'Unione Europea del Corso di Laurea, Susanna Cafaro e Claudia Morini.
È inoltre in programmazione un ulteriore Open Day dal titolo 'Il ruolo del giurista e la tutela dell'ambiente', previsto per il 16 aprile 2019. Tale Open Day rientra nelle attività di presentazione del percorso Ambiente e Territorio e vedrà la partecipazione come relatore del Dott. Alessandro Prontera (Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Lecce, operante nella sezione dei reati ambientali).
All'interno dell'organizzazione fornita dal Centro di Orientamento e Tutorato di Ateneo (CORT) si sono altresì svolte numerosissime visite presso le Scuole superiori del territorio a cura di nostri docenti: il relativo quadro delle visite è disponibile nell'allegato .pdf.
Specifiche attività di orientamento sono regolate 1) da un accordo per la realizzazione di percorsi in alternanza scuola-lavoro stipulato tra l'Università del Salento e l'Istituto Liceo Classico e Musicale "G. Palmieri" di Lecce; 2) da un piano formativo personalizzato, convenuto con il Liceo Scientifico "Banzi Bazoli" di Lecce, nell'ambito del quale è stato progettato (ed è in corso di svolgimento, già dal 10 dicembre 2018) un percorso di Alternanza Scuola-lavoro (con indubbie ricadute in chiave di orientamento in entrata) destinato alle classi di quarta superiore, della durata di 25 ore, coordinato per il Corso di laurea dai proff. Stefano Polidori e Raffaele D'Alessio. L'ultimo incontro di questo progetto, il 9 aprile 2019 presso i locali del Dipartimento, ha visto come diretti protagonisti gli studenti del liceo Banzi, i quali, previamente divisi in squadre, si cimenteranno in una 'speech competition' su un caso giuridico illustrato e discusso collegialmente nel corso degli incontri precedenti, svoltisi in prevalenza presso l'istituto scolastico. Tale percorso di alternanza scuola-lavoro costituisce un modello che verrà riproposto alle Scuole del territorio che fossero interessate alla realizzazione di analoghi progetti per i loro studenti.
Inoltre, è in via di realizzazione un accordo con l'Istituto con indirizzo Classico, Scientifico, Linguistico, delle Scienze Umane e delle Scienze Applicate "Virgilio Redi" con sedi a Lecce e Squinzano, per la definizione di un "progetto pilota" che riguarda i liceali del III, del IV e del V anno. Il progetto si articola in tre fasi: la prima parte di iniziative, da svolgersi in collaborazione con il CORT, è rivolta agli studenti del III anno ed è finalizzata all'illustrazione dei corsi di studi attivi presso l'Università del Salento; una seconda parte prevede la partecipazione degli studenti liceali del IV anno a corsi e convegni; l'ultima parte prevede, infine, l'organizzazione di corsi, seminari o percorsi di alternanza scuola–lavoro specificamente destinati ai liceali del V anno. Si prevede che tali attività possano comportare l'esonero dal test d'ingresso per i frequentanti.
Sono state sviluppate altresì pratiche idonee a incrementare la conoscenza reciproca e l'interscambio tra studenti, docenti delle scuole superiori e universitarie, con l'obiettivo di favorire una maggiore consapevolezza negli studenti degli ultimi anni delle superiori delle complessità e criticità che si troveranno ad affrontare all'inizio degli studi universitari (in connessione soprattutto col cambiamento dell'impostazione didattica).
Alcuni docenti e collaboratori del Dipartimento di Scienze Giuridiche hanno altresì partecipato a un proficuo interscambio sul tema dell'Unione Europea con gli studenti del Liceo Scientifico Banzi-Bazoli, del Liceo Artistico Ciardo-Pellegrino, dell'Istituto Galilei-Costa, dell'Istituto Agrario Columella-Presta e dell'Istituto Commerciale V. Bachelet di Copertino (Le). I docenti Luca Zamparini e Maurizia Pierri, insieme al dott. Ubaldo Villani-Lubelli, hanno svolto una serie di lezioni nelle scuole sul funzionamento delle principali istituzioni europee e nel corso delle quali è stata anche illustrata l'offerta didattica del Corso di Laurea.
Nel corso delle suddette pratiche sono state illustrate, anche mediante la proiezione di slides e la diffusione di materiale informativo, sia nel corso degli Open Day che durante le visite di orientamento, agli studenti delle scuole superiori l'offerta formativa del Corso di Laurea, gli attuali sbocchi occupazionali, i profili attinenti all'ingresso nel mondo del lavoro, le prospettive, nazionali, comunitarie ed internazionali, di crescita professionale. Sono stati altresì illustrati i programmi Erasmus e i piani di formazione post-lauream: in particolare le specifiche e le possibilità offerte da Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali, Master in "Amministrazione pubblica: principi e regole, strumenti e tecniche"e Dottorato di ricerca in "Diritto dei beni privati, pubblici e comuni. Tradizione e innovazione nei modelli di appartenenza e fruizione". Nel corso delle attività di orientamento sono stati esposti, inoltre, i dati statistici da Almalaurea a proposito della percentuale di occupati tra i laureati in Giurisprudenza nel quinquennio successivo al conseguimento della Laurea.
Gruppi di studenti delle scuole medie superiori sono stati inoltre invitati ad attività seminariali svolte, nel contesto di corsi di lezione tenuti da nostri docenti del IV e del V anno, da esponenti del mondo del lavoro, come avvocati, magistrati, notai, imprenditori.
Durante le attività di orientamento è stata altresì illustrata la possibilità di accedere al percorso formativo di eccellenza offerto dall'ISUFI, riservato agli studenti che non abbiano superato il diciannovesimo anno d'età e abbiano conseguito un voto di maturità non inferiore a 95/100.
Nell'attività di orientamento rientra anche la giornata dedicata agli studenti atleti organizzata dal prof. Luigi Melica, docente del Consiglio didattico del Dipartimento di Scienze Giuridiche e rappresentante d'Ateneo per l'UniSport, la rete di università italiane che hanno costituito un direttivo e un'assemblea per collaborare su ambiti legati allo sport universitario e alla doppia carriera. L'incontro 'Giovani e Sport. Unisalento doppia le carriere' si è svolto il 2 aprile 2019 presso l'Aula magna del Dipartimento di Scienze Giuridiche e ha visto la partecipazione come relatore principale di Michele Sciscioli, Capo Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio, che ha tenuto una relazione su 'La legge delega sullo sport'. Sono altresì intervenuti, Fernando Marino (Presidente New Basket Brindisi), Angelo Giliberto (Presidente CONI Puglia), Antonio Dima (Segretario Generale CUSI), Saverio Sticchi Damiani (Presidente Lecce-Calcio). Nel corso dell'incontro hanno portato la loro testimonianza gli studenti-atleti dell'Università del Salento che hanno fatto esperienza della doppia carriera, universitaria e sportiva.
Il Corso di Laurea ha altresì partecipato, alla fine di novembre 2018, a un POT (Piani di Orientamento e Tutorato), con il Progetto V.A.L.E - Vocational Academic in Law Enhancement, di cui è Capofila l'Università di Pavia. Il progetto è stato finanziato interamente, del che è stata data notizia nel corso del Consiglio di Dipartimento del 23.2.2019. Sono in corso di organizzazione le attività previste all'interno del progetto divise, come da progetto, in due azioni:
Nell'azione 1 'Piani di Orientamento' è previsto:
a) predisposizione di attività di orientamento per gli studenti degli ultimi tre anni, con incontri di presentazione dell'offerta formativa nelle stesse scuole e in università, in continuità con le iniziative di carattere generale già promosse dagli Atenei;
b) incontri interdisciplinari di introduzione allo studio del diritto, per una prima alfabetizzazione al lessico del giurista, alla metodologia giuridica, con incontri nelle scuole e in università;
c) presentazione, in collaborazione con i docenti delle scuole, di alcuni ambiti generali dello studio del fenomeno giuridico, anche con metodi didattici innovativi, come proiezione di film, e proposte di discussione guidata su problematiche in cui il mondo del diritto è connesso con la letteratura, l'arte, la storia, la scienza, le nuove tecnologie; si tratta di modalità didattiche innovative ed esperienziali - che affrontano casi reali di interesse pubblico sotto la supervisione di docenti universitari e provenienti dal mondo delle professioni; incontri nelle scuole e in università con rappresentanti del mondo del lavoro e delle professioni giuridiche per presentare agli studenti i principali sbocchi occupazionali, le diverse esperienze lavorative, e le specifiche competenze formative richieste dal mercato del lavoro ai futuri laureati in materie giuridiche e organizzazione di singoli seminari per conoscere le peculiarità degli sbocchi professionali;
d) organizzazione, nel periodo a ridosso delle immatricolazioni (settembre), di lezioni su tematiche giuridiche di carattere generale rivolte principalmente a chi è già iscritto o è intenzionato ad iscriversi;
e) attività di formazione/aggiornamento per il personale docente delle scuole, con attenzione al trasferimento di competenze in tema di didattica interattiva;
f) attività di progettazione e supervisione dei percorsi di alternanza scuola lavoro;
g) attività di coordinamento con le scuole e gli enti partner;
h) realizzazione di materiale informativo attività di presentazione alla Città dei risultati delle attività (terza missione).
L'azione 2 'Tutorato' è divisa in quattro attività distinte anche se interconnesse tra loro.
Nell'ambito della prima (Formazione Tutor) è previsto:
a) formazione di studenti tutor del dipartimento, nominati per il progetto, i quali svolgono specifiche attività di tutorato e/o didattico-integrative espresse nei singoli progetti del dipartimento; particolare attenzione ai problemi della didattica (lezioni, esami, tesi di laurea);
b) formazione e supervisione degli studenti universitari coinvolti (tutor o altri con attribuzione di crediti extracurricolari), tramite la metodologia clinica del peer training, nelle attività laboratoriali rivolte agli studenti delle scuole superiori coinvolti nell'alternanza scuola lavoro presso le sedi universitarie o in altre attività di orientamento, e alle matricole e agli studenti in difficoltà;
c) formazione e supervisione di tipo pedagogico/psicologico/didattico e comunicativo/relazionale dei tutor anche attraverso l'uso di tecnologie; d) istituzione di un albo dei tutor formati con validità di tre anni al fine di consentire continuità didattica e formativa e monitorarne l'efficacia attraverso l'andamento delle carriere degli studenti che ne hanno usufruito nonché il livello di soddisfazione degli studenti.
Nell'ambito della seconda attività (Organizzazione del Tutorato) è previsto:
a) proposta di forme innovative di tutorato non disciplinare che permettono agli studenti di addestrarsi alla risoluzione di problemi, allo sviluppo di modelli interpretativi di situazioni e all'osservazione critica dei fenomeni e che potranno essere facilmente replicate nella didattica
b) potenziamento delle attività di tutorato, con organizzazione di simulazione di esami per gli insegnamenti di maggiore difficoltà dei primi anni;
c) valorizzazione della figura già istituita dei docenti tutor di riferimento per gli studenti del primo anno, perché le matricole possano avere un supporto per affrontare meglio l'approccio, spesso problematico, allo studio del diritto e dei problemi giuridici, con lo specifico compito di combattere gli abbandoni e la dispersione accademica;
d) introduzione di modalità didattiche innovative su base didattica PLB (problem based learning) per approfondire la teoria delle materie di base;
e) presentazione e discussione di casi attraverso il debate, metodologia didattica cooperativa e di peer education che permette di stimolare competenze trasversali, a matrice didattica ed educativa, e che ha come obiettivo ultimo il "saper pensare in modo creativo e comunicare in modo efficace ed adeguato";
f) qualificare il percorso formativo in riferimento agli sbocchi occupazionali nelle professioni legali con l'assistenza di docenti, in affiancamento a professionisti legali;
g) rafforzare momenti di confronto degli studenti, fin dal momento dell'iscrizione e soprattutto nell'ultima parte del loro percorso accademico, con esponenti del mondo del lavoro e delle professioni giuridiche;
h) presentazione più chiara e rafforzamento degli stage e tirocini in ambito giuridico promossi da istituzioni pubbliche e private, e dagli ordini professionali;
i) percorsi per l'acquisizione di competenze e skills essenziali per l'approccio al contenzioso legale.
Nell'ambito della terza attività (Valutazione del tutorato) è previsto:
a) monitoraggio della partecipazione (numerosità) alle attività di tutorato;
b) analisi della ricaduta in termini di CFU acquisiti dagli studenti beneficiari delle azioni di tutorato;
c) valutazione dei tutor da parte degli studenti.
Nell'ambito della quarta ed ultima attività (Divulgazione) è prevista la realizzazione di materiale informativo (guide sulla didattica innovativa e sui servizi di peer training), anche realizzato dagli studenti stessi nella logica dell'incremento delle soft skills.
Il corso di studio fornisce supporti e attività di orientamento ai potenziali interessati attraverso:?
- la propria Pagina Web (http://www.giurisprudenza.unisalento.it), nella quale sono reperibili le informazioni essenziali relative alle modalità di accesso, ai calendari e al piano di studio del CdS;
- i docenti del gruppo AQ per la didattica, che si avvalgono del supporto di altri docenti particolarmente attivi sul fronte dell'orientamento, con i quali non di rado si riuniscono in composizione allargata, ed operano in stretta collaborazione con i referenti delle scuole secondarie superiori, con le aziende e gli enti pubblici al fine di fornire indicazioni utili a rafforzare le motivazioni nelle scelte e nei vari passaggi del percorso didattico e prevenire l'abbandono degli studi;
- il personale tecnico/amministrativo del Settore Didattica del Dipartimento di Scienze Giuridiche, che offre consulenza agli studenti e supporto ai docenti per le attività relative all'orientamento in itinere (es. reperimento dati statistici, pubblicazione delle iniziative sul sito web, redazione di atti amministrativi etc.);
- gli studenti tutor reclutati dal CORT con apposito bando e assegnati al settore Didattica del Dipartimento.
Attraverso l'assistenza alla scelta del percorso di studi da seguire, l'attività di orientamento ha per obiettivo l'offerta di un sostegno efficace alle scelte dello studente lungo il percorso formativo, attraverso una serie di indicazioni, di informazioni e di occasioni di confronto costruttivo con il mondo del lavoro.?Attraverso le bacheche docenti si forniscono dati su andamento dei corsi ed esami di profitto.
Con riferimento all'obiettivo della riduzione del numero di abbandoni e dell'incremento dei CFU annualmente conseguiti dagli studenti, è stata svolta una preziosa attività di sostegno, rivolta alla individuazione numerica e nominale dei ritardi nell'acquisizione dei CFU relativi al piano di studi, dai meno gravi fino a quelli più importanti, con l'obiettivo di intercettare gli studenti in situazione di sofferenza prima che il ritardo conduca all'abbandono o alla cronicizzazione della situazione di studente non regolare. In particolare, nell'ambito del Consiglio didattico in Giurisprudenza si è costituito un gruppo di lavoro sulla base di un progetto teso alla riduzione del numero degli studenti fuori corso, degli abbandoni e dei ritardi nella acquisizione dei CFU. Sulla scorta della pregressa attività svolta dal gruppo di lavoro (in SUA CDS 2018), e in sostituzione dello stesso, la Prof. Serena Vergori è incaricata dell'aggiornamento dei dati e del monitoraggio delle carriere.
Nell'intento di incrementare il numero di CFU annuo conseguito dagli studenti e contribuire al raggiungimento, da parte dell'Ateneo, di parametri migliorativi specificamente dettati (e monitorati) dalla programmazione ministeriale (c.dd. Pro3), sono annualmente finanziati dall'Università del Salento, e attivati in seno al CdS, contratti di tutorato didattico nelle materie in cui si evidenziano le maggiori difficoltà da parte degli studenti; ciò avviene privilegiando in genere quelle di primo anno, ma in taluni casi anche di anni successivi. Anche nel 2018, in questa prospettiva, sono stati attivati contratti di tutorato ad hoc, posto che l'amministrazione ha deciso per l'a.a. 2018-2019 di stanziare la somma di 14.000,00 euro per tale finalità. Come già in passato, la scelta degli insegnamenti nell'ambito dei quali attivare i tutorati è stata affidata alla Commissione Paritetica, alla luce dei dati che evidenziassero difficoltà degli studenti a superare le relative prove finali.
La Commissione ha proposto anzitutto la riattivazione dei contratti di tutorato per le stesse materie previste nell'anno scorso (Diritto penale, Diritto privato 1, Diritto commerciale, Diritto del lavoro, Diritto costituzionale e Diritto processuale Civile) e, in considerazione dell'esigenza manifestata dagli studenti di attivare un contratto di tutorato per l'insegnamento di Diritto dell'Unione europea (IUS/14), anche in ragione del rapporto tra il numero dei docenti e il numero degli studenti in sofferenza, la Commissione ha proposto inoltre il finanziamento di 1 contratto anche per questo insegnamento, portando così il numero dei tutorati didattici da 6 a 7.
Nello specifico, l'attività di tutorato didattico è declinabile nella:
1. organizzazione di incontri individuali con gli studenti;
2. predisposizione di un percorso di ripresa e conclusione degli studi sulla base della situazione individuale;
3. individuazione di strategie a lungo termine atte a prevenire il ritardo negli studi e gli abbandoni.
In attesa di valutare l'efficacia e lì'impatto dei tutoraggi svolti, per ora si evidenzia che gli ultimi dati acquisiti in riferimento agli obiettivi strategici di Ateneo (Programmazione triennale 2018-2020) risalgono al 31 luglio 2018; da essi emerge quanto segue.
Per quanto riguarda la percentuale di studenti che ha acquisito 40 CFU il CdLM registra un leggero svantaggio su A_A_1 (dell'ordine del 1.1 %; infatti il 28.8% degli immatricolati puri ha acquisito 40 CFU, contro il 29.9% del 2017) ed un leggerissimo vantaggio su D_2_1 (dell'ordine del 0.8 %; il 34.0% degli studenti regolari ha conseguito 40 CFU, contro il 33.2% alla stessa data del 2017; il vantaggio di 8 punti per mille si verifica a tutte le soglie intermedie, quali 32, 24 e 16 CFU).
Parallelamente ai corsi sono stati avviati altresì laboratori didattici e seminari sui temi più impegnativi dei programmi di studio. Ulteriore materiale didattico viene offerto dai docenti, anche on line.
Quanto al supporto delle attività di docenza e tutorato svolte presso le diverse cattedre e a cura dei titolari dei relativi insegnamenti e dei tutor didattici, si possono menzionare come unità di personale amministrativo una unità dedicata al supporto organizzativo delle attività di orientamento in ingresso, in itinere e in uscita e una unità che cura, fra i propri compiti amministrativi, l'erogazione dell'informazione on-line e l'aggiornamento del sito web del Corso di Laurea.
Sono a disposizione degli studenti i seguenti tutor:
- AUGUSTI Eliana;
- D'ALESSIO Raffaele;
- MORINI Claudia;
- MC BRITTON Monica;
- NUZZO Luciano;
- PELLERINO Giovanni;
- PORCARI Francesco;
- POSITANO Giuseppe;
- TACELLI Maria Luisa;
- TROISI Michele;
- VERGORI Anna Serena.
Hanno svolto una funzione rilevante anche ai fini dell'orientamento in itinere le attività seminariali (di cui si allegano le locandine) che hanno coinvolto magistrati e dirigenti dell'Amministrazione giudiziaria.
Su iniziativa di alcuni docenti e di Elsa Lecce, recentemente è stato anche attivato un Corso di preparazione alla scrittura della tesi di laurea che ha riscosso notevole successo fra gli studenti; il corso, articolato su quattro incontri di due ore ciascuno, è stato svolto con l'ausilio di docenti e giovani studiosi del Dipartimento di Scienze Giuridiche e del Corso di laurea in Giurisprudenza (fra essi, i proff. Carlo Mignone, Stefano Polidori, Raffaele D'Alessio, Eliana Augusti, Claudia Morini e Francesco Tuccari) ed ha coinvolto le cattedre dei laboratori di Metodologia e tecniche di scrittura giuridica e di Ricerche bibliografiche e uso delle banche dati giuridiche.
Sempre di recente, è stato finanziato dalla Regione Puglia, il "Progetto Itinera - Itinerary for Reinventing the Access", approvato con determina dirigenziale n. 10 del 18 gennaio 2017, pubblicata sul BURP n. 12 del 26 gennaio 2017_CUP F82C17000410008, gestito dal Centro Unico di Ateneo per la Gestione dei Progetti di Ricerca e il Fund Raising. Si tratta di un progetto di Orientamento in itinere che prevede azioni di recupero della dispersione e di tutoraggio a vantaggio di tutti i CdS dell'Ateneo salentino. In questo ambito sono stati individuati tre tutor dell'area economico-giuridica che hanno dato avvio alle attività ivi previste, il cui espletamento richiede anzitutto la necessità a fini statistici di somministrare agli studenti del primo anno un questionario utile a monitorare e valutare il livello dei servizi offerti dall'Università del Salento.
Inoltre i tutor offriranno un servizio di tutoraggio dedicato agli studenti dei CdS afferenti all'Area suddetta.
Attività di orientamento di tutorato in itinere sono anche previste (e finanziate) nell'ambito del progetto V.A.L.E - Vocational Academic in Law Enhancement, di cui è Capofila l'Università di Pavia e di cui si è diffusamente parlato nel quadro precedente.
I risultati della Customer Satisfaction per l'a.a. 2017/2018 sono stati analizzati (unitamente ai parziali dell’a.a. 2018/2019, per i quali si attende il completamento dei questionari) dalla Commissione Didattica Paritetica del CdLM in Giurisprudenza nella riunione del 30 aprile 2019. Il relativo verbale è stato trasmesso al Presidente del Consiglio Didattico e le risultanze sono state oggetto di approfondita analisi ed ampia discussione nel Consiglio didattico del 7 maggio 2019, ove si è deliberato di chiedere al PQA l'abilitazione all'accesso ai dati disaggregati della medesima rilevazione alla Coordinatrice della CPDS, al fine di approfondire l'analisi dei dati e realizzare una valutazione per Aree, come già fatto lo scorso anno.
L’analisi dei dati in forma disaggregata è stata svolta dalla CPDS nella successiva riunione del 19 giugno 2019, il cui verbale è stato trasmesso al Presidente del Corso di laurea e portata per la discussione nel Consiglio didattico del 10 luglio 2019.
Con riferimento ai questionari contenenti le opinioni degli studenti,
analizzati per l’a.a. 2017/2018 (e parzialmente per il 2018/2019), essi sono stati rilevati in modo differenziato fra studenti frequentanti e non frequentanti. L’analisi ha pertanto consentito una lettura più "avvertita" e plurale dell’efficacia e dell’impatto della didattica erogata nei riguardi degli studenti e del loro libello di soddisfazione anche riguardo a servizi e infrastrutture.
La soddisfazione media complessiva tra studenti frequentanti e non frequentanti del Corso di Studio in Giurisprudenza per l'anno 2017/2018 è, come oramai accade da diversi anni, più alta rispetto alla media di Ateneo e tra le più alte rispetto agli altri Corsi di Laurea. Anche i dati parziali, aggiornati al 19/02/2019, delle opinioni degli studenti per l'a.a. 2018/19, evidenziano un livello di soddisfazione che continua ad attestarsi a livelli superiori rispetto a quelli di Ateneo, rilevando inoltre un lieve aumento rispetto ai dati definitivi dell'a.a. 2017/18.
Nella sezione "Insegnamento", elevato è il livello di soddisfazione degli studenti frequentanti; quello dei non frequentanti è inferiore di circa 7-8 punti rispetto a quello dei frequentanti, ma pur sempre attestato su livelli superiori a quelli di Ateneo ed in leggero aumento nelle rilevazioni parziali dell'a.a. 2018/19 rispetto ai dati dell'a.a. 2017/18.
In dettaglio l'indice relativo alla voce "Le conoscenze preliminari possedute sono risultate sufficienti per la comprensione degli argomenti previsti nel programma" registra un livello di gradimento inferiore rispetto a quello medio degli altri indici della stessa sezione ed ha anche subito flessione, pur molto lieve, nelle rilevazioni parziali dell'a.a. 2018/19 rispetto ai dati definitivi del 2017/18.
Nella sezione relativa ai giudizi riguardanti il docente, tutti gli indici hanno un valore alto, sempre superiore agli 80 punti, e quasi sempre superiore agli 85 nella rilevazione dell'a.a. 2017/18. Nella rilevazione parziale dell'a.a. 2018/19 crescono tutti gli indici in un range da 1 a 3 punti (più 3 punti nel quesito "Il docente stimola/motiva l'interesse verso la disciplina?", che raggiunge il punteggio di 88 su 100).
Nella sezione "Interesse", gli indici relativi agli studenti frequentanti sono entrambi molto positivi ed in leggero aumento nella rilevazione (parziale) dell'a.a. 2018/19 rispetto a quella del 2017/18. Gli indici relativi agli studenti non frequentanti sono in linea con le rilevazioni degli anni accademici precedenti.
La sezione contenente i suggerimenti degli studenti è stata analizzata senza distinzioni tra studenti frequentanti e non frequentanti. La CPDS ha posto a raffronto i dati di Giurisprudenza con quelli di Ateneo, sottoponendo all’attenzione del Consiglio didattico i seguenti dati.
Suggerimento n. 1: Alleggerire il carico didattico complessivo. CdS 21,6%; Ateneo 21,05%.
Suggerimento n. 2: Aumentare l'attività di supporto didattico. CdS 10,3%; Ateneo 16,6%.
Suggerimento n. 3: Fornire più conoscenze di base. CdS 14,8%; Ateneo 19,3%.
Suggerimento n. 4: Eliminare dal programma argomenti già trattati in altri Insegnamenti. CdS 13,8%; Ateneo 10,2%.
Suggerimento n. 5: Migliorare il coordinamento con altri insegnamenti. CdS 12,3%; Ateneo 10,5%.
Suggerimento n. 6: Migliorare la qualità del materiale didattico. CdS 10,2%; Ateneo 16,5%.
Suggerimento n. 7: Fornire in anticipo il materiale didattico. CdS 8,8%; Ateneo 11,7%.
Suggerimento n. 8: Inserire prove d'esame intermedie. CdS 12,4%; Ateneo 15,4%.
Suggerimento n. 9: Attivare insegnamenti serali. CdS 4,2%; Ateneo 4,0%.
Analizzando in controluce i suddetti dati, si evince che il suggerimento di gran lunga più "gettonato" è quello di alleggerire il carico didattico complessivo, il quale però è in linea con il dato di Ateneo. Abbastanza significativi, anche perché espressi da percentuali superiori alle medie di Ateneo, appaiono i suggerimenti relativi ai punti 4 (Eliminare dal programma argomenti già trattati in altri Insegnamenti) e 5 (Migliorare il coordinamento con altri insegnamenti).
Quanto all’analisi dei dati disaggregati, condotta soltanto in riferimento ai dati definitivi dell’a.a. 2017/2018, la CPDS ha evidenziato le risultanze delle singole schede raggruppandole per aree e macroaree.
Negli insegnamenti riferibili al settore privatistico (IUS/01 - diritto privato), gli esiti delle rilevazioni sono per la maggior parte superiori a quelli di Dipartimento e di Ateneo, ma fanno emergere con costanza, fra i suggerimenti, l’invito a ridurre il carico didattico.
Negli insegnamenti riferibili ai settori diritto commerciale (IUS/04) e diritto dell’economia (IUS/05), gli esiti delle rilevazioni sono per la maggior parte inferiori a quelli di Dipartimento e di Ateneo. Ricorrente è il suggerimento di migliorare il coordinamento con gli altri insegnamenti
Nell’area di diritto del lavoro (IUS/07), il livello di soddisfazione è inferiore a quello di Dipartimento e di Ateneo.
Nelle aree riferibili al diritto pubblico (insegnamenti nei settori IUS/08, diritto costituzionale, e IUS/09, diritto pubblico), il livello di soddisfazione segna una lieve flessione generale rispetto alle rilevazioni dell'a.a. precedente, rimanendo comunque in linea con le medie di Dipartimento e di Ateneo, sia con riferimento agli studenti frequentanti che in riferimento ai non frequentanti. Come già emerso negli anni passati, le risultanze sono abbastanza disomogenee da corso a corso.
Negli insegnamenti riferibili al diritto amministrativo (in questa considerazione da ritenere comprensiva degli insegnamenti attivati non soltanto nel settore IUS/10, diritto amministrativo, ma anche nel settore IUS/12, diritto tributario), il livello di soddisfazione è mediamente superiore a quello di Dipartimento e di Ateneo. Come già riscontrato nelle rilevazioni dell’a.a. precedente, sussistono alcune disomogeneità., tali per cui mentre vi sono insegnamenti con rilevazioni che toccano punte di eccellenza, in altri i tassi di soddisfazione sono in linea con la media di Dipartimento e di Ateneo, e in altri ancora sono inferiori, soprattutto con riferimento agli studenti non frequentanti.
Gli insegnamenti di diritto ecclesiastico e canonico (IUS/11) presentano un gradimento tendenzialmente più elevato di quello registrato nel Dipartimento e nell’Ateneo.
Pure più alta della media di Ateneo e di Dipartimento è la soddisfazione media nei corsi riferibili alla materia del diritto internazionale (IUS/13) e diritto dell’Unione Europea (IUS/14), con i suggerimenti di alleggerire il carico didattico, eliminare dal programma argomenti già trattati in altri insegnamenti e, per IUS/14, inserire prove di esame intermedie.
Negli insegnamenti dell’area di diritto processuale civile (IUS/15), per alcuni insegnamenti il livello di soddisfazione risulta in linea o su livelli superiori alla media registrata in Dipartimento e in Ateneo. In alcuni corsi vi sono però singole voci con livello inferiore rispetto a quello registrato in Dipartimento.
Negli insegnamenti dell’area diritto processuale penale (IUS/16) il livello di soddisfazione è generalmente superiore rispetto a quello registrato in Dipartimento e in Ateneo da parte degli studenti frequentanti; tuttavia, per alcuni insegnamenti e limitatamente ad alcune voci del questionario, consta un livello inferiore rispetto alla media di Dipartimento e di Ateneo. Ricorrono fra i suggerimenti quelli di alleggerire il carico didattico e di inserire prove di esame intermedie.
Negli insegnamenti dell’area diritto penale (IUS/17), le rilevazioni attengono a due corsi: uno di essi risulta sostanzialmente in linea col dato di Ateneo e lievemente sotto al livello del dato di Dipartimento; l’altro è invece al di sotto della media di Dipartimento e di Ateneo.
Negli insegnamenti riferibili al settore del diritto romano e dell’antichità (IUS/18) il livello di soddisfazione per alcuni insegnamenti è in linea o più elevato, per altri inferiore a quello registrato nel Dipartimento e in Ateneo. Emerge inoltre la richiesta di alleggerire il carico didattico.
Negli insegnamenti riferibili al settore Storia del diritto medievale e moderno (IUS/19), i risultati variano da corso a corso: si va da insegnamenti che registrano un livello di soddisfazione in linea con il dato di Dipartimento o di Ateneo, ad altri dove l’esito del gradimento risulta notevolmente più elevato ed altri ancora in cui invece è inferiore. Sul fronte dei suggerimenti emerge, come già nella Customer precedente, l’invito ad alleggerire il carico didattico, eliminare dal programma argomenti già trattati in altri insegnamenti e migliorare la qualità del supporto didattico anche al fine di migliorare le conoscenze di base.
In Filosofia del diritto (IUS/20), per alcuni insegnamenti il livello di soddisfazione risulta tendenzialmente in linea rispetto a quello registrato nell’Ateneo, mentre in altri è inferiore; non mancano però insegnamenti nei quali il gradimento degli studenti si attesta su livelli molto elevati.
In Diritto pubblico comparato (IUS/21), il livello di soddisfazione risulta sostanzialmente in linea o su livelli di poco superiori rispetto a quello di Ateneo. Si registra per alcuni insegnamenti una significativa richiesta di riduzione del carico didattico, di eliminare dal programma argomenti già trattati in altri insegnamenti e di migliorare il coordinamento tra gli altri insegnamenti
Con riferimento agli insegnamenti di area economica, le risultanze sono abbastanza disomogenee: in alcuni corsi si registrano diverse voci al di sotto della media di Dipartimento e di Ateneo, mentre in altri si registra un livello di soddisfazione generalmente superiore alla media di Dipartimento e di Ateneo fino anche a collocarsi su livelli di eccellenza.
Quanto alle lingue straniere, alcuni insegnamenti denotano un livello di soddisfazione superiore, altri invece un livello inferiore alla media registrata in Dipartimento e in Ateneo. Negli insegnamenti in cui si registrano le criticità emerge una forte richiesta di fornire più conoscenze di base, di alleggerire il carico didattico, di migliorare la qualità del supporto didattico, da fornire in anticipo e di aumentare l’attività di supporto didattico.




Opinioni degli studenti - A cura del Presidio della Qualità D'Ateneo
L'Università del Salento rileva annualmente i giudizi dei laureati sulle attività didattiche e sui servizi offerti dall'Ateneo mediante la somministrazione di questionari compilati dagli interessati. I questionari sono elaborati e tradotti in percentuale dal consorzio AlmaLaurea. Il questionario contiene una ricognizione del grado di soddisfazione complessiva del corso di studio che riguarda il rapporto con i docenti, i rapporti con gli studenti, la valutazione delle aule, delle postazioni informatiche, dei servizi di biblioteca, delle attrezzature per le altre attività didattiche (attività pratiche, etc..), degli spazi dedicati allo studio individuale, l'adeguatezza del carico di studio degli insegnamenti rispetto alla durata del corso di studio ed infine contiene una ricognizione delle determinazioni dei laureati sull'eventualità ipotetica di rifrequentare la stessa Università. Anche per l’anno 2018 le rilevazioni AlmaLaurea, aggiornate ad aprile 2019, presentano un rilevante grado di attendibilità, giacché su 247 laureati ne sono stati intervistati 204, anche se i dati riportati attengono solamente a 102 laureati, ossia a quelli che si sono iscritti al corso di laurea a partire dal 2012. Per il 2017, invece su 255 laureati hanno compilato il questionario in 225, con una percentuale di compilazione pari all’88,2%.
Il dato relativo alla frequenza regolare dei corsi è molto incoraggiante: il 54,7% degli intervistati ha seguito più del 75% degli insegnamenti previsti, esito decisamente superiore alla media della stessa classe di laurea presso altri Atenei (di seguito media nazionale: 45%).
Anche quest’anno è confermata la percezione positiva dell’efficacia dell’esperienza in Unisalento da parte dei suoi laureati, salvo qualche nota critica degna di menzione relativa all’utilizzo di laboratori o l’adeguatezza del carico di studio.
Il quesito relativo all’adeguatezza del carico di studio complessivo assegnato (decisamente sì 30,2%; più sì che no 54,7%), infatti, è di pochissimo superiore alla media nazionale (29,9%/53,2%). Sull’organizzazione degli esami, il 32,6% per dichiara soddisfatto per tutti gli esami (contro il 39,9% di media nazionale), mentre il valore sale al 57% se rapportato a più della metà degli esami (contro 44,3% di media nazionale). Sul fronte dei rapporti con i docenti in generale, si dichiara decisamente soddisfatto il 24,4% (contro il 23,5% di media nazionale); più soddisfatto che non il 54,7% (contro il 60,8% di media nazionale); il fronte degli scontenti, seppur minoritario, segna invece valori meno lusinghieri della media nazionale (più no che sì 19,8% contro 13,8%; decisamente no 1,2% contro 1,5%).
Il dato però si impenna quando il quesito verte sulla soddisfazione complessiva del corso di laurea: a questo quesito, infatti, risponde decisamente sì il 55,8% degli intervistati (contro il 48,7% della media nazionale e contro il 39,1% dei "decisamente soddisfatti" dell’anno scorso), più sì che no il 40,7% (contro il 44,7%; l’anno scorso erano in 50,7 % degli intervistati coloro che sceglievano tale opzione). Largamente superiore alla media nazionale è anche la valutazione delle aule (oltre il 97% del campione considera le aule sempre o spesso adeguate, contro il 77% del dato nazionale corrispondente). Di contro, il rapporto si inverte, confermando un dato rilevato anche lo scorso anno, allorquando oggetto di domanda è la valutazione delle postazioni informatiche: esse sono bensì utilizzate dal 81% degli intervistati, contro il 66,9% del dato nazionale; ma solo il 30% le reputa numericamente adeguate, laddove la media nazionale del giudizio di adeguatezza è pari al 55,6%. Per ciò che concerne le attrezzature per laboratori, attività pratiche, etc., dichiara di averne fatto utilizzo il 76,7% contro il 63,4% del dato nazionale. A livello di gradimento in ordine all’adeguatezza, il dato è sostanzialmente in linea con quello nazionale (sommando coloro che hanno ritenuto le attrezzature sempre adeguate e spesso adeguate, i valori convergono attorno al 69% complessivo degli intervistati).
La valutazione dei servizi di biblioteca è complessivamente un po’ inferiore alla media nazionale; essa, condotta per 100 fruitori, vede un livello di soddisfazione decisamente positivo per il 17,9% (contro il 44,2% a livello nazionale) e abbastanza positivo per il 67,9% (47,6% media nazionale). Il quesito finale domanda, come di consueto, se il laureato, tornando indietro, si iscriverebbe nuovamente all’Università. Il 76,7% dichiara che si iscriverebbe di nuovo al medesimo corso dello steso Ateneo e il dato è in sostanziale congruenza con la media nazionale. Rispetto allo scorso anno, inoltre, scende dal 20,9% al 17,4% la percentuale di coloro che si iscriverebbe al medesimo corso di laurea, ma in altra sede.


Opinioni dei laureati
La struttura del Corso di Laurea magistrale in Giurisprudenza consente l'acquisizione di un adeguato bagaglio di conoscenze teoriche e metodologiche, le quali forniscono capacità di apprendimento che si configurano, da un lato, utili a consentire una adeguata autonomia di decisione e, dall'altro lato, necessarie a garantire un grado di indipendenza sufficiente ad intraprendere lo studio di ulteriori approfondimenti teorico-pratici, di carattere sia specialistico che professionale.
Lo studente sarà, pertanto, posto nelle condizioni di intraprendere, con facilità e profitto, successivi percorsi di studio e di specializzazione (quali Scuole di specializzazione, Master di II livello e corsi di perfezionamento o Dottorati di ricerca) come di impegnarsi in attività di aggiornamento della propria formazione professionale, al fine di trovarsi sempre adeguatamente preparati all'inserimento in un mondo del lavoro in continua evoluzione.
L'opportuno peso dato allo studio individuale e le diverse modalità di verifica delle conoscenze impartite nel Corso di Laurea magistrale permettono allo studente di affinare nel tempo i propri strumenti cognitivi, ampliando la propria capacità di apprendimento.
La redazione dell'elaborato finale, dove si richiede che lo studente comprenda nozioni nuove in autonomia, rappresenta lo strumento principale per la verifica dell'acquisizione delle capacità in esame e il trampolino per la futura attività professionale. Ulteriori strumenti sono dati dalla redazione di tesine e lavori seminariali previsti nel quadro di dati insegnamenti attivati nel Corso di Laurea.
Il Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza, a partire dall'a.a. 2016/2017, si è rinnovato nell'intento di rendere i contenuti formativi maggiormente vicini alle esigenze di inserimento professionale degli studenti, capaci di valorizzare l'internazionalizzazione del Corso di laurea stesso e, al contempo, rinsaldare il legame con le opportunità professionali offerte dal territorio; l'obiettivo è di formare giuristi pronti ad affrontare le sfide che la modernità impone sia nel tradizionale approdo delle professioni legali, sia rispetto ai numerosi sbocchi occupazionali alternativi cui il Corso di laurea apre la strada.
Il progetto culturale si snoda attraverso un impianto duttile e articolato.
Segnatamente, è prevista nei primi due anni un'offerta omogenea, volta ad impartire a tutti gli studenti una solida formazione iniziale negli ambiti di base (privatistico, costituzionalistico, filosofico-giuridico, storico-giuridico), caratterizzanti (economico e pubblicistico, penalistico, comunitaristico, amministrativistico e internazionalistico) e, fin dall'avvio, nelle competenze linguistiche. A partire dal terzo anno si apre allo studente un ventaglio di scelta più ricco, che distribuisce gli insegnamenti entro tre percorsi all'interno dei quali egli può orientare il proprio piano di studi individuale in ragione dei propri interessi culturali e professionali. In questa ottica, accanto a insegnamenti fondativi che rimangono omogenei (così per i corsi base di ambito commercialistico, laburistico, il secondo corso di abilità linguistiche, quelli di diritto processuale etc.), se ne prevedono altri capaci di imprimere un taglio più specialistico e aderente ai contenuti culturali di ciascun percorso. A tale finalità sono dedicate soprattutto le discipline affini e integrative, raggruppate in blocchi di insegnamenti diversi per ogni percorso, ma anche alcune materie di base e caratterizzanti (es. le materie comparatistiche e i corsi avanzati), i cui contenuti variano a seconda dei percorsi in cui sono collocati.
Il primo percorso è di taglio classico, tendenzialmente orientato verso i tradizionali aspetti del sapere giuridico, ma anch'esso ricco di insegnamenti di carattere specialistico, in grado di aprire verso ambiti di conoscenza nuovi richiesti dal mondo delle professioni.
Il secondo percorso verte su tematiche giuridiche correlate all'ambiente e al territorio, che ormai guidano l'agire delle pubbliche amministrazioni e del mondo produttivo: la figura professionale del giurista dell'ambiente possiede competenze infungibili di estrema utilità per le pubbliche amministrazioni, gli studi legali e le imprese, così come le tematiche della tutela e della gestione del territorio, in connessione con gli aspetti ambientali, sono di estrema rilevanza e attualità. La progettualità presenta un solido aggancio con le ricerche attive in Dipartimento sulle implicazioni giuridiche dello sviluppo sostenibile, dell'ambiente e del settore agroalimentare.
Il terzo percorso è di taglio internazionale ed europeo. Esso consente intanto di orientare i contenuti di tutte le materie nella chiave dell'approccio alle fonti sovranazionali e comunitarie, sfruttando ancora una volta la vocazione internazionale della ricerca svolta da molti docenti afferenti e, parallelamente, offre un ricco paniere di insegnamenti interamente erogati in lingua inglese (alcuni dei quali presenti anche in altri percorsi).
Aspetti significativi, infine, sono il potenziamento delle competenze linguistiche e la previsione,negli ultimi due anni di studi, di diverse attività formative di taglio pratico e utili all'accompagnamento verso il mondo del lavoro. Rispondono a queste ultime finalità il tirocinio formativo, ma anche una serie di laboratori interattivi finalizzati a perfezionare competenze (es. di scrittura giuridica, ricerche in banche dati, redazione di atti etc.) particolarmente utili in chiave d'inserimento occupazionale.
Il Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza, come attualmente strutturato nei tre percorsi Classico, Europeo-Internazionale e Ambientale, mira a far conseguire allo studente:
a) elementi di approfondimento della cultura giuridica di base nazionale, internazionale ed europea, sia sul piano della conoscenza storica e teorico-filosofica, che delle tecniche e metodologie casistiche, in rapporto a tematiche utili alla comprensione ed alla valutazione di principi o istituti del diritto positivo;
b) conoscenze di carattere economico e finanziario utili nella gestione di procedimenti complessi e nello svolgimento di mansioni anche dirigenziali;
c) produzione e impiego di testi giuridici (normativi e/o negoziali e/o processuali) chiari, pertinenti ed efficaci in rapporto ai contesti di applicazione, che siano ben argomentati, anche con l'uso di strumenti informatici;
d) capacità interpretative, di analisi casistica, di qualificazione giuridica (rapportando fatti a fattispecie), di rappresentazione, valutazione e consapevolezza per affrontare problemi interpretativi ed applicativi del diritto;
e) strumenti di base per la ricerca giuridica e l'aggiornamento delle proprie competenze;
f) competenze linguistiche sino almeno al livello B1, al fine di supportare i processi di internazionalizzazione legati alle professioni giuridiche contemporanee.
A tal fine il Corso di Laurea Magistrale si struttura su un biennio comune e, a partire dal terzo anno, sulla possibilità di scelta fra tre diversi percorsi formativi:
1. Classico;
2. Ambiente e Territorio;
3. Europeo e Internazionale.
Nel Percorso Classico lo studio dei settori tradizionali del diritto positivo e dei profili storici e metodologici (collocati nel primo biennio di studi) si coniuga con insegnamenti di carattere avanzato e specialistico sempre più richiesti dal mondo del lavoro e del terzo settore, e orientati verso l’attualità, erogati a partire dal terzo anno di corso (quali ad es. Diritto antitrust e del mercato; Diritto del risparmio; Diritto dei contratti pubblici; Diritto delle Alternative Dispute Resolutions; Diritto dell’arbitrato interno e internazionale; Diritto di famiglia; Diritto comparato delle religioni; Diritto tributario; Diritto penale avanzato).
Il Percorso Ambiente e Territorio verte su tematiche di grande attualità per le pubbliche amministrazioni e il mondo produttivo: un giurista esperto in tutela dell’ambiente e del paesaggio e nella gestione delle risorse territoriali (turismo, beni culturali, patrimonio agroalimentare) è in grado di cogliere grandi opportunità sia sul piano della professione forense, sia in altri ambiti occupazionali pubblici e privati. Questa opzione trova un solido aggancio nelle ricerche svolte nel Dipartimento di Scienze Giuridiche: qui esponenti di varie discipline si occupano dei numerosi aspetti dello sviluppo sostenibile, dell’ambiente e dell’agroecologia. Il Corso di Laurea in Giurisprudenza dell’Università del Salento è il primo in Italia con un curriculum dedicato a questi temi. Allo studio dei settori tradizionali del diritto positivo e dei profili storici e metodologici (collocati nel primo biennio di studi) fanno seguito, a partire dal terzo anno di corso, una serie di insegnamenti innovativi (quali ad es. Diritto pubblico comparato dell’ambiente; Diritto costituzionale dell’ambiente; Diritto costituzionale dei beni pubblici; Diritto amministrativo dell’ambiente e dell’alimentazione; Territorio e ambiente nel mondo antico; Responsabilità civile e danno ambientale; Ecoreati e criminalità organizzata; Denominazioni di origine e Made in Italy; Diritto comunitario del lavoro in agricoltura; Diritto delle imprese turistiche).
Il Percorso Europeo e Internazionale si incentra su un più intenso approccio alle fonti sovranazionali e comunitarie, grazie alla dimensione internazionale della ricerca di molti afferenti al Dipartimento di Scienze Giuridiche. L’obiettivo è di formare studenti che aspirino a trovare occupazione all'estero (presso imprese o studi operanti a livello internazionale o nelle istituzioni europee e sovranazionali) o intendano inserirsi nelle dinamiche, già da tempo avviate, di internazionalizzazione dei singoli territori, degli studi professionali e delle imprese. Allo studio dei settori tradizionali del diritto positivo e dei profili storici e metodologici (collocati nel primo biennio di studi) fanno seguito, anche in questo percorso, a partire dal terzo anno di corso, una serie di insegnamenti innovativi, numerosi dei quali in lingua inglese, non reperibili nell’offerta formativa di altre sedi universitarie (ad es. Diritto internazionale dell’economia; Diritto penale internazionale e comparato; Giustizia penale europea e internazionale; Diritto costituzionale e ordinamenti sovranazionali; Fondamenti storici del diritto europeo; European Constitutional Justice; European Economic Governance; Diritto privato europeo; Proprietà intellettuale e industriale; Islamic Transnational Law).
Una caratteristica generale del nuovo corso di studi, in tutti i percorsi, è il rafforzamento sia delle abilità linguistiche (con la previsione di due insegnamenti obbligatori, uno di lingua inglese di base e l’altro, a scelta, di lingua inglese avanzata o di lingua tedesca) sia delle attività di ordine pratico e dei laboratori. I laboratori opzionali sono innovativi e all’avanguardia nel panorama italiano: Metodologie e tecniche di scrittura giuridica; Laboratorio di ricerca bibliografica e uso delle banche dati giuridiche; Redaction of international legal texts; Esercitazioni su atti societari e bilancio; Laboratorio interattivo di diritto e processo amministrativo; Laboratorio di latino giuridico; Laboratorio interattivo di diritto processuale civile; Laboratorio interattivo di diritto processuale penale; Laboratorio sulla valutazione di impatto ambientale. I Laboratori pratici si coniugano a loro volta con l’offerta, durante il corso di studi, di tirocini formativi presso istituzioni pubbliche, aziende, studi legali.
Altra caratteristica del nuovo corso di studi è l’integrazione delle discipline giuridiche con altri saperi (legati alle scienze economiche, sociali, ambientali) in prospettiva interdisciplinare, grazie alla presenza, nei vari percorsi, di svariati insegnamenti non giuridici (Economia internazionale, Economia dell’innovazione, Economia aziendale, Economia degli intermediari finanziari, Economia delle pubbliche amministrazioni e smart cities, Economics of Tourism and Transport Services; Statistica; Storia delle istituzioni politiche e parlamentari; Linguistica giuridica; Sociologia del rischio e dell’amministrazione; Teoria della società, del diritto e new media; Fondamenti di Ecologia), con l'obiettivo di ampliare gli orizzonti e gli strumenti di elaborazione critica dello studente ed arricchirne la preparazione con competenze aggiuntive, anche ai fini del migliore inserimento nel mercato del lavoro.
Per accedere alla prova finale, lo studente deve aver superato gli esami e acquisito il
numero di CFU previsti dall'ordinamento. Lo svolgimento delle prove finali è pubblico. La Laurea Magistrale in Giurisprudenza è conferita a seguito del superamento della prova finale che prevede la discussione di una tesi scritta, redatta in modo originale dallo studente, su tematiche correlate alle conoscenze acquisite durante l'intero percorso formativo, dalla quale emerga capacità di analisi sistematica, critica e argomentativa, sotto la guida di un relatore.
Le modalità, i termini e gli adempimenti amministrativi per l'assegnazione e la consegna delle tesi sono resi noti sul sito web del Dipartimento.
Le Commissioni giudicatrici per la prova finale esprimono la loro votazione in centodecimi e possono concedere, all'unanimità, la lode al candidato che consegue il massimo dei voti. Il voto minimo per il superamento della prova finale è sessantasei
centodecimi.
Il tema è concordato con uno dei docenti del Corso di Studio ed è relativo ad uno dei settori scientifico-disciplinari di base, caratterizzanti, affini-integrativi, o, comunque, coerente con gli obiettivi formativi della laurea secondo la procedura indicata nel
Regolamento per l'esame di laurea, come pubblicato sul sito web della Facoltà di Giurisprudenza e qui presente in allegato.
La prova finale si svolge mediante discussione pubblica del lavoro di tesi svolto dal candidato, alla presenza del docente relatore, che gli ha assegnato il lavoro stesso e lo ha seguito nella sua redazione, e di un'apposita Commissione nominata con Decreto del Presidente del CdL.
Alla tesi e alla sua discussione sono attribuiti fino ad un massimo di sei punti. La Commissione attribuisce il suddetto punteggio massimo alle tesi particolarmente meritevoli per le difficoltà dell’argomento trattato, l’originalità dei risultati e le capacità espresse nella sua elaborazione tenendo altresì conto della qualità della discussione. Soltanto in casi eccezionali, qualora la tesi – per la qualità e la misura dell’impegno in essa profuso – dimostri un valore superiore rispetto ai comuni livelli massimi, la Commissione può attribuire un punteggio aggiuntivo, non superiore a due punti. A tal fine, il Relatore formalizza, almeno dieci giorni prima dell’inizio della sessione di laurea, la relativa proposta in un’apposita relazione, che deve illustrare in modo dettagliato il contenuto della tesi, evidenziando, in termini chiari e sintetici, le ragioni che la rendono eccezionalmente pregevole. In questi casi, è sempre nominato un correlatore che è tenuto a guidare la discussione della tesi, unitamente al relatore.
Entro il limite massimo degli 8 punti complessivi, al punteggio assegnato alla tesi ed alla sua discussione vanno aggiunti: 1,5 punti per la conclusione degli studi in corso; 2,5 punti per la conclusione degli studi in corso, con media uguale o superiore ai 27/30.
La realizzazione di un soggiorno Erasmus presso una sede consorziata con il CdLM in Giurisprudenza dell’Università del Salento, della durata di almeno 5 mesi, o la realizzazione di attività di placement Erasmus, dà diritto al conseguimento:
di 1,5 punti in più sul punteggio complessivo della tesi di laurea, con la conclusione degli studi entro il primo anno fuori corso, se la media è inferiore a 27/30;
di 2,5 punti in più sul punteggio complessivo della tesi di laurea, con la conclusione degli studi entro il primo anno fuori corso, con media uguale o superiore ai 27/30.
I punteggi di cui sopra saranno attribuiti entro il limite massimo degli 8 punti complessivi: la considerazione delle attività Erasmus a fini di attribuzione dei predetti punteggi in seduta di laurea è alternativa all’attribuzione degli altri punteggi aggiuntivi.
Nel computo della media, ai fini della determinazione del punteggio di laurea, non si tiene conto dell’esame in cui si è conseguita la più bassa valutazione. Nell’ipotesi in cui la valutazione più bassa sia stata conseguita in due o più esami, si sceglie di escludere dal computo del punteggio finale l’esame con maggiori CFU.
Nel caso che il punteggio finale, risultante dall’applicazione dei criteri suindicati sia pari a 109 su 110, la Commissione valuta se giungere al voto finale di 110 su 110, tenendo conto, a questo fine, delle votazioni massime e minime e delle lodi conseguite negli insegnamenti non a scelta. Sulla base della prova conclusiva e del curriculum, la Commissione decide, all’unanimità, in merito all’attribuzione della lode al candidato che ottiene il punteggio massimo.
Il CDL si è dotato di un apposito Regolamento per le tesi di laurea rilevabile dal quadro precedente, cui si rinvia per ogni ulteriore informazione.
Per essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.
E' altresì richiesta una buona cultura generale, particolarmente nell'ambito storico-istituzionale e della storia del pensiero, affiancata dalla marcata attitudine al ragionamento astratto e sequenziale e da una sviluppata capacità di lavoro sui testi scritti complessi, nonché da elementi di conoscenza delle lingue straniere.
Gli immatricolandi dovranno svolgere un test di valutazione, il cui esito non è vincolante ai fini dell'iscrizione, finalizzato a fornire indicazioni generali sulle attitudini dello studente a intraprendere gli studi prescelti e sullo stato delle conoscenze di base richieste. Il mancato superamento del test comporta l'attribuzione di un debito formativo stabilito annualmente e colmabile attraverso la frequenza di un corso dedicato, vale a dire attraverso un piccolo obbligo formativo aggiuntivo.
Le immatricolazioni al CdS sono aperte, ma precedute da un test obbligatorio di valutazione della preparazione iniziale, volto all'attribuzione di eventuali obblighi formativi aggiuntivi, da recuperare entro il primo anno di corso (vedi quadro A3.a). Le immatricolazioni vengono effettuate, esclusivamente, con procedura on-line alla quale si potrà accedere attraverso il sito web istituzionale di Ateneo. Sul medesimo sito, all'indirizzo ove è pubblicato il Bando per le immatricolazioni, gli studenti interessati potranno acquisire tutte le informazioni necessarie, oltre che attraverso gli sportelli della Segreteria Studenti del CdLM e dei Centri Accoglienza Studenti organizzati dall'Ateneo.
In particolare, ai fini della verifica della preparazione iniziale, è necessaria la partecipazione ad una prova di ingresso a carattere non selettivo. Tale prova tende a verificare il possesso di un adeguato livello di preparazione di base in relazione agli obiettivi formativi qualificanti il Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza.
La prova di accesso consiste nella somministrazione di un test a risposta multipla, che richiede la conoscenza di: Evoluzione storica degli istituti (IUS/18); Linguaggio tecnico-giuridico (IUS/18); Categorie giuridiche nel loro divenire storico (IUS/18). La prova tende altresì alla valutazione della preparazione minima indispensabile per l'approccio ai settori basilari degli studi giuridici, per esempio attraverso la sottoposizione di un testo giuridico e la verifica della sua comprensione attraverso i quesiti.
La prova di verifica della preparazione iniziale ha anche l'obiettivo di consentire agli interessati di orientare adeguatamente la propria scelta.
La prova consisterà in un test composto da 25 domande a risposta chiusa (con l'opzione di n. 4 risposte di cui una esatta)
Per ogni risposta esatta sarà attribuito + 1 punto
Per ogni risposta errata sarà attribuito - 0,25 di punto
Nessun punteggio (0) in caso di risposta non data o nulla.
Per superare il test, senza attribuzione di obblighi formativi aggiuntivi (OFA), bisogna conseguire almeno 15 punti.
Il mancato superamento della prova non preclude l'iscrizione, la quale, tuttavia, in tal caso avverrà con un obbligo formativo aggiuntivo pari a 3 CFU da colmare entro il primo anno di corso mediante la frequenza di un seminario in "Profili di storia e teoria del diritto" nel SSD IUS/18.
Ulteriori informazioni sul sito http://www.giurisprudenza.unisalento.it/639

Profilo

Professioni Legali

Funzioni

Le figure professionali di avvocato, magistrato, notaio svolgeranno funzioni caratterizzate da elevata responsabilità e piena autonomia, nei vari campi di attività professionale, assicurando la conoscenza approfondita di settori fondamentali dell'ordinamento nelle sue principali articolazioni ed interrelazioni grazie all'acquisizione di strumenti culturali e tecnici propri ed adeguati alla speciale professionalità del giurista.

Competenze

Capacità di analisi, di valutazione e di decisione del giurista anche al di fuori delle conoscenze contenutistiche settoriali; capacità di impostare, in forma scritta e orale, argomentazioni adeguate alla corretta impostazione di questioni giuridiche generali e speciali, di casi e di fattispecie, con consapevolezza critica non solo dei profili tecnico-giuridici ma anche di quelli culturali e pratici, con riguardo ai valori fondamentali dell’ordinamento e ai valori sociali; livelli di conoscenza adeguati ad una formazione giuridica superiore quale premessa indispensabile all’avvio alle professioni legali ed agli uffici della Magistratura.

Sbocco

I dottori magistrali in Giurisprudenza, previo accesso alla Scuola di Specializzazione per le professioni legali e attraverso lo svolgimento dei tirocini richiesti per le diverse professioni, avranno titolo legale di accesso all’esame di stato per l’abilitazione alla professione di avvocato, al concorso notarile e al concorso ai ruoli dell’ordinamento giudiziario.

Profilo

Dirigenza

Funzioni

Il profilo del dirigente, che attiene gli ambiti di governo in posizione apicale, della pubblica amministrazione (Stato, enti pubblici non economici, enti locali) e analoghe funzioni organizzative e gestionali di vertice di partiti e sindacati, e comunque di istituzione e tutela di interessi economici e sociali, è peculiarmente connotato da una specifica attitudine e responsabilità decisionale, supportata da approfondita conoscenza delle regole ordinamentali e delle tecniche proprie del giurista.

Competenze

Capacità di lettura e interpretazione delle regole, anche in una dimensione multilivello; capacità di corretta e competente diagnosi delle problematiche ai fini della decisione congrua; opportuna utilizzazione delle risorse tecniche giuridiche, con un adeguato sostegno di competenze economiche, culturali e sociali.

Sbocco

I dottori magistrali in Giurisprudenza, avvalendosi anche di specifici tirocini formativi e master finalizzati alla più avanzata qualificazione per le specifiche professionalità, avranno una fisiologica titolarità per i concorsi d'ingresso alle posizioni apicali in tutte le P.A. e le organizzazioni politiche e sindacali.

Profilo

Pubblica amministrazione e impiego privato

Funzioni

Il laureato in Giurisprudenza ha storicamente costituito una tessera ineludibile del mosaico della organizzazione pubblica, dando un contributo di non minor rilievo nella gestione e nel controllo nell'ambito imprenditoriale privato. Conoscenze specifiche del diritto costituiscono un requisito indispensabile per la correttezza dei procedimenti e l'impostazione di congrui provvedimenti.

Competenze

Attitudine a mettere in campo tutte le competenze acquisite per gestire le insorgenze, ponendo in essere procedure sostanzialmente e ritualmente corrette. Particolari attitudini, anche culturali ad ampio raggio, vengono poste in campo nello svolgere attività di controllo documentale e soggettivo, gerarchico o funzionale. In ogni caso, si palesano peculiari le competenze congrue a porre in forma scritta gli atti che testimoniano il procedere nel pubblico come nel privato. I profili di deontologia e di etica costituiscono, in ogni caso, connotati nell'espletamento delle funzioni.

Sbocco

Ampio è lo spettro degli sbocchi coperto dai laureati in giurisprudenza: il pubblico impiego, in tutti i suoi segmenti, offre uno dei più rilevanti obiettivi occupazionali, per una consolidata competenza nelle conoscenze giuridiche e una consapevole responsabilità; nelle imprese private diffusa è la indispensabile presenza di competenti legali, forti del sapere tecnico e di un'adeguata valutazione delle implicazioni che dai provvedimenti possono scaturire.

Piano di studi

AMBIENTE E TERRITORIO

DIRITTO CANONICO (IUS/11)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA (IUS/14)

9 crediti - Obbligatorio

DIRITTO ECCLESIASTICO (IUS/11)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO INTERNAZIONALE (IUS/13)

10 crediti - Obbligatorio

DIRITTO PENALE (IUS/17)

10 crediti - Obbligatorio

DIRITTO PUBBLICO GENERALE (IUS/09)

8 crediti - Non obbligatorio

GIUSTIZIA COSTITUZIONALE (IUS/08)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO AGRARIO ROMANO (IUS/18)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO COMMERCIALE (IUS/04)

10 crediti - Obbligatorio

DIRITTO DEI CONSUMATORI E DEL MERCATO (IUS/01)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO DEI CONSUMATORI E DEL MERCATO (IUS/01)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO DEL LAVORO (IUS/07)

12 crediti - Obbligatorio

DIRITTO DEL LAVORO (IUS/07)

12 crediti - Obbligatorio

DIRITTO ROMANO AVANZATO (IUS/18)

8 crediti - Non obbligatorio

FILOSOFIA GIURIDICA E SOCIALE (IUS/20)

8 crediti - Non obbligatorio

INFORMATICA GIURIDICA (IUS/20)

8 crediti - Non obbligatorio

LINGUA INGLESE AVANZATO (L-LIN/12)

4 crediti - Non obbligatorio

LINGUA TEDESCA (L-LIN/14)

4 crediti - Non obbligatorio

STORIA DEL DIRITTO PUBBLICO (IUS/19)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO CIVILE

12 crediti - Obbligatorio

DIRITTO COSTITUZIONALE DELL'AMBIENTE (IUS/08)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO DELLA CRISI D'IMPRESA (IUS/04)

8 crediti - Obbligatorio

DIRITTO PRIVATO EUROPEO (IUS/01)

8 crediti - Obbligatorio

ECOLOGY AND LAW (BIO/07)

8 crediti - Non obbligatorio

FONDAMENTI DI ECOLOGIA (BIO/07)

8 crediti - Non obbligatorio

INTERNATIONAL ENVIRONMENTAL LAW (IUS/13)

8 crediti - Non obbligatorio

LABORATORIO DI LATINO GIURIDICO (IUS/18)

2 crediti - Non obbligatorio

REDACTION OF INTERNATIONAL LEGAL TEXT (IUS/13)

2 crediti - Non obbligatorio

RIGHTS OF OLD AND NEW MINORITIES (IUS/21)

8 crediti - Non obbligatorio

TIROCINIO FORMATIVO CURRICULARE 1 (NN)

4 crediti - Non obbligatorio

TIROCINIO FORMATIVO CURRICULARE 2 (NN)

4 crediti - Non obbligatorio

CLASSICO

DIRITTO CANONICO (IUS/11)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA (IUS/14)

9 crediti - Obbligatorio

DIRITTO ECCLESIASTICO (IUS/11)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO INTERNAZIONALE (IUS/13)

10 crediti - Obbligatorio

DIRITTO PENALE (IUS/17)

10 crediti - Obbligatorio

DIRITTO PUBBLICO GENERALE (IUS/09)

8 crediti - Non obbligatorio

GIUSTIZIA COSTITUZIONALE (IUS/08)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO COMMERCIALE (IUS/04)

10 crediti - Obbligatorio

DIRITTO COMPARATO DELLE RELIGIONI (IUS/11)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO DEI CONTRATTI PUBBLICI (IUS/10)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO DEL LAVORO (IUS/07)

12 crediti - Obbligatorio

DIRITTO DEL LAVORO (IUS/07)

12 crediti - Obbligatorio

DIRITTO DEL RISPARMIO (IUS/01)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO DEL RISPARMIO (IUS/01)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO PUBBLICO COMPARATO (IUS/21)

10 crediti - Obbligatorio

DIRITTO ROMANO AVANZATO (IUS/18)

8 crediti - Non obbligatorio

INFORMATICA GIURIDICA (IUS/20)

8 crediti - Obbligatorio

LINGUA INGLESE AVANZATO (L-LIN/12)

4 crediti - Non obbligatorio

LINGUA TEDESCA (L-LIN/14)

4 crediti - Non obbligatorio

TEORIA GENERALE DEL DIRITTO (IUS/20)

8 crediti - Non obbligatorio

CORTI, EUROPA E DIRITTI (IUS/08)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO AMMINISTRATIVO EUROPEO (IUS/10)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO ANTITRUST E DEL MERCATO (IUS/04)

8 crediti - Obbligatorio

DIRITTO ANTITRUST E DEL MERCATO (IUS/04)

8 crediti - Obbligatorio

DIRITTO CIVILE (IUS/01)

8 crediti - Obbligatorio

DIRITTO CIVILE

12 crediti - Obbligatorio

DIRITTO DELLE A.D.R. (IUS/15)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO DELL'ESECUZIONE PENALE (IUS/16)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO DI FAMIGLIA (IUS/01)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO (IUS/13)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO PENALE AVANZATO (IUS/17)

8 crediti - Obbligatorio

LABORATORIO DI LATINO GIURIDICO (IUS/18)

2 crediti - Non obbligatorio

REDACTION OF INTERNATIONAL LEGAL TEXT (IUS/13)

2 crediti - Non obbligatorio

STATISTICA (SECS-S/01)

8 crediti - Non obbligatorio

TIROCINIO FORMATIVO CURRICULARE 1 (NN)

4 crediti - Non obbligatorio

TIROCINIO FORMATIVO CURRICULARE 2 (NN)

4 crediti - Non obbligatorio

EUROPEO E INTERNAZIONALE

DIRITTO CANONICO (IUS/11)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA (IUS/14)

9 crediti - Obbligatorio

DIRITTO ECCLESIASTICO (IUS/11)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO INTERNAZIONALE (IUS/13)

10 crediti - Obbligatorio

DIRITTO PENALE (IUS/17)

10 crediti - Obbligatorio

DIRITTO PUBBLICO GENERALE (IUS/09)

8 crediti - Non obbligatorio

GIUSTIZIA COSTITUZIONALE (IUS/08)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO COMMERCIALE (IUS/04)

10 crediti - Obbligatorio

DIRITTO DEL LAVORO (IUS/07)

12 crediti - Obbligatorio

DIRITTO DEL LAVORO (IUS/07)

12 crediti - Obbligatorio

DIRITTO INTERNAZIONALE DELL'ECONOMIA (IUS/13)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO INTERNAZIONALE DELL'ECONOMIA (IUS/13)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO PRIVATO COMPARATO (IUS/02)

10 crediti - Non obbligatorio

ECONOMIA INTERNAZIONALE (SECS-P/01)

8 crediti - Non obbligatorio

EUROPEAN CONSTITUTIONAL JUSTICE (IUS/21)

8 crediti - Non obbligatorio

LINGUA INGLESE AVANZATO (L-LIN/12)

4 crediti - Non obbligatorio

LINGUA TEDESCA (L-LIN/14)

4 crediti - Non obbligatorio

SOCIOLOGIA DEL DIRITTO (IUS/20)

8 crediti - Non obbligatorio

STORIA DEL DIRITTO INTERNAZIONALE (IUS/19)

8 crediti - Non obbligatorio

TEORIA DELLO STATO (IUS/20)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO CIVILE

12 crediti - Obbligatorio

DIRITTO DEI MERCATI FINANZIARI (IUS/01)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO DEI MERCATI FINANZIARI (IUS/01)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO DELLA CRISI D'IMPRESA (IUS/04)

8 crediti - Obbligatorio

DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO (IUS/13)

8 crediti - Non obbligatorio

DIRITTO PRIVATO EUROPEO (IUS/01)

8 crediti - Obbligatorio

EUROPEAN ECONOMIC GOVERNANCE (IUS/14)

8 crediti - Non obbligatorio

ITALIANO GIURIDICO (L-FIL-LET/12)

8 crediti - Non obbligatorio

LABORATORIO DI LATINO GIURIDICO (IUS/18)

2 crediti - Non obbligatorio

LINGUISTICA GIURIDICA (L-FIL-LET/12)

8 crediti - Non obbligatorio

REDACTION OF INTERNATIONAL LEGAL TEXT (IUS/13)

2 crediti - Non obbligatorio

TIROCINIO FORMATIVO CURRICULARE 1 (NN)

4 crediti - Non obbligatorio

TIROCINIO FORMATIVO CURRICULARE 2 (NN)

4 crediti - Non obbligatorio