DIRITTO AGRARIO ROMANO

Insegnamento
DIRITTO AGRARIO ROMANO
Insegnamento in inglese
Settore disciplinare
IUS/18
Corso di studi di riferimento
GIURISPRUDENZA
Tipo corso di studio
Laurea Magistrale a Ciclo Unico
Crediti
8.0
Ripartizione oraria
Ore Attività Frontale: 60.0
Anno accademico
2018/2019
Anno di erogazione
2020/2021
Anno di corso
3
Lingua
ITALIANO
Percorso
AMBIENTE E TERRITORIO
Docente responsabile dell'erogazione
BUONGIORNO PIERANGELO
Sede
Lecce

Descrizione dell'insegnamento

Per sostenere l’esame è necessario avere adeguate conoscenze di base relative agli istituti del diritto privato romano e più in generale storico-giuridiche. È necessario aver superato l’esame di Storia ed Istituzioni del diritto romano (I anno).

L’insegnamento prende in considerazione l’approccio dell’uomo verso la natura nell’antichità. Si ferma sui profili dell’appartenenza individuale e collettiva della terra, e sulla tutela dell’accesso e dello sfruttamento di beni le cui risorse fossero potenzialmente almeno di interesse comune (terra, boschi, acqua, aria, miniere, etc.). Esamina i confini fra godimento privato e godimento collettivo di determinati beni, la tutela apprestata dal praetor e gli interventi extra ordinem, la presenza di un ‘pensiero’ giurisprudenziale (influenzato anche dal contesto culturale) in materia.

  1. Conoscenza e comprensione: Lo studio delle fonti antiche in tema di ambiente e territorio condurrà il futuro giurista a una migliore conoscenza delle relative problematiche, degli approcci di soluzione adottati nell’antichità, dell’evoluzione giuridica in materia, e alla comprensione dei profili-chiave attinenti alla proprietà privata, alla tutela di beni di interesse (potenzialmente o attualmente) collettivo e alla loro preservazione, alla presenza di un sistema giuridico orientato alla risoluzione costante di problematiche nuove e alla formulazione di soluzioni confacenti alle richieste dei privati e delle collettività.
  2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Si mira altresì a favorire l’acquisizione, da parte del futuro giurista, dei profili applicativi della materia, in connessione con un consapevole uso degli strumenti critici tipici dello studio romanistico. Lo studente analizzerà le fonti antiche (fornite in traduzione italiana) in tema di proprietà immobiliare, territorio, acque, paesaggio, e così via elencando. Acquisirà in tal modo la capacità di interpretare le fonti nel contesto storico di riferimento, di rappresentarsi le problematiche antiche e di rapportare in chiave comparativa l’orizzonte di problemi e soluzioni a quanto accade nel mondo di oggi.
  3. Autonomia di giudizio: Attraverso l’analisi di fonti e problemi antichi lo studente può acquisire flessibilità, iniziativa, capacità critiche di valutazione di problemi e interventi e orientate a formulare (argomentandole) soluzioni nuove anche a problematiche moderne. Essa si perseguirà oltre che attraverso la lettura, nell’ambito del corso, di fonti e materiali, altresì attraverso la discussione in aula (o, per i non frequentanti, in sede d’esame) di problemi e soluzioni.
  4. Abilità comunicative: Il futuro giurista apprenderà attraverso lo studio di fonti e problemi inerenti la tutela ambientale e la disciplina del territorio nell’antichità a comunicare in forma scritta e orale informazioni, idee, problemi e soluzioni relativi alle tematiche del diritto romano. Le capacità comunicative in oggetto saranno stimolate attraverso lezioni frontali comprendenti il coinvolgimento degli studenti.
  5. Capacità di apprendimento: Attraverso lo studio di studio di fonti e problemi inerenti la tutela ambientale e la disciplina del territorio nell’antichità lo studente approfondirà la comprensione di regole e istituti relativi, e le connessioni fra essi e l’insieme dell’ordinamento romano, sia dal punto di vista delle regole sostanziali che da quello della tutela processuale (o della eventuale assenza di essa in alcuni casi); imparerà altresì a connettere le tematiche in esame con il pensiero giurisprudenziale antico, nella sua complessità. Su tale base lo studente acquisirà competenze e capacità critiche idonee a garantirgli l’accesso a ulteriori approfondimenti teorico-pratici, anche nelle materie di diritto positivo e anche per la redazione della tesi di laurea (non solo se in materie romanistiche).

Lezioni frontali tradizionali; attività seminariali con esegesi e commento di fonti antiche; esercitazioni in aula (dirette a sviluppare le capacità critiche degli studenti). Si consentirà in tal modo agli studenti frequentanti un più specifico approfondimento dei temi relativi ad ambiente e territorio nell’antichità, l’accesso a differenti metodologie didattiche e prospettive d’indagine, oltre che la crescita di capacità di conoscenza e comprensione, apprendimento, autonomia di giudizio, abilità applicative e comunicative.

Modalità di accertamento dei risultati: esame orale con voto finale.

Nel corso dell’anno potranno essere effettuate delle verifiche intermedie al mero scopo di agevolare la preparazione dell’esame.

Descrizione dei metodi di accertamento: L’esame, orale, si articolerà su vari livelli di verifica:

a) conoscenza e comprensione e relativa capacità di applicarle: da accertarsi attraverso uno o più quesiti relativi ai concetti basilari della materia;

b) autonomia di giudizio: da verificarsi attraverso uno o più quesiti volti ad accertare l’attitudine ad applicare le nozioni apprese a problemi specifici scaturenti dalla disciplina;

c) capacità di apprendimento: da verificarsi attraverso quesiti ‘avanzati’, che documentino l’attitudine dello studente a porre in relazione argomenti più complessi con i ‘fondamentali’ della disciplina;

d) capacità comunicative: da accertarsi nel corso dell’intero esame orale.

Il voto positivo minimo per il superamento dell'esame (18/30) richiede che lo studente raggiunga la sufficienza in tutti i livelli di verifica indicati.

Il voto positivo massimo (30/30 con eventuale concessione della lode) interverrà in caso di eccellenza su tutti i livelli considerati.

Le valutazioni intermedie tra il minimo e il massimo saranno graduate in base alla valutazione (sufficiente, discreto, buono, ottimo, eccellente) per ciascuno dei livelli considerati.

 

Seguirà calendario ufficiale

Il docente è disponibile all'indirizzo pierangelo.buongiorno@unisalento.it

Il corso è dedicato all’esame e all’interpretazione dei rapporti giuridici e delle strutture sociali sottesi all’economia fondiaria e al suo funzionamento nel mondo romano, dalla repubblica al tardo impero. Saranno sviluppati i seguenti temi: connessione fra i genera agrorum degli agrimensori e le situazioni giuridiche pubbliche e private dei fondi romani; funzione giuridica ed economica dei fondi romani esenti da imposte; funzione giuridico-amministrativa del territorium; la terra pubblica e imponibile e le situazioni di possesso di minor diritto; tutela giuridica delle situazioni di possesso fondiario (dalla tutela del praetor agli interventi extra ordinem in età imperiale); profili di appartenenza alla luce del ius Italicum; economia agraria romana e strutture di sfruttamento estensivo in età imperiale; il colonato; la problematica degli agri deserti; Max Weber, la Agrargeschichte e la nozione di «feudalesimo cittadino».

Per i non frequentanti:

  1. M. Weber, Storia economica e sociale dell'antichità.I rapporti agrari, trad. italiana a c. di B. Spagnuolo Vigorita, Editori Riuniti, Roma 2019, pp. 7-83, pp. 143-405 e pp. 425-450.
  2. L. Capogrossi Colognesi, Max Weber e i limiti della società antica, in Mélanges P. Lévêque, III, Besançon 1989, pp. 53-65 (consultabile all’indirizzo https://www.persee.fr/doc/ista_0000-0000_1989_ant_404_1_1212)

 

Per i frequentanti:

  1. M. Weber, Storia economica e sociale dell'antichità.I rapporti agrari, trad. italiana a c. di B. Spagnuolo Vigorita, Editori Riuniti, Roma 2019, pp. 157-405.
  2. Fonti e materiali distribuiti a lezione.

Semestre
Secondo Semestre (dal 22/02/2021 al 21/05/2021)

Tipo esame
Obbligatorio

Valutazione
Orale - Voto Finale

Orario dell'insegnamento
https://easyroom.unisalento.it/Orario

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